Mario Delpini e… il rosario di Salvini

Sabato 18 maggio, Matteo Salvini, sul piazzale del Duomo di Milano, esibisce ancora il rosario e lo bacia davanti al pubblico.

 

8 Commenti

  1. simone ha detto:

    Finalmente qualcuno ha chiesto le dimissioni di questo “sedicente” vescovo:
    https://www.ilmessaggero.it/vaticano/papa_francesco_pedofilia_abusi_cei_delpini_vescovi-4503869.html

  2. marco ha detto:

    Questa é bella
    sul sito della Diocesi c’era un articolo che riportava commenti di Parolin, Bagasco,…tutti tranne delpini
    Ebbene é già SPARITO

  3. Giuseppe ha detto:

    Ci mancano solo le stimmate e poi potremmo anche gridare al miracolo. Magari in futuro gli adoratori di Salvini litigheranno per qualche reliquia del loro protettore…
    La religiosità superstiziosa di questo individuo è vergognosa e blasfema: impugna il rosario come se fosse un ferro di cavallo o un corno contro la jettatura, ma il rosario si sa, fa più effetto!
    Ormai non ci sono più parole e abbiamo capito che da lui possiamo aspettarci di tutto, infatti anziché prendersela con il leader leghista bisognerebbe farlo con chi va appresso.

  4. Luigi ha detto:

    Ringrazio Antonio per il video su Renzi. Volevo aggiungere quanto ha scritto Bernanos sui “Pavoni sacri” (ma va bene anche ai profani come Arlecchino e Pulcinella sotto la supervisione di padre Pio): “La parola di Dio? Ma è un ferro rovente. E tu che la insegni, vorresti prenderla con le mollettine, per paura di bruciarti, piuttosto che impugnarla a piene mani. Lasciami ridere. Un prete (ma anche un laico) che scende dal pulpito della verità con la bocca a buco di gallina, un po’ accaldato, ma contento, non ha predicato (comiziato), ha fatto tutt’al più le fusa”.

  5. Luigi ha detto:

    Delpini è un “conavone” o “pavoniglio”, un’incrocio tra coniglio e pavone “sacro” due animali che hanno occupato “abusivamemte” la “stalla” del vangelo. Nella Chiesa ce ne sono tanti, più di quanto si pensa. Tornando alla Madonna che nel Magnificat assicura che Dio “all’umiltà della sua serva, si può tradurre che Dio non bada ai pavoni, non li tiene in nessun conto, non li sopporta. Vivendo nella “gabbia ospitante” del Duomo è anche un coniglio. Si accontenta a rosicchiare il proprio torsolo di mela o l’amata carota per riuscire a interessarsi di ciò che succede fuori essendo familiare con la paura: la paura di avere coraggio. Salvini è un “feticista” che usa i simboli della religione cattolica per uso personale. Il guaio è che nel cattolicesimo abbondano “feticisti” che sono la sua fortuna e la fortuna delle varie “Radio Maria” e dei santuari che fanno le loro fortune sul “feticismo” alternandolo al “fedicismo”. Al posto dei simboli religiosi come i crocifissi libri di spiritualità “vuoti”. Non ci credete? Andate nella libreria del santuario di Madonna del Bosco a Imbersago molto frequentato e troverete tutto questo campionario con qualche eccezione di personaggi famosi nella Chiesa come Carlo Maria Martini, ma che a pochi sono graditi e a molti quando li vedere creano “brrr…” Credetemi. Quest’analisi impietosa procura in me una grande amarezza, ma non posso vivere di questa. Dio mi ha creato libero e di questa libertà voglio godere donando gioia ai miei cari che mi sono vicini, in primis ai miei nipoti e a tutti coloro che incontro, ovviamente se sono di buon umore.

  6. Antonio ha detto:

    se non ricordo male duemila anni fa’ qualcun altro ha baciato Gesù, non era ancora sulla croce, ma lo ha baciato. Dopo si è impiccato. Non vado più avanti altrimenti il buon Dio mi fulmina.

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