Da una parte amministratori
che decidono “in proprio”,
dall’altra cittadini… “incoerenti”
Sono stato anche io invitato a porre una firma ad una petizione, promossa da alcuni cittadini de La Valletta Brianza e da amanti del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, per impedire la demolizione dell’ex scuola elementare di Spiazzo: chiedono «di rivedere il progetto edilizio presentato dall’Amministrazione Panzeri in modo da prevedere un recupero reale e conservativo della struttura preesistente o almeno una riedificazione che ne rispetti gli elementi architettonici caratteristici e di coinvolgere la comunità nella valutazione del progetto».
Non ho firmato, perché ho imparato a non farmi prendere dalle prime emozioni. E allora dico la mia.
1. Già l’ho detto e lo ripeto: quando sono in cantiere progetti di una certa importanza, la popolazione locale, e non solo, (penso anche a Via Brusadelli, e al centro storico di Perego) andrebbe coinvolta in assemblee pubbliche, in cui il cittadino è libero di esporre le proprie critiche anche per eventuali miglioramenti. Nelle campagne elettorali si promettono anche frequenti assemblee pubbliche, e poi non si fa nulla, e questo per me è una cosa gravissima: è mancanza di rispetto per la democrazia, per quel bene comune che richiede l’apporto di tutti i cittadini.
2. A me non sta bene che il discorso sia unilaterale anche da parte dei cittadini che, quando costruiscono le case (“ville”), se ne fregano del contesto ambientale. Vorrei chiedere a qualche firmatario se è coerente con quanto pretende dalle amministrazioni locali. Avete ridotto Spiazzo a uno scempio ambientale. E per colpa di chi? Di tutti, anche dei cittadini. Un po’ di coerenza, per favore!
3. Anni fa, quando ero responsabile della comunità di Monte, il Parco del Curone (allora Presidente era il signor Mascheroni Eugenio) era interessato ad acquistare o semplicemente ad affittare, per realizzarvi un progetto, proprio l’ex scuola di Spiazzo, oltre che per il restauro della chiesina di Galbusera. Tutto finì in nulla! Mi chiedo: perché tutti tacquero, tranne il sottoscritto? Qualcuno, più di uno, ha forse la memoria corta! Da quanti anni l’ex scuola è in uno stato vergognoso di abbandono nel silenzio generale degli abitanti di Spiazzo? E adesso, eccoli “ipocritamente” scandalizzati per un progetto, senz’altro discutibile, di «rigenerazione urbana del piccolo comparto immobiliare di proprietà comunale sito in frazione Spiazzo che ospitò, fino all’anno scolastico 1985/1986, il secondo plesso scolastico elementare del Comune di Rovagnate».
4. Ciò che invece mi lascia perplesso è l’uso che se ne farà della nuova costruzione: per quali scopi? Non dimentichiamo che il posto è fuori mano, come si dice. Forse una proposta sarebbe organizzare qualche mostra permanente. Di che cosa? A meno che la nuova costruzione non la si dia in gestione al Parco. Non sarebbe una cattiva idea.
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