l’EDITORIALE
di don Giorgio
Questi fisici così imbecilli…
per di più ipocriti leccaculo
Quando si vive in un momento storico come l’attuale su cui sembra calare ogni ombra di male, talmente estesa da non salvare nemmeno un angolo dalla perversione umana, trovare un appiglio a cui aggrapparci sembra impossibile, e allora non rimane che rifugiarci nel nostro intimo più profondo, e qui incontrare quel Divino che è Luce e Grazia.
“Parole belle, ma inutili”, parole di uno con il solito cappello sulla testa che copre occhi e orecchie per non capire né vedere né sentire qualche brivido di quell’Infinito che è sopra ogni ombra di male.
Il pessimista è chi ha la vista corta, l’ottimista è chi ha la vista lunga. La vista corta vede sotto la cappa dell’orrendo umano, la vista lunga la penetra, e va oltre. Non basta la ragione, che è mente che mente proprio perché è sotto la cappa della nebbia: occorre la Fede, che sposta ogni ostacolo e rompe la cappa.
“Ma io non credo!”. Affare tuo, sì perché la Fede è un dono, è vero, ma Dio non fa preferenze, non dona solo al gruppo ristretto dei suoi amici, supposto che Dio abbia amici, a meno che tutti siamo amici di Dio perché figli dello stesso Padre.
Dio non è un lusso o una maledizione: lusso per pochi eletti, o maledizione per i più sfortunati (taluni si ritengono felici di non credere, con quell’espressione cretina, detta con vanto da perfetti idioti: “Sono ateo per grazia di Dio”).
Certo, tutto dipende da cosa s’intende per fede, ed è qui la superficialità o la boria di chi si protegge dai raggi del sole in nome poi di quella Scienza che invece dice che senza la luce la vita non ci sarebbe.
E la Fede che cos’è? Prima che vita, è luce. E la stupidità del fisico scienziato è di pensare che la luce sia solo qualcosa di fisico. Certo, fai il fisico, e vede solo fisicità, materialità. Ma c’è luce e luce, come c’è vita e vita.
Ma la Luce divina precede ciò che è solo fisico, ed è la Luce divina che crea ciò che è fisico. Senza la Luce non ci sarebbe questo mondo creato da Dio, Luce infinita.
Lo scienziato non credente vede solo fisicità, senza pensare alla sua causa, che è la Luce divina, priva di ogni fisicità.
Il credente vede al di là di quel mondo fisico che chiude gli orizzonti infiniti, non permettendo alla Luce di sostenere ontologicamente la stessa creazione fisica.
Con la Fede vedo nel creato fisico quella Scintilla divina che dà senso anche alla fisicità.
Certo la Fede non mi spiega come è fatto il mondo fisico, ma a che servirebbe sapere tutto sul mondo fisico se non vedessi nel Creato il riflesso della Luce divina?
Talora mi chiedo: lo scienziato fisico come vive se non scopre nella fisicità del creato la stessa immagine del Divino? Non credo che i fisici dell’antica Grecia fossero tutti atei, e nell’armonia dei numeri vedevano l’Armonia divina.
Tutto è numero, anche il mondo fisico. Ma i numeri che cosa sono? Non c’è un numero da cui tutto dipende? L’Uno che cos’è?
Mio Dio, ci hai dati due occhi fisici per vedere la fisicità, e ci hai dato infiniti occhi dello spirito per vedere quell’Uno da cui tutto emana infinitamente.
20 luglio 2024
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