Né il Pregiudicato né il Barbaro né il Petomane: domenica voterò PD-PSE

parlamento-europeo-640[1]
di don Giorgio De Capitani
Né Berlusconi né Salvini né Grillo, e le loro combriccole:
non ho altra scelta che il Partito Democratico
unitamente al Partito Socialista Europeo.
Sono anzitutto italiano, e mi sento anche europeo,
per cui tutto ciò che è contro il mio Paese e contro l’Europa
mi trova decisamente in disaccordo.
Silvio Berlusconi è un caso a sé,
e da sempre ho manifestato il mio profondo odio
verso un essere così immondo, umanamente e politicamente.
Ora mi fa anche pena, tanta pena,
per cui non vorrei neanche più parlarne,
anche perché credo di aver sparato contro di lui
tutte le mie cartucce.
Sì, è un mostriciattolo dai mille tentacoli,
sempre pronti a rigenerarsi,
ma non saprei fino a quando:
il tempo prima o poi farà giustizia di ogni ingiustizia,
e non bastano i soldi per credersi immuni. 
Il nostro Paese ha subìto in questi ultimi anni
ogni sorta di malaffare,
anche per la responsabilità di un popolo rincoglionito,
che è corso dietro agli pseudo-messia, e ai fantasmi spara-cazzate.
Si sa: quando c’è un vuoto di Politica subentrano
i cosiddetti partiti e movimenti di protesta:
vengono e se ne vanno, come fumo portato dal vento.
Ma sembra che gli italiani vivano solo di questo:
corrono dietro ai fantasmi, a chi urla di più,
a chi semina monete d’oro con la bocca biforcuta.
Ecco la Lega Nord che, almeno all’inizio,
sembrava promettesse bene:
il suo punto forte era il localismo, la gente comune,
dar retta ai bisogni elementari, usare un linguaggio popolare,
trovare slogan ad effetto, simbologie particolarmente efficaci.
La Lega è riuscita a conquistarsi il consenso di tanta gente,
e poi è caduta anch’essa nel tranello del potere:
si è venduta e ha tradito il “suo” popolo,
si è sporcata le mani maneggiando soldi di troppo,
ha perso la testa salendo sul carro dei vincitori.
E chi era il vincitore in quei momenti?
Il riccone, lo spregiudicato, l’immondo,
l’avido di potere e di donne come sgabello per il suo trono,
lo strafottente, il bugiardo, l’incontentabile,
colui che conquistava anche i sacri palazzi del vaticano,
senza pudore, con tanta sfrontatezza,
con quel delirio d’onnipotenza
tale da far sentire a disagio perfino l’Altissimo,
Lui pure preoccupato che un figlio carpisse i segreti divini.
E la Lega si è lasciata sedurre, e inculare,
come si è fatto inculare il vaticano,
e quei movimenti ecclesiastici, partoriti col seme malefico
di qualche guru invasato di spiritelli in fuga dalle noie infernali.
E la Lega rubò, come tutti, in quella Roma ladrona
tanto vituperata e messa alla gogna.
Ma alla gogna finirono i caporioni leghisti,
presi con le mani nel sacco della loro stessa merda.
E oggi tra i leghisti chi è rimasto?
Qualche pazzerello, qualche innocuo ma stupidotto,
che finge di essere ancora puro, di volere il bene del popolo,
che deve guadagnarsi un po’ di pane per sopravvivere,
sparando cazzate, maneggiando l’ascia dell’idiozia,
sempre e comunque restando nella sua mai esaurita ignoranza.
Quando vedevo e sentivo Umberto Bossi, dicevo:
È veramente un guru populista! Sa il fatto suo!
Quando vedo e sento oggi Roberto Maroni, dico:
Poveretto! Sta aspettando che il suo momento di gloria
finisca al più presto, per tornarsene a casa a suonare la batteria!
E quando vedo e sento Matteo Salvini, mi dico:
La Lega ce l’ha ancora duro… il cervello!
Poveretto! Ce la mette proprio tutta,
per far credere a quei pochi analfabeti del suo ovile
di essere un intelligentone, tranne che non ne azzecca una.
Ma chi gli crede? Qualche oca svolazzante per la strada
che non sa dove andare, per l’arrivo di uno spauracchio tutto scuro,
color verdone.
E il trio si completa con il petomane, l’ex comico,
il buffone della grande corte del re fantoccio,
con il vizio delle battutacce urlate a pieni polmoni:
mi sa che prima o poi un colpo al cuore gli verrà,
con quel suo indiavolato agitarsi
come un dannato alla ricerca dell’anima gemella.
Oh, oramai non ci sono più dubbi:
finora il petomane non ha fatto che parlare, sproloquiare, straparlare,
offendere, dire cazzate, inventare occasioni per far parlare di sé,
solo distruggendo istituzioni, rifiutando impegni, alternative,
auto-compiacendosi masturbando i suoi fan sempre più coglioni,
disponibili ad accettare ogni tipo di masochismo.
Prima massacrati da un Porco, poi da Barbari rozzi e analfabeti,
ed ora da un Buffone mestierante (fallito come artista comico)
che si esalta ad ogni inceppo della macchina istituzionale,
anche per colpa di un popolo che, invece di porsi il problema,
si rimette nelle mani dei più bastardi arraffa-folle.
E c’è gente perbene che vota per questa gentaglia,
ci sono intellettualoidi che incantano con le loro noiose tiritere,
ci sono i soliti cattolicissimi venduti agli pseudo-messia,
ci sono giovani già spremuti dalla noia della vita,
e c’è quella massa non pensante a cui va bene ogni protesta,
secondo quel principio:
prima o poi anche noi arriveremo ad avere gratis la ferrari!
La Democrazia! Ma che cos’è?
Già, che cos’è?
È abortita il primo giorno in cui si è fatta l’unità d’Italia.
La democrazia sono io, e quanto mi serve per essere io,
il resto sono balle.
Vota Berlusconi, ladro che non sei altro!
Vota Lega, mentecatto che non sei altro!
Vota Grillo, buffone che non sei altro!
Così crederai di salvare il tuo piccolo mondo idiota,
alla faccia del bene comune!
 
Vota Berlusconi, e sarai ancora nella merda,
Vota Lega, e sarai di nuovo col culo sporco,
Vota Grillo, e lascerai l’Italia affondare del tutto!

18 Commenti

  1. Fausto ha detto:

    Il PD, come Letta a suo tempo (pace all’anima sua) consiglia di votare Forza Italia piuttosto che 5 Stelle ergo: se prima potevo avere dei dubbi ora so che voterò i 5 stelle. Sono grullo? Può darsi, ma mi sentirei ancora più grullo se continuassi a dare fiducia a chi fino ad ora ci ha preso in giro: ai posteri l’ardua sentenza.

    • Don Giorgio ha detto:

      Sono d’accordo anch’io che sarebbe meglio votare Berlusconi piuttosto che votare il Petomane. Berlusconi è finito, Grillo è sostenuto ancora da una massa di burattini.

  2. coguaro ha detto:

    Carissimo Don Giorgio, sono stato un Italiano molto tempo fa, ora non so più chi sono…ho avuto una crisi d’identità politica, che mi ha seguito per diversi anni, anni buttati politicamente parlando, si perchè malgrado ora credo di avere le idee non dico chiare, ma traslucide, con la giusta quantità di luce che una lieve appannatura riesce a trasmettere! Eredito un pensiero di famiglia generazionalmente a forti tinte rosse, eppure i miei avi, se vedessero l’attuale situazione politica da qualche lustro ad oggi, si trasformerebbero in trottole, se fosse vero il detto rigirarsi nella tomba! Esiste più un partito onesto sul nostro panorama politico??? Scusi la mia forte miopia Don Giorgio…ma non riesco proprio a vederne! Eppure sia per tradizione sia per l’affinità cristiana, il votare a sinistra, credendo molto tempo fa ad un equa distribuzione delle ricchezze e alla fratellanza universale, mi ha lasciato solo in mezzo ad una strada, in compagnia dei miei vecchi e sani ideali! Ho cercato anche altrove, quella coerenza e un alternativa all’oscuro male che avanzava! Ma non sono riuscito a fermarlo e ci siamo subiti un altro ventennio, forse peggiore di quello che ci fu! Un milionario mafioso e malcresciuto ha rubato ancora una volta i miei sogni! Ma la cosa che ha del fantascientifico è che la forza politica che faceva parte del mio corredo genetico, lo ha tenuto in vita convivendoci ancora oggi! Chi? Cosa fare??? Arrendersi??? E…no! Questo paese è anche mio! Ora ho imparato, che non si vota prendendo a vessillo i partiti come fossero squadre di calcio! No! Non posso permettermi di sclerotizzare la mia mente, andando avanti e turandomi il naso! Chi voterò??? Qualcuno che essendo petomane, non lascia di certo la stessa puzza che ho percepito ed odorato in passato! Potrà anche non essere l’uomo migliore del momento, ma le sue idee camminano e non convincono solo me per fortuna! E premetto che di lui non me ne frega moltissimo! M’interessa la gente più pulita dei politici di professione, coloro che hanno divorato il paese senza lasciarne più a nessuno! Quindi mi vorrà scusare se la mia stima per lei è la medesima, di quando glielo dissi scrivendo in altri post, ma non condivido affatto questo suo pensiero politico, o meglio soltanto nei due terzi soltanto, salvando solamente colui, che non riuscendosi a trattenere, cerca di svegliarci con rumorosissimi peti profumati!

  3. GIANNI ha detto:

    Ho letto i commenti oltre l’articolo.
    Penso che siano inutili commenti lunghi e per certi versi ripetitivi dell’articolo stesso.
    La verità è molto semplice, più semplice di quanto si pensi:
    se si studia un po’ di diritto comunitario, vediamo che il parlamento europeo ha più funzioni formali, che sostanziali, anche se molti pensano ai poteri tipici di un paramento statale.
    Ragion per cui le cose non cambiano realmente, avendo i parlamentari, appunto,più un ruolo di parlatori che altro, per cui, vota questo o quello……poco cambia.

  4. Giuseppe ha detto:

    Ho già più volte affermato che noi italiani siamo un popolo di qualunquisti egocentrici, senza un’idea di patria e di identità nazionale (tranne quando si tratta di tifare per questo o quell’evento sportivo), divisi da mille campanili, rioni, contrade, clan e comitive. Se a questo aggiungiamo un pizzico di vittimismo e di insoddisfazione, che a volte si trasforma in rabbia, alimentando il risentimento -pressoché scontato- verso le istituzioni e in genere verso chiunque gestisca la cosa pubblica, ecco che quando appare sullo scenario mediatico la figura di un affabulatore, che sappia tenere la scena e trasformarsi al bisogno in uno pseudo tribuno del popolo in grado di cavalcare il malcontento incitando alla protesta e alla ribellione, riesce ad avere un seguito immediato. È nella nostra natura (che la storia ha messo miseramente a nudo), è come se avessimo sempre bisogno di una guida che sia capace di mettere il dito sulla piaga per far riaffiorare il dolore ed alimentare il rancore verso chi riteniamo responsabile dei nostri guai. Se però fossimo capaci di imparare dai nostri errori e, volessimo evitare di ripeterli, c’è una sola strada da percorrere andando a votare domenica prossima, quella che ci ha indicato don Giorgio. Vorrei ricordare ancora una volta che non sono un fan di Renzi, ma devo constatare che il PD è l’unico partito che sta facendo una campagna elettorale non strumentale, ma volta a cercare di modificare la struttura e la politica dell’Unione Europea, senza buttare a mare ciò che di buono è stato fatto, proponendosi anzi di far contare maggiormente il nostro paese
    Correre dietro a Grillo, alla Meloni, a Salvini, a Berlusconi e a tutti gli altri capipopolo che vorrebbero sfasciare tutto in nome di uno strano senso di giustizia e di un malinteso orgoglio nazionale (che oltretutto per la Lega riguarda la Padania), può essere un modo per sfogare la rabbia e dare un segnale di protesta, ma poi passate le elezioni, si dovrà tornare alla vita di tutti i giorni con tutti i suoi mille problemi, ma soprattutto bisognerà cercare di rimettere insieme i cocci e fare in modo di andare avanti nel miglior modo possibile. Distruggere è comodo e facile, In fondo basta essere all’opposizione, facendo l’avvocato del diavolo e cercando di mettere a nudo tutto ciò che non funziona, ma non si può farlo per sempre, solo per poter continuare a dire “avevo ragione io sono tutti corrotti e non funziona niente“. Prima o poi bisogna anche rendersi conto che è necessario superare la fase della protesta e passare al cambiamento, e quindi di assumersi anche la responsabilità di costruire.

    • Edoardo ha detto:

      Caro Giuseppe,
      Il tuo ragionamento sembra non faccia una grinza. Tuttavia liquidi il problema Europa con un “salvare quello che di buono è stato fatto”. E quello che ci ha rovinato e che ci ha tolto in pratica una buona parte dell’indipendenza?
      Possiamo fare solo leggi gradite ai burocrati europei che nessuno ha eletto, pena sanzioni. Il grosso problema che abbiamo con le migliaia di poveracci che rischiano la morte per venire in Italia dal mare viene considerato come un problema italiano. Diamo all’Europa miliardi di Euro all’anno e ne riceviamo indietro in aiuti la metà.
      È questa una cosa “buona” che dobbiamo preservare?
      Lasciamo stare l’antieuropeismo di Grillo e di Le Pen, entrambi folli; ha mai letto con attenzione quello che ha scritto Nigel Farage sull’Europa? Ha mai letto il programma del suo partito UKIP? Ebbene ci sono cose interessantissime che il nostro PD considera puttanate.

      • Giuseppe ha detto:

        Non ho letto quello che tu citi, ma andrò a cercarlo per rendermene conto. Per quanto riguarda la tua osservazione, riconosco che da un certo momento in poi la logica del mercato e del rigore ha preso il sopravvento, ma è proprio ciò che deve essere cambiato e il PD si propone di fare. L’Europa prima di essere un insieme di istuzioni è un insieme di popoli ed è questa la cosa più importante.

        • Edoardo ha detto:

          Comunque si vuol considerare l’Europa, una cosa è certa: L’Italia era la quarta potenza europea un po’ di anni fa, ora secondo i burocrati europei è ritornata quello che diceva von Metternich: una espressione geografica!

  5. trevize ha detto:

    A me sembra che molti italiani continuino a farsi incantare dalle sirene del cambiamento.
    Cambiamento di facciata, i famosi volti nuovi della politica, molto bravi a parole… quasi incantatori di serpenti.
    Persone che piacciono perché non mettono in discussione nulla, che non portano a nessun “ripensamento” di come ogni cittadino si sente succube della politica, del parlamentare che ha eletto.
    Delegano in bianco perché così sono stati educati… non sperano più, non si ricordano più che la politica è “far qualcosa per gli altri” senza ricevere nulla in cambio.
    Danno fiducia a persone che non sono di parola, che un giorno dicono “non andrò mai al governo senza passare prima per le urne” e subito dopo pugnalano il proprio “compagno”. Altre ed altre parole ricoprono i tradimenti, gli italiani hanno memoria corta… è sempre stato così. I politicanti di professione hanno capito che proponendo “facce nuove” l’italiano si addormenta per altri mesi…
    Per questi e per altri motivi voterò M5S.
    A chi ha intenzione di votare altri partiti dico solo una cosa: in Europa un deputato del proprio schieramento in più o in meno non fa la differenza nelle scelte comunitarie, ma l’aria di un cambiamento culturale mette la strizza a chi tratta l’Italia come proprio feudo.
    Può essere positivo anche a chi sta oggi al governo facendogli capire, perché non l’ha ancora capito, che lui è lì per fare gli interessi del popolo, non i propri.

    • Don Giorgio ha detto:

      Tu sei la contraddizione in persona! Descrivi bene Grillo nella sua nullità e poi lo voti? Sto male a sentire certi ragionamenti contraddittori!

      • trevize ha detto:

        Il post precedente l’ho intenzionalmente iniziato “in modo neutro” per poi aggiungervi, poco alla volta, elementi di riflessione sui due modi di essere cittadini, e già questo avrebbe dovuto far capire a cosa tendevo.
        Naturalmente non è stato un rappresentante del M5S ad aver pugnalato alle spalle il proprio “compagno” per poter essere – come tutt’ora è – presidente del consiglio… Ha ancora importanza la parola data?

        Come avrà capito ritengo il valore morale più importante della professionalità. Il primo è un modo d’essere, la seconda un mezzo sempre migliorabile.

        Non scendo nella questione degli ottanta euro netti (o lordi) per andare in pizzeria e comprare lo zainetto nuovo… non sono in vendita.

        P.S.
        Renzi sui termovalorizzatori prima di aver imparato l’arte della persuasione: http://www.youtube.com/watch?v=3mBIYM8jOd0#t=16

  6. dottginkobiloba ha detto:

    a me non convince nemmeno il pd dei genovese e greganti, sono molto indeciso ma penso che mi indirezzerò su uno dei partiti che sono a fovore della famiglia tradizionale, contro aborto,divorzio eutanasia diritti dei gay ecc. se poi alzano le tasse mi interessa relativamente

  7. Emilio Magni ha detto:

    don Giorgio, non c’è’ solo il PD escludendo quelli che ha citato che rimane ma altri di cui nessuno parla. Lascio a Lei decidere quale votatre fra questi! A proposito c’è un Partito che candida una persona di sua conoscenza, che abbiamo sentito a Rovagnate il cui nome è FINIGUERRA ed è stato Sindaco con PGT a cemento zero.

    • Don Giorgio ha detto:

      Non sono del Pd, e ho sempre votato partiti estremi, ma adesso basta, in questo momento drammatico per il nostro Paese bisogna stare uniti, e non disperdere i voti. Ciò che bisogna arginare è il fenomeno Grillo, ovvero il vuoto assoluto. E per fare questo non si possono votare partitelli che daranno poi ragione a Grillo. Chi sta facendo qualcosa per tirarci fuori da questo paese di merda? Forse Tsipras il greco? Smettiamola di correre sempre dietro alle novità che poi deluderanno. Io sono di sinistra estrema, il mio partito non esiste nella realtà, ma sono italiano, e in questo momento sostengo Renzi. Chiuso il discorso.

      • Paolo ha detto:

        Grillo fa paura perchè usa un linguaggio spregiudicato?…Questo è il motivo per cui l’Italia si è ridotta ad essere lo zerbino d’Europa: perchè temiamo di più le parole di un giullare che non usa mezze parole per denunciare il malaffare in cui viviamo e votiamo quelle belle facce piene di cerone e vestiti doppio petto che con garbo infinito ce l’hanno messo in quel posto per 60 anni.

  8. GIOVANNI DI NINO ha detto:

    Non posso che condividere!

  9. Edoardo ha detto:

    Mi sembra un discorso stile Grillo. Senza offesa.

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