Il pensionato di Barlassina multato con 900 euro: «Mi ha scritto mister Owens, un irlandese che ripara buche in strada di nascosto dalla moglie»

dal Corriere della Sera
20 giugno 2023

Il pensionato di Barlassina

multato con 900 euro:

«Mi ha scritto mister Owens,

un irlandese che ripara buche in strada

di nascosto dalla moglie»

di Federico Berni
Per Claudio Trenta una lettera scritta a mano da Dublino come attestato di solidarietà. «Mi augura di vincere la mia battaglia contro la burocrazia. Ho depositato il ricorso davanti al giudice di pace di Monza»
«Ciao Claudio, saluti dall’Irlanda. Anche io riparo le buche per la strada, ma di nascosto». Di attestazioni di solidarietà ne ha ricevute tante, Claudio Trenta, il pensionato 72enne multato di quasi 900 euro dal comune in cui risiede, Barlassina, in provincia di Monza, per aver tappato un’apertura sulla strada, già segnalata più volte sul gruppo Facebook da lui gestito. Della sua vicenda hanno parlato in tutto il mondo, dal Perù, al Brasile all’Australia. Ma quella lettera di mister Fergus Owens, suo coetaneo irlandese residente in un piccolo centro rurale a 40 chilometri da Dublino, lo ha colpito più delle altre.
Perché?
«Mi ha fatto particolarmente piacere, perché è scritta a mano. Carta e penna. È arrivata nella buca della posta, come una volta».
E che le dice il signor Owens?
«Mi augura di vincere la mia battaglia contro la burocrazia. Che anche lui ripara le buche, ma che lo fa di nascosto, non lo dice nemmeno alla moglie. Io invece ci ho messo la faccia».
Eccome, è diventato una piccola star, televisioni, giornali. Il suo gruppo Facebook cresciuto. Le è sfuggita di mano la situazione?
«Per niente. L’ho già detto, non cercavo notorietà. Mi sto solo divertendo. E sa una cosa? Ora si è creata una piccola squadra di persone che segnalano disagi. E le buche in strada vengono riparate più in fretta».
Ha sentito Beppe Grillo quando ha detto di andare in strada a fare “piccoli lavori di manutenzione”?
«Sì, mi hanno scritto in tanti, mi dicevano “parla di te”. (Ride) Ma io certo non mi metto il passamontagna».
E la vicenda della multa, com’è andata a finire?
«Ho depositato il ricorso davanti al giudice di pace di Monza, aiutato dagli avvocati Mariella Casartelli e Andrea Di Marco, due ottimi professionisti, oltre che persone speciali. Avevo detto che non avrei ceduto e così è stato».
***
 
dal Corriere della Sera
11 maggio 2023

Barlassina,

pensionato ripara da solo una buca in strada:

multa da 882 euro e ordine di riaprirla

di Federico Berni
La vicenda raccontata sui social da Claudio Trenta: ha riempito di bitume un avvallamento tra le vie Monte Santo e Trieste, e così facendo ha violato il codice della strada
La riparazione «fai da te» di una buca in strada gli costa una multa da oltre 800 euro. La vicenda la racconta via social network da Claudio Trenta, pensionato di Barlassina (Monza), attivo su Facebook con un gruppo da lui stesso creato, «Succede a Barlassina e dintorni (ditelo al Trenta)», dedicato alle segnalazioni di disagi, sporcizia e problemi sul territorio del Comune brianzolo.
L’uomo mostra il verbale da 882 euro (riducibili a 622, in caso di pagamento entro cinque giorni) che gli è stato notificato dal Comune. Una violazione al codice della strada, contestata per aver tappato di propria iniziativa una buca all’altezza di un attraversamento pedonale tra le vie Monte Santo e Trieste.
Non solo: l’atto prescrive che il cittadino riporti lo stato della strada alla situazione originaria. In sostanza dovrebbe riaprire la buca, a titolo di «obbligo di rimozione delle opere abusive». Ma il pensionato brianzolo non avrebbe alcuna intenzione di pagare. «Avevo segnalato già da parecchio tempo il disagio alle autorità competenti, quando ho visto che nessuno interveniva, ho deciso di agire in proprio e il 26 aprile ho riparato il danno, poi il 10 maggio è arrivata la sanzione».
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dal Corriere della Sera
11 maggio 2023

Barlassina,

il pensionato multato con 882 euro

per aver riparato una buca:

«Mia moglie mi ha sgridato ma non pagherò»

di Federico Berni
Claudio Trenta, 72 anni, ex tecnico informatico: mi hanno provocato e ora io presento controdenuncia al Comune per omissioni d’atti d’ufficio
Quando in casa hanno aperto la busta con il verbale, la sua unica preoccupazione, dopo aver letto l’importo – 882 euro – è stata la reazione della moglie: «Io ho sorriso, ma lei si è arrabbiata forte: “Non ti fai mai i fatti tuoi”, mi ha detto». No, Claudio Trenta, 72 anni («72 anagrafici, 30 fisici, perché sono in una forma strepitosa»), ex tecnico informatico presso una grossa azienda metalmeccanica, dal 1958 cittadino di Barlassina, il più piccolo comune della provincia di Monza, i fatti suoi non se li fa. Attivo su Facebook con un gruppo in cui segnala disagi e problemi sul territorio del suo comune (Succede a Barlassina e dintorni), ha riparato di sua iniziativa una buca stradale di 30 centimetri su un attraversamento pedonale tra le vie Monte Santo e Trieste, e si è visto notificare una multa da quasi 900 euro per violazione del codice della strada, riducibile a poco più di 600, se pagata entro 5 giorni dal ricevimento. Non solo, l’atto prescrive che l’uomo riporti lo stato della strada alla situazione originaria: in sostanza dovrebbe levare la toppa di catrame, a titolo di «obbligo di rimozione delle opere abusive».
Che intenzioni ha adesso signor Trenta, andrà a riaprirla questa buca?
«Se pensano che sia un pirla, mi passi il termine, si sbagliano di grosso, mi hanno provocato e ora io presento controdenuncia al comune per omissioni d’atti d’ufficio».
Ci racconta com’è andata?
«Da circa tre mesi mandavo segnalazioni al comune, mandavo foto all’ufficio tecnico e ai vigili, visto che non la riparavano ho scritto al Prefetto e ai carabinieri della stazione di Seveso via Pec, ho chiesto se questa mail poteva valere come denuncia per mancato rispetto di atti d’ufficio. Ho pensato che sarebbero andati di corsa a ripararla, ma dopo una settimana era ancora lì. Allora ho comprato un sacco di catrame, l’ho chiusa a fine aprile e ho fatto un post su Facebook, in pratica mi sono autodenunciato, ma l’ho fatto venti giorni fa e ora mi ritrovo 900 euro di multa. Pensano di mettermi in difficoltà ma non sanno cosa si sono tirati dietro».
Dicono che lei sia in rapporti turbolenti con il sindaco (Piermario Galli di centrosinistra) e l’amministrazione.
«Dico sempre la verità, sono stato denunciato per diffamazione per un’altra vicenda, ma io non sono in polemica con il comune, se non tagliano l’erba, non puliscono le strade, lo segnalo e basta. La gente in paese pensa che io sia l’unica opposizione».
Ecco, appunto, non c’entra la politica?
«Assolutamente no, io sono di indirizzo leghista ma se il sindaco mi chiedesse una mano io andrei a darla. Non sopporto il fatto che gente pagata per fare gli interessi dei cittadini poi non rispetti i cittadini stessi. So di gente che è inciampata nelle buche e che non è mai stata risarcita dalle assicurazioni, ho testimonianze».
Ma se ognuno si mettesse a riparare buche in proprio, o per esempio a disegnare strisce pedonali dove lo ritenesse necessario, non crede che sarebbe pericoloso? Una specie di anarchia?
«L’anarchia la crea chi non ripara una buca in strada, tutto qua, io non ho voluto fare le veci dell’ufficio tecnico, o dell’ente pubblico, io ho segnalato un disagio da tre mesi, ho scritto alle autorità, ho reso pubblica la mia denuncia».
Quindi ha fiducia nelle istituzioni?
«Certo, altrimenti non avrei scritto».
La sua pagina Facebook sta avendo un certo successo, per essere una piccola comunità. Le piace avere una certa fama?
«Ho dovuto allargarla chiamandola Succede a Barlassina “e dintorni”, perché mi seguono persone di altri comuni vicini. Ho 5250 iscritti. Comunico su Facebook perché penso sia giusto che queste denunce siano pubbliche perché riguardano tutti i cittadini».
Ma davvero un paese come Barlassina può avere tutti questi problemi?
«È uno dei comuni più piccoli della Brianza, potrebbe essere un giardino, ma non ha idea della sporcizia e del disordine. In centro c’è una piazza perfetta, poi fuori è diverso. Se vedo un lavoro fatto male, lo segnalo».
Ma lei era un tecnico informatico, un programmatore che competenze ha in fatto di lavori stradali?
«Ho sempre lavorato in aziende metalmeccaniche dove si respirava la ruggine, e si lavorava in un certo modo».
Insomma, lei questa multa non la paga, giusto?
«Assolutamente no. Mi hanno dato il massimo, ma come posso pagare una cifra simile per aver coperto una buca? Mica l’ho aperta, l’ho tappata! Così non vogliono darmi una lezione, mi prendono in giro».

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