L’ultima trovata del sindaco leghista doc di Pescate (Lc)

pescadante
di don Giorgio De Capitani
Il sindaco di Pescate (Lecco) si chiama Dante De Capitani. Ci tengo subito a precisare che non è un mio parente, e, anche se lo fosse, l’avrei già radiato dalla mia parentela. Forse risaliamo entrambi alle stesse origini, ma spero di avere almeno un vantaggio, ovvero di discendere dalla scimmia allo stato più evolutivo.
È un sindaco leghista doc, tanto doc da essere del tutto riconoscibile quando pensa, quando parla e quando dà ordini.
Cosa pensa? Pensa che l’Italia sia una nazione inutile, salvata col sangue di “cretini” che sono morti “invano” in guerra. Pensa che i veri eroi sono coloro che si sono imboscati, per salvare la pelle, soprattutto nei nostri piccoli paesi brianzoli. Imboscati prima, oppure da fascisti sono diventati “partigiani”, all’ultimo minuto.
Cosa pensa? Pensa che i piccoli paesi, come il suo, quelli che stanno bene, con aria buona e con il lago vicino per pescare, siano da privilegiare e da difendere contro tutti e contro tutto, soprattutto contro gli interessi troppo invadenti dei propri vicini di casa. Pescate è paese protetto: si passa solo con il permesso del ducetto.
Sì, è un vero ducetto: anche la sua fisionomia fisica richiama un ben noto personaggio che gli italiani non dovrebbero mai dimenticare.
dante_candidatoHa una coerenza invidiabile. Realizza ciò che pensa. In questo, è da ammirare. In lui non c’è possibilità di verifica o di dubbio: ogni pensiero di tipo razzista che gli passa per la testa, eccolo già sul foglio e poi trasmesso agli scagnozzi. Ordinanze! Ovvero, ordini!
Pensa e fa, ed è per questo che i pescatesi lo hanno recentemente rieletto: non c’è un altro politicante che sappia essere così coerente con se stesso.
Tra i suoi slogan ce ne è uno, che andrebbe messo sulla lapide della sua tomba, quando, dopo i cent’anni, anche lui comparirà davanti al Padre universale (chissà che botta, quando si troverà accanto a qualche disgraziato extracomunitario!). Lo slogan è: “prima noi, poi gli altri”. Intende dire: prima i nostri interessi e poi quelli degli altri, prima i sani e poi i malati, prima i ricchi e poi i poveri, prima quelli di casa e poi i forestieri, prima Pescate e poi l’Italia. Stavo per aggiungere: prima i coglioni, poi gli altri.
Non so dove nel Vangelo si trovi scritto “prima noi e poi gli altri”. Credo che Gesù Cristo non abbia mai pensato una simile puttanata. Forse, come ogni buon leghista, si è riscritto il Vangelo secondo la propria pancia. E sì, perché sempre di pancia si tratta, quando c’è un leghista al potere. Ed è per questo che i brianzoli, gente di pancia, preferiscono talora i leghisti, quelli che sanno essere coerenti quando pensano e quando agiscono: pensano con la pancia ed agiscono secondo la pancia.
Non so se il sindaco di Pescate si dice cristiano oppure no, e se va in chiesa. Se fossi parroco di Pescate, lo prenderei a calci nel culo, e non lo inviterei mai, con la fascia tricolore, a nessuna cerimonia ufficiale in chiesa.
A proposito di fascia, fra poco indosserà la fascia del Comune di Pescate?
L’ultima trovata è un cartello fatto mettere, con cui si  invitano i ladri a girare al largo dal paese, perché altrimenti le guardie del ducetto li costringeranno a fuggire. È un capolavoro di amore eccessivo per il paese, tanto da consigliare ai ladri ad andare a rubare altrove, dove naturalmente non ci sono le sentinelle della polizia municipale. Come a dire: cari ladri, andate pure a Garlate, a Pescarenico, a Lecco, chissenefrega!? Qui, a Pescate non fatevi vedere! Qui c’è il divieto per voi! Vi faremo fuggire a gambe levate, verso altri paesi confinanti. 
Colmo dei colmi: e se qualche ladruncolo fosse residente in paese? Ah, allora il sindaco gli toglierebbe la cittadinanza! Non vorrei che arrivasse a mozzargli le mani!  

 

4 Commenti

  1. Umberto ha detto:

    Mentre il sindaco di pescate con i suoi goffi scagnozzi andava in giro di sera a controllare che il paese dormisse sonni tranquilli, fermando per 4 volte (per 4 volte!) un pensionato che non riusciva a prendere sonno, dall’altra parte del paese ,esattamente in Via Manzoni, una mia amica subiva un furto con scasso nel suo appartamento.Pertanto le telecamere e l’azione muscolare di controllo del sindaco non servono ad un tubo.E’ pura propaganda.I ladri da Pescate non girano al largo e se ne fregano di de Capitani.

  2. Giuseppe ha detto:

    Il peggio non muore mai!

  3. GIANNI ha detto:

    Che la polizia locale svolga anche funzioni di tutela dell’ordine pubblico, mi pare normale.
    Mi pare strano, invece, che assuma le caratteristiche di una sorta di guardia privata che, ammesso che possa istituirsi, sarebbe privata, non comunale.
    A meno che ci sia un equivoco in quel..locale…
    Solitamente per polizia locale si intende quella pubblica, che il sindaco vogia riferirsi ad altro?
    Ma in tal caso, potrebbe farlo come sindaco?

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