Nel film Il grande dittatore, una satira acuta e pungente su Adolf Hitler, del 1949, diretto e interpretato da Charlie Chaplin, il protagonista – un ebreo smemorato che veste i panni del dittatore – pronuncia un discorso memorabile che ha fatto la storia del cinema: un capolavoro da incorniciare, denso di umanità e ssperanza, finalizzato a scuotere le coscienze per aprire gli occhi e costruire un mondo migliore.
Non è la prima volta che vi invito a guardare il video con il discorso di Chaplin all’umanità, ma oggi più che mai è d’obbligo riflettere sulle parole del grande regista, tanto più che siamo costretti a vivere in questo nostro Paese dilaniato dalle belve razziste e leghiste.
Siamo in balìa di forze brute, che frantumano ogni diritto umano, dandoci in pasto alla più lurida avidità pancesca.
È questo un momento triste della nostra storia italiana. Gli spettri del nazismo più criminale sono alle porte.
Vi invito a guardare anche la scena del mappamondo. Così finirà la boria razzista leghista.
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Mi dispiace. Ma io non voglio fare l’imperatore. No, non è il mio mestiere. Non voglio governare, né conquistare nessuno; vorrei aiutare tutti se è possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi, esseri umani, dovremmo aiutarci sempre; dovremmo godere soltanto della felicità del prossimo. Non odiarci e disprezzarci l’un l’altro.
In questo mondo c’è posto per tutti: la natura è ricca, è sufficiente per tutti noi; la vita può essere felice e magnifica.
Ma noi lo abbiamo dimenticato.
L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, ha precipitato il mondo nell’odio, ci ha condotto a passo d’oca a far le cose più abiette.
Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi; la macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà; la scienza ci ha trasformato in cinici; l’abilità ci ha resi duri e cattivi.
Pensiamo troppo e sentiamo poco.
Più che macchinari, ci serve umanità.
Più che abilità, ci serve bontà e gentilezza.
Senza queste qualità, la vita è violenza, e tutto è perduto. L’aviazione e la radio hanno riavvicinato le genti. La natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà dell’uomo, reclama la fratellanza universale, l’unione dell’umanità. Perfino ora la mia voce raggiunge milioni di persone nel mondo, milioni di uomini, donne , bambini disperati.
Vittime di un sistema che impone agli uomini di torturare e imprigionare gente innocente.
A coloro che mi odono, io dico: non disperate, l’avidità che ci comanda è solamente un male passeggero. L’amarezza di uomini che temono le vie del progresso umano, l’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori. E il potere che hanno tolto al popolo, ritornerà al popolo.
E qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.
Soldati! Non cedete a dei bruti! Uomini che vi sfruttano! Che vi dicono come vivere! Cosa fare! Cosa dire! Cosa pensare! Che vi irreggimentano! Vi condizionano! Vi trattano come bestie! Non vi consegnate a questa gente senza un’anima!
Uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore.
Voi non siete macchine, voi non siete bestie, siete uomini!
Voi avete l’amore dell’umanità nel cuore. Voi non odiate coloro che odiano solo quelli che non hanno l’amore altrui.
Soldati! Non difendete la schiavitù! Ma la libertà!
Ricordate!
Promettendovi queste cose dei bruti sono andati al potere: mentivano, non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno. I dittatori forse son liberi perché rendono schiavo il popolo. Allora combattiamo per mantenere quelle promesse! Combattiamo per liberare il mondo, eliminando confini e barriere! Eliminando l’avidità, l’odio e l’intolleranza! Combattiamo per un mondo ragionevole; un mondo in cui la scienza e il progresso, diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati! Nel nome della democrazia siate tutti uniti!
Se volete vedere il film integrale
La Memoria è l’unica cosa che può salvarci.
Come questo capolavoro ci insegna, se si dimentica, ritornano i fantasmi del passato.
Con il Male non dobbiamo mai abbassare la guardia, fino a quando vivremo sarà sempre in agguato.
il parallelo è d’obbligo:
vi sono comici seri ed esistono politici comici e comici farlocchi… la cronaca di questi giorni lo conferma!