Ma “questa” Chiesa quando la smetterà di prostituirsi?

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Ma “questa” Chiesa quando la smetterà di prostituirsi? 

Appena letta la notizia, sul momento sono rimasto di stucco, ma è stata una nuova conferma di ciò che da anni e anni penso di “questa” Chiesa, che proprio non vuole uscire da una prassi millenaria, che è quella di prostituirsi, sfruttando ogni stagione, e le stagioni sono tutte quelle occasioni, che tornano ciclicamente in modo costante, che le si offrono per “offrirsi”, anima e corpo, per farsi “inculare” dai soliti imbonitori: via uno, è pronto un altro, con un vestito nuovo ma con la solita faccia da buonista, un lupo travestito da agnello, purché sia un possibile alleato per battaglie di diritti o di valori, presunti tali in nome di un dio presunto tale, dal momento che “questa” Chiesa ha perso ogni cognizione della vera natura dell’essere umano.
Quando dico che “questa” Chiesa è una puttana buona per ogni stagione non dico qualcosa di nuovo. So di non scandalizzare più di tanto, tanto si è abituati a vivere in una società dove il puttaneggio è una prassi direi comune, e se qualcuno ancora si scandalizza è perché oggi sembra più viva l’offesa per l’uso di una parola al femminile, prostituzione, come se si tornasse a colpire il genere donna. Ma, dietro questa parola, prostituzione, tutti sanno, anche i bambini, che c’è un sistema di comportamento che tocca l’essere umano, sia maschile che femminile, perciò indipendentemente dal sesso. Ma l’ipocrisia è tale che ci si arrampica anche sui vetri, i vetri del linguaggio, pur di giustificare ogni cosa.
Ma se si vuole giocare sulle parole, allora dico che m’interessa relativamente che il genere donna si offenda: a me interessa denunciare l’oscenità di un atteggiamento, che travalica ogni parola perché colpisce un’oscena incoerenza di poteri istituzionali, civili o religiosi, dietro cui ci sono valori traditi, venduti al vergognoso prezzo di una nullità, sì perché, parlando ad esempio del Movimento 5Stelle, non si può usare una parola diversa da “nullità”.
Che la Chiesa/istituzione manifesti ora una particolare simpatia per un Movimento di “nullità” non dovrebbe scandalizzare nessuno, visto che anche di “questa” Chiesa si deve dire la stessa cosa: una “nullità”. Naturalmente non parlo di nullità strutturale (anzi, la struttura è sempre mastodontica, un mostro di corpo), ma di nullità di Spirito, di Valori eterni, di quell’Essere che, fin dall’inizio quando Cristo l’aveva pensata (chissà poi qual era il Pensiero di Cristo a proposito di Chiesa?), doveva costituire la natura della Chiesa come “serva” dello Spirito divino.  
Ma la Chiesa ha perso subito la strada maestra, quella dello Spirito interiore, scegliendo vie secondarie, prostituendosi senza vergogna, senza alcun rispetto neppure per i semplici, gli innocenti, i bambini. E ogni ostacolo alle sue voglie “carnali” veniva eliminato, bruciato, poco importa se l’ostacolo era un essere umano, pur di “offrirsi” con più facilità, ottenendo il massimo del piacere orgiastico.
Ma la Chiesa, si sa, ha più di mille vite, ed è sempre riuscita a sopravvivere ad ogni cataclisma auto-referenziale, forse per quella misericordia divina che risparmia anche i terroristi e i puttanieri, per scommettere sugli “scarti di Umanità”, e gli scarti tuttora sono i figli “migliori” di Dio: gli spiriti liberi di dentro, i mistici senza religioni, senza chiese, senza idoli.
E così anche “questa” Chiesa dei tempi nostri è quella di sempre, una puttana da quattro soldi, se è vero che anche il Movimento 5Stelle, da quattro soldi, è pronto a “incularla”.
Capivo di più, anche se mi arrabbiavo fino a star male, il puttaneggio del Vaticano ai tempi del più lurido Bastardo. Sì, capivo la Chiesa che si prostituiva con quel Coso immondo. L’occasione era ghiotta: avere dalla propria parte un alleato potente, ricco, pronto a difendere gli “interessi” (chiamati “valori”) della Chiesa/istituzione.
Allearsi ora con il Movimento 5Stelle mi pare veramente il colmo dei colmi: dietro a una masnada di imbecilli (politicamente parlando) c’è l’ombra di un potere massonico, che un comico ben orchestrato sa nascondere con le sue idiote battute da giullare rimbambito.
E così, abituata a giocare alto, ovvero con i super potenti del momento, che se non altro davano un orgasmo più lungo e provvidenziale, ora “questa” Chiesa perde di nuovo la faccia, ma cadendo nel ridicolo.
D’altronde, chi alza una voce di protesta contro una Chiesa che non smette di prostituirsi, diventando addirittura lo zimbello dei comici?
Sì, sta nascendo una vivace “reazione”, ma è di una parte di quella Chiesa “tradizionalista”, che dimostra di avere se non altro qualche attributo di coraggio e di fedeltà a se stessa, a quella Chiesa in cui crede. Ma dove sono gli “spiriti” veramente liberi, pronti a ribellarsi ad un papa populista alla Grillo, che sta mettendo definitivamente in ginocchio una Chiesa già logora per se stessa?
Allearsi con il Movimento 5Stelle non è tanto una “porcata” o “bestialità”, come lo era stato con Berlusconi, ma una idiozia peggiore, in quanto la Chiesa pensa di sfruttare un rottame come stimolante di piacere.
Ma a che serve la mia condanna, se da anni sto dicendo, nella solitudine più atroce, che “questa” Chiesa non ha altra via di salvezza che “convertirsi” radicalmente all’essere interiore, mettendo in conto anche di perdere in consenso popolare e di essere messa su una croce, come il suo Fondatore.
Se vogliamo guardare a fondo e con sincerità, ha fatto più scandalo il tradimento di Giuda, che poi si è liberato dei trenta denari e, pentito, è andato a impiccarsi, di una Chiesa che continua a tradire il Vangelo, tenendosi stretti i trenta denari. Ma forse i denari sono più di trenta, e il tradimento non è più per un Gesù crocifisso su una croce, ma per l’Umanità ancora oggi in balìa di un potere, sia civile che religioso, che si diverte a dilaniarla, mettendo a tacere quella voce interiore che è il vero baluardo di libertà e di giustizia.
22 aprile 2017
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