Una bella sculacciata! Dài, Angelo, provaci!

di don Giorgio De Capitani
A differenza del sindaco di Pescate (faccia da ducetto), il sindaco leghista di Oggiono, Roberto Ferrari, ha la faccia di un volontario in partenza per l’Africa per aiutare un anziano missionario dell’Amazzonia. E invece no. Quando ci si mette, fa i capricci come un bambino dell’asilo che pesta i piedi per non far giocare i suoi compagni “antipatici”. Vede un bambino con la faccia un po’ sporca di nero, ed eccolo strillare come un matto protestando che non lo vuole vedere, perché… perché… perché anche lui non lo sa. È sporco, e basta.
Sì, sì… il sindachello di Oggiono vuole fare il duro, e, quando s’impunta, prenderebbe a sberle anche la maestrina.
E pensare che ultimamente mi stavo convincendo di una cosa: che la presenza oramai fissa del nuovo concittadino (per lo meno onorario, se non di fatto) Angelo Scola, lo facesse un po’ rientrare in senno. D’altronde, se tutte le Messe che il capriccioso leghistello ha ascoltato non sono servite a nulla, che cosa possiamo aspettare da Angelo Scola: che sia più potente del Padre Eterno?
Dài, Angelo, una sculacciata gliela puoi dare: è un ragazzino, chissà forse un rimprovero di un nonno potrebbe essergli utile. Chissà!?
Lo so: non lo farai! Vuoi rispettare la gerarchia locale, la quale (preti e consiglio pastorale) si limita a dire: Robertino frequenta la chiesa nelle feste comandate, riceve anche i sacramenti di precetto, prima o poi capirà, e poi, meglio tenercelo buono, altrimenti perderemo una massa di quei (coglioni) leghisti che in fin dei conti sono brave persone, non farebbero male ad una mosca, e se talora si irritano appena sentono la parola “immigrati” bisogna capirli, a loro piace vedere il paese pulito, perbene, non sopportano sporcizia, virus che infestano l’aria…
Dài, caro Angelo, emetti un suono, un fischio, manda un messaggio al tuo paese di Oggiono, e di’ quanto ti dispiaccia, se è vero che il cielo è di tutti, e anche la terra, e anche i fiori, e anche i giardini, e anche il lago, e che ognuno ha diritto a un lavoro e ad una abitazione.
Che aspetti a sculacciare anche il parroco, i preti della zona e il Consigli pastorali!
Temo che già qualche perbenista leghista di Imberido ti abbia invitato a cena, e ti abbia legato un po’ le mani, e la bocca!
Ti giustifichi dicendo che ora sei in pensione, e che non hai più una Diocesi da governare. Già! Come se tu dal 2011 avessi guidato con lucidità e lungimiranza la Diocesi milanese!
Ora puoi riscattarti. Di’ una parola evangelica! Una sola, e chissà?!
Il cielo lecchese tornerà a sorridere e la terra a odorare di buono?
da LA PROVINCIA DI LECCO, venerdì 22 settembre 2017

1 Commento

  1. giuseppe ha detto:

    UNA BELLA SCULACCIATA. DAI ANGELO PROVACI.
    Caro don Giorgio condivido il suo articolo. Però mi sembra un po’ ingeneroso pretendere un intervento del Card. Scola da poco qui trasferito contro il Sindaco. Già il Cardinale ha fatto un primo intervento presso la scuola di C.L. del Molinatto. E penso che sarà questo il suo impegno per il futuro. Per quanto riguarda i parroci del decanato sono tutti nuovi e quindi diamo loro il tempo di ambientarsi. Il solo Don Maurizio, decano, è qui da lungo tempo e ormai al termine del mandato. Quindi vorrà evitare polemiche. Il consiglio pastorale di Oggiono è composto da persone generose e di buone volontà. Nominati senza alcuna votazione perché inutile mancando il numero di candidati per poter scegliere.
    Il furbetto della compagnia i sembra il Sindaco. Dipendente del Comune di Galbiate si è guardato bene di andare in aspettativa e quindi farsi pagare lo stipendio del Comune di Oggiono. I cittadini di Galbiate pagano il suo stipendio per il tempo e l’impegno che lui dedica al comune di Oggiono. Spero che Sindaco e segretario comunale di Galbiate controllino il rispetto della legge per quanto riguarda le prestazioni del signor Ferrari nel comune di Galbiate. Per ultimo il sindaco Ferrari propone di dare ospitalità ai Sinti, che le passate amministrazioni hanno accolto nei pressi del Cimitero di Oggiono. Ma signor sindaco Ferrari in questi quasi 10 anni di sua permanenza in comune non si è mai posto il problema della sistemazione dei Sinti?
    con cordialità.

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