La Sapienza prima al mondo in storia antica e studi classici

da AVVENIRE
mercoledì 22 marzo 2023
Università & classifiche.

La Sapienza prima al mondo

in storia antica e studi classici

Redazione Internet
E buone notizie arrivano da tutte le università Italiane, l’Italia è la settima nazione al mondo in questa graduatoria mondiale delle migliori università per ambito disciplinare
L’Università La Sapienza di Roma si conferma la prima al mondo negli Studi classici e Storia antica per il terzo anno consecutivo: ottiene infatti il punteggio di 98.7.
“Per la terza volta consecutiva – ha commentato la rettrice Antonella Polimeni – gli studi classici della Sapienza hanno raggiunto il podio più alto nella classifica internazionale QS World University Rankings by Subject. Il ranking premia gli studi umanistici del nostro Ateneo, tra i quali il primo posto in Italia per Archaeology, History, Library & Information Management e History of Art, materia introdotta quest’anno per la prima volta. Sapienza è tra le prime 50 università al mondo in materie, tra le quali Fisica-Astronomia e Diritto; ed è al primo posto in Italia in altrettante numerose discipline, come Psicologia, Statistica e Infermieristica. Un risultato che ci colloca tra i migliori atenei al mondo”.
E buone notizie arrivano da tutte le università Italiane: l’Italia è infatti la settima nazione al mondo nella tredicesima edizione del Qs World University rankings by subject e quest’anno la sua performance complessiva cresce del 6.8%.
La classifica per materie elaborata dall’agenzia Quacquarelli Symonds (Qs) prende in considerazione i seguenti parametri: la reputazione accademica e quella tra le aziende basata sull’opinione di recruiter in tutto il mondo, le citazioni per paper, l’utilizzo dell'”H-Index” sulla prolificità e l’impatto delle pubblicazioni e l’International Research Network, percentuale di pubblicazioni. Quest’anno Qs Subject 2023 ha analizzato: 16,4 milioni di articoli unici pubblicati tra il 2016-2020, 117,8 milioni di citazioni nel 2016-2021, 1594 istituzioni classificate in 54 materie raggruppate in 5 ampie aree tematiche (Arts Humanities, Engineering Technology, Life Sciences Medicine, Natural Sciences, Social Sciences Management).

IL RANKING

Pubblicata l’edizione 2023

del report QS World University Rankings by Subject,

la valutazione che analizza

quest’anno 54 materie raggruppate in 5 ampie aree tematiche

Cinquantasei università italiane ottengono 530 piazzamenti (+39 rispetto alla scorsa edizione) nelle 54 discipline accademiche che compongono questa classifica — incluse tre nuove rispetto alla scorsa edizione: Scienza dei dati, Marketing e Storia dell’arte — e 96 piazzamenti (+2 rispetto alla scorsa edizione) nelle classifiche delle cinque macro aree di di studio (arti e scienze umane, ingegneria e tecnologia, scienze della vita, scienze naturali, e scienze sociali).
L’Italia è seconda per numero di piazzamenti in classifica dopo la Germania e vanta un primato mondiale grazie alla Sapienza di Roma che si riconferma la migliore al mondo in Studi classici e Storia antica. L’Italia è anche seconda tra i Paesi Ue per numero di posti in classifica tra i primi dieci al mondo, dopo i Paesi Bassi. E seconda per il numero di piazzamenti tra i top 100 e top 200 al mondo: solo la Germania ne ottiene di più.
La Svizzera è il terzo Paese al mondo per numero di posti in classifica tra i primi dieci: solo il Regno Unito e gli Stati Uniti la sorpassano.
Le università con il maggior numero di posti in classifica, oltre a La Sapienza di Roma, sono l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e l’Università di Padova.
Il Politecnico di Milano vanta il maggior numero di piazzamenti tra i top 10, 20 e 50 mentre l’Università di Bologna tra i top 100 e i top 200. Tra le Università con almeno cinque posti in classifica, Luiss Guido Carli è quella che migliora di più, con una crescita del 60%.
L’Italia è la quinta in UE per il miglioramento della performance rispetto allo scorso anno, e la seconda se si considerano solamente le nazioni con almeno dieci università classificate. Le discipline accademiche con il maggior numero di dipartimenti universitari italiani classificati sono Medicina, Fisica e Astronomia, e Biologia.

Lo studio accademico nel resto del mondo

A livello mondiale, le università statunitensi sono in testa in 32 materie. L’Università di Harvard ha i risultati migliori e si classifica al primo posto in 14 materie, due in più rispetto all’anno scorso. Le università britanniche sono in cima a 15 classifiche, con le Università di Oxford e Cambridge in testa rispettivamente in quattro e due materie. Il Politecnico di Zurigo, Eht Zurich, è la migliore università dell’Europa continentale e ha ottenuto il primo posto in tre materie.
L’Australia si colloca tra le tre sedi di ricerca di maggior impatto al mondo, secondo l’H-index. La Cina (continentale) aggiunge il secondo maggior numero di materie. Vanta il quinto numero più alto di programmi top-50 (125).
L’Università canadese di Toronto vanta il maggior numero di dipartimenti universitari tra i top-50 al mondo, con 48. Il declino sistemico del Giappone continua, con il 43% delle sue università che scendono nella classifica, mentre l’8% migliora.
L’Università del Cile raggiunge la posizione più alta dell’America Latina, con Ingegneria – Mineraria e Mineraria (8 ). Il Brasile è il Paese dell’America Latina più rappresentato in assoluto (291 programmi) e tra i primi -100 (55), mentre il Messico ha il maggior numero di materie top-20 della regione (3).
Per Ben Sowter, vice presidente di Qs, “l’osservazione delle tendenze di performance in oltre 15.000 dipartimenti universitari ci permette di vedere quali fattori influenzano il successo. Le università in ascesa hanno ricevuto investimenti mirati dai governi per oltre un decennio. E il rafforzamento delle relazioni con l’industria e al mondo del lavoro è correlato a migliori risultati in termini di occupazione, ricerca e innovazione”.

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