Albania, blitz di deputati del Pd nelle aree che ospiteranno i centri per migranti: “70.000 metri quadri di nulla”

da Repubblica
Un’area di terreno neanche tutto sbancato e quattro ruspe. Questo è quello che una delegazione di parlamentari del Pd ha trovato oggi in Albania laddove lunedì scorso avrebbero dovuto essere inaugurati i due centri per migranti previsti dall’accordo firmato dalla premier Giorgia Meloni con il premier albanese Edi Rama. Come anticipato nei mesi scorsi da Repubblica, i lavori nelle due aree che dovranno ospitare l’hotspot nel porto di Shengjin e il centro per richiedenti asilo, con annesso Cpr a Gjader, non saranno pronti prima dell’autunno. Ma intanto l’appalto per la gestione dei centri è già stato affidato alla Medihospes a partire dal 20 maggio. “L”HotSpot elettorale di Meloni è un totale fallimento. Siamo davanti a più di 70mila mq di nulla”, dicono i deputati Pd Enzo Amendola, Simona Bonafè, Matteo Mauri e Matteo Orfini.

Albania, blitz di deputati del Pd

nelle aree che ospiteranno i centri per migranti:

“70.000 metri quadri di nulla”

 di Alessandra Ziniti
Avrebbero dovuto aprire lunedì scorso, secondo il cronoprogramma di Giorgia Meloni, ma i lavori sono appena iniziati. “Il governo abbandoni questo progetto e sposti i fondi sulla sanità”.
22 MAGGIO 2024
“Ma vi rendete conto di quello che state facendo? State violando i diritti umani, state sprecando una enorme quantità di soldi pubblici e soprattutto non siete neanche in grado di mantenere quello che avete detto”.
Così Matteo Mauri, deputato del Pd, si rivolge alla premier Giorgia Meloni e ai ministri dell’Interno, degli Esteri e della Difesa dopo il blitz a sorpresa effettuato questa mattina insieme ai colleghi Simona Bonafè, Enzo Amendola e Matteo Orfini in Albania nelle aree che dovranno ospitare i due centri per migranti previsti dall’accordo tra la premier Giorgia Meloni e il primo ministro albanese Edi Rama.

Solo ruspe e camion

Qualche ruspa e un paio di camion e null’altro nell’area di Gjader dove il Genio militare non ha ancora neanche ultimato i lavori di sbancamento, assai complicati visto che il terreno presenta molte asperità e che l’area è del tutto sprovvista di opere di urbanizzazione, tutte da realizzare, dalle fogne alla luce.
Secondo il cronoprogramma annunciato dal governo Meloni i centri avrebbero già dovuto essere inaugurati lunedi 20 maggio ma, come anticipato nelle scorse settimane da Repubblica, la consegna dei lavori è prevista per l’autunno inoltrato e dunque il progetto di esternalizzazione delle richieste di asilo dei migranti provenienti da Paesi sicuri di cui la Meloni va fiera tanto da proporsi come apripista per l’Europa di certo non sarà in grado di partire quest’estate. E questo nonostante la prefettura di Roma abbia invece già aggiudicato l’appalto per la gestione dei servizi, quella sì a partire dal 20 maggio, alla Medihospes.

Il Pd:” Spot elettorale per le Europee”

“Il tentativo di Meloni di avere uno spot elettorale sui migranti per le europee è miseramente fallito. Siamo davanti a più di 70mila mq di nulla. I lavori sono a malapena partiti, nonostante gli annunci del Governo che aveva fissato per il 20 maggio 2024 la data di apertura del centro”, dichiarano i parlamentari PD, sul posto per verificare l’avanzamento dell’accordo.
“L’unica cosa che si muove è la casella dei costi. Ormai siamo passati dai 653 milioni iniziali a oltre 800 milioni. E le risorse necessarie continuano a lievitare, come avevamo già denunciato alla firma dell’accordo. È evidente che siamo davanti a un ridicolo tentativo di pagarsi uno spot elettorale per le europee. Il solito modus operandi di un Governo che prova a nascondere con la propaganda i suoi visibili fallimenti. Chiediamo alla premier Meloni di abbandonare questo progetto e di spostare le risorse sul potenziamento delle risorse da destinare al sistema sanitario nazionale”.

 

 

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