Caro don Massimo, vai avanti!
Hai tutta la mia solidarietà!
Non aver paura di questi cagasotto: minacciano a parole, e poi sono sempre al bar a bere birra fino a pisciarsi addosso!
Tu non conosci bene chi è questa gentaglia senza spina dorsale.
Il razzismo leghista proviene dal nord, dalla lombardia, dal varesotto, dalla brianza, dal lecchese. Da decenni ci vivo, purtroppo, accanto: sono analfabeti, vivono di pancia, non ragionano. Ma non hanno il coraggio di fare gesti fuori norma: è gente intruppata agli ordini di barbari di terra cotta, come Salvini, figlio di nessuno.
Parlano, urlano, e poi, appena dài loro un salamino, sono soddisfatti, mentre i loro caporioni si soddisfanno con scopate d’altro genere.
Vai avanti.
Non farti intimorire!
Loro sì, altro che i napoletani, sono puzzoni, fino a tenersi la merda nelle mutande per mesi e mesi.
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da Il Tirreno
22 giugno 2018
Minacce a don Massimo:
«Useremo il fuoco»
Messaggi deliranti al parroco che accoglie i migranti dopo la foto del governo Conte sul gommone
PISTOIA. La pagina Facebook di don Massimo Biancalani è tornata a ribollire di insulti e polemiche feroci. Come la scorsa estate, quando le istantanee dei “suoi” giovani migranti in piscina gli scatenarono contro commenti e minacce razziste (e anche il non ancora ministro Salvini lo prese in giro), anche questa volta a scatenare il livore contro il parroco impegnato per l’accoglienza dei migranti è stata una foto, quella del governo Conte a bordo di un gommone, con il commento “Signore siamo nelle tue mani”. Un fotomontaggio che don Biancalani spiega di aver ricevuto da un amico e di averlo trovato “simpatico”.
«Da parte del Governo – spiega don Biancalani – in questi giorni sono state dette tante cose, spesso con grande superficialità. Io che mi occupo dell’accoglienza dei migranti senza un approccio ideologico, mi sono sentito offeso, rammaricato e preoccupato perché la politica, che per me dovrebbe essere un servizio al bene comune, adesso serve a fomentare odio e pregiudizi» .
Ma questa volta, oltre alle contumelie a raffica di tanti sostenitori delle forze di governo, sulla bacheca di don Biancalani sono arrivate anche minacce esplicite. “Caro prete di merda…” inizia un post, che prosegue con minacce esplicite. “Vi staneremo casa per casa. Ma stavolta non usiamo né bastone né olio. Stavolta useremo il fuoco direttamente… Crepa!”.
Lui, don Massimo, non sembra scomporsi più di tanto, anche se molti suoi amici di Facebvook lo invitano a denunciare. “Minacce… per far capire che aria tira” è il commento sotto al delirante messaggio. Del resto il sacerdote è abituato a trovarsi nell’occhio del ciclone già da oltre un anno, proprio per la sua attività di accoglienza.
Qui non si tratta solo di pistoiesi. Questa peste orribile e CONTAGIOSA sta ormai invadendo tutto il paese. Di tutto ciò dobbiamo ringraziare il ministro Salvini che con il suo ben noto spirito di accoglienza ha scoperchiato i sepolcri imbiancati di quella ipocrisia del “politicamente corretto” tanto diffusa. Tra l’altro, non capisco come certe pensone non siano capaci di cogliere il leggero tocco d’ironia di certe vignette e fotomontaggi… un sorriso non ha mai fatto male a nessuno.
D’accordo che non si tratti di pistoiesi. Gli insulti arrivano da tutta Italia.
Sono solidale con don Massimo. Che vergogna questi pistoiesi! Pistoia ha dato i natali a Giovanni Vannucci, un uomo raro che apparteneva al “fortissimum genus” dei monaci, dei contemplativi. E’ proprio vero. I pistoiesi si stanno comportando come i nazaretani con Gesù. E pensare che il loro leader brandisce corona del rosario e vangelo. Se questo è un cristiano … sono felice di essere non credente.