Foggia, arrestato il sindaco leghista di Apricena: “Favoriva imprenditori amici per gli appalti”
da la Repubblica
Foggia,
arrestato il sindaco leghista di Apricena:
“Favoriva imprenditori amici per gli appalti”
Antonio Potenza, legato al partito di Salvini, ha stravinto le lelezioni con oltre il 70 per cento dei voti. Tra gli arrestati imprenditori e amministratori
di TATIANA BELLIZZI
23 luglio 2019
Un comitato d’affari retto dal sindaco di Apricena, Antonio Potenza e dall’Assessore al verde pubblico e ai servizi cimiteriali Ivan Augelli. Ecco come è stato definito dagli inquirenti il comune di Apricena coinvolto nell’indagine della Procura di Foggia. Il primo cittadino è accusato dei reati di peculato, abuso d’ufficio e concussione.
Oltre a Potenza e all’assessore Augelli, che in passato ha già ricoperto l’incarico di consigliere comunale, è stato arrestato anche Matteo Bianchi noto imprenditore locale. I militari hanno accertato che il sindaco Potenza , nel febbraio 2018, ha costretto un componente del proprio staff a rinunciare al posizionamento ottenuto nella graduatoria finale di un concorso pubblico cui aveva partecipato, in modo tale da consentire ad altro candidato di risultare vincitore della selezione.
Tutto questo – afferma chi indaga – aveva un mero scopo di natura politica. Inoltre il primo cittadino – emerge dalle indagini – avrebbe utilizzato l’auto in dotazione al comune di Apricena per svolgere impegni privati. Antonio Potenza avrebbe anche favorito nel 2017 un imprenditore suo amico per l’installazione di telecamere di videosorveglianza nella sede comunale. Nei confronti dell’assessore Ivan Augelli gli inquirenti contestano i reati di “turbata libertà degli incanti” e di “rivelazione ed utilizzazione di segreti di ufficio”, con riferimento alla procedura pubblica di gara per l’appalto di servizi concernente “azioni di supporto alle politiche occupazionali mediante l’attivazione di borse lavoro per la manutenzione del patrimonio”, nonché di “induzione indebita a dare o promettere utilità”.
Stando a quanto si appende Augelli, abusando della propria funzione, ha indotto un imprenditore a consegnare una partita di legname a persona di sua fiducia. Mentre l’imprenditore Bianchi è accusato di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici”, di “attività di gestione rifiuti non autorizzata” e di truffa ai danni di compagnia assicurativa.
Tra gli episodi più significativi emersi nel corso delle indagini relativamente al condizionamento della gara pubblica c’è quello relativo alla realizzazione della rotatoria lungo la statale 89, lavori per un ammontare complesso di 120 mila euro. Gli inquirenti hanno accertato che quattro imprenditori turbavano la gara attraverso la presentazione di “offerte di comodo”.
Il secondo episodio riguarda invece i lavori di miglioramento della caserma di Carabinieri, finanziati dalla Regione Puglia e dal comune di Apricena.Secondo chi indaga il direttore dei lavori, il responsabile del III settore Lavori Pubblici ed il legale rappresentante della società aggiudicataria producevano atti con false indicazioni relative alla data di inizio dei lavori indicendo in questo modo in errore la Regione Puglia e procurando alla società aggiudicataria un ingiusto profitto.
Non é una buona notizia, mi scoraggia.
Non sono assolutamente leghista, anzi !
L’amarezza é: sono tutti uguali ! Non se ne uscirà mai.
E pensare che secondo loro “tangentopoli” aveva fatto piazza pulita, dando il via ad una “seconda repubblica” in cui certe cose non sarebbero potute più succedere…
Che schifo!abbasso tutte le leghe dal nord al sud comprese tutte le isole!!!!