Meritano la forca…

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Meritano la forca…

In Italia in particolare il fondo è senza fondo: quello della imbecillità e della perversione mentale.
Qualcuno ha scritto che, se vuoi vedere il peggio del peggio, vai nel Parlamento italiano, e lì troverai di tutto e di più, sempre nel campo della oscenità e della indecenza: la Politica non esiste, esiste il politicume del sempre peggio.
Ci chiediamo come dei cittadini onesti possano ancora credere nella possibilità di una Politica, che prevalga sugli interessi di un becero partitismo.
Nei giorni scorsi abbiamo assistito a qualcosa di pauroso, di estremamente grottesco!
Perversione, cattiveria, vendetta, odio, il tutto condito con il sale della imbecillità al punto di farci credere saggezza, bene comune, amore di patria ogni bestialità, deformazione mentale, attrazione per il pattume.
E loro, questi pervertiti parlamentari, i soldi se li prendono facendo i fannulloni, i ciarlatani, e hanno la spudoratezza di dire che essi parlano della povera gente, senza però parlare a quanti faticano ad arrivare alla fine del mese, ma loro, questi politicanti da strapazzo, senza fare nulla, o meglio facendo del male alla Democrazia e al Paese, hanno un mensile garantito, ville garantite, ferie garantite, pensioni garantiti e altro.
Ci chiediamo fino a quando sopporteremo questa sconcezza, questo merdume, questa ipocrisia, questa indecenza.
Ho sentito GianLuigi Paragone, no vax, no europa, no euro, ma non è detto tutto, sapendo che Paragone ha cambiato diverse casacche. Ebbene, in Parlamento ha fatto uno show tra i più comici e repellenti contro Draghi, anche offendendolo. Ma ogni volta che parla si qualifica per quello che è: un demente.
Ho citato un nome, uno dei tanti, che ho sentito sproloquiare mercoledì scorso al Senato.
Nomi di donne, che chiamerei donnette in tutti i sensi, a confronto delle grandi Donne del passato, di cui neppure si ricorda il nome, e la cui autorevolezza è svanita in un parlamento, in cui la donna non fa altro che mostrare il peggio di ciò che come Donna dovrebbe invece rappresentare.
Pensate: un Parlamento, dove a prevalere sono l’indecenza, la bruttezza, l’imbecillità, la volgarità!
Avevo una stomachevole impressione, ovvero che le parole uscissero dal culo come peti puzzolenti.
Ma non è questo il problema: il vero problema è che il parlamento italiano mercoledì scorso, 20 luglio 2022, ha tradito il suo compito (parlare di “missione” sarebbe già una bestemmia!) di lottare per il meglio del bene comune.
Non so se tra questi parlamentari ci fosse la consapevolezza della realtà del bene comune.
Aver fatto fuori Mario Draghi è di una tale criminalità da meritare la forca!
Forse troppo onore, che porterebbe al rischio di un martirio, il che sarebbe una santificazione della imbecillità come virtù popolare.
Chiediamo che un parlamento che operi la castrazione della Democrazia o del Bene comune, togliendo di mezzo persone giuste e autorevoli, come Mario Draghi, venga chiuso in attesa di una sanificazione radicale.
23 luglio 2022
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
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