Le femministe italiane e… la Meloni, antifemminista

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Le femministe italiane e…

la Meloni, antifemminista

Quando si parla di femminismo, si apre un mondo variegato tra quel radicalismo che, quasi per una rivincita, vorrebbe che la donna superasse il maschio, e quel movimento femminile che vorrebbe che finalmente anche alle donne venissero dati i diritti già in possesso da parte del mondo maschile.
Dire che il movimento femminista mi lasci indifferente sarebbe una grossa bugia, e dire che il femminismo non mi lasci perplesso sarebbe un’altra bugia.
Insomma, il femminismo mi convince, e non mi convince. Per tante ragioni.
E quando sento parlare di “teologia femminista” allora la cosa mi incuriosisce, tanto più se a parlarne è una suora, convinta femminista.
Ho appena letto il libro, dal titolo “La teologia femminista nella storia”, scritto da Teresa Forcades, una suora benedettina fuori dal comune.
Ebbene, ho fatto questa premessa per porre una semplice domanda: il femminismo che cosa pensa delle donne in politica: rappresentano il loro ideale di femminismo o, meglio, il loro ideale di donna emancipata?
Se dovessi chiarire il mio pensiero, parlerei di Donna quando parlo di donna ideale. Ovvero, di quella Donna che incarna il suo essere in tutta la sua potenzialità divina.
Che il femminismo sia laico o cristiano, forse interessa relativamente, anzi dovrebbe interessare poco, tanto più che nella storia passata le donne femministe si trovano soprattutto nel mondo cattolico o protestante.
Tornando alla domanda, formulandola in modo più concreto, all’oggi: che cosa dicono le femministe italiane di Giorgia Meloni? Che cosa rispondono all’entusiasmo della Meloni di essere la prima donna a diventare Presidente del Consiglio? Che Presidentessa del Consiglio sarebbe? La Meloni rappresenterebbe gli ideali del femminismo? Non sarebbe uno smacco al femminismo avere come Presidente del Consiglio una “piccola” donna, per di più grande ammiratrice di Orbàn, che non garantisce i diritti alle donne?
A parte le contestazioni di qualche donna dello spettacolo, non ho visto una netta presa di posizione da parte delle femministe italiane. O mi è sfuggito qualcosa di questa “oscena” campagna elettorale?
Ho già detto la mia sulla Meloni, donna del nulla, o, meglio, donnetta da quattro soldi  dietro cui c’è un forte potere maschilista, vedi l’“armadio” Guido Crosetto, per citare un nome.
E quale ideale di Donna incarnerebbe Giorgia Meloni?
Qualcosa di spaventoso, di ridicolo, di grottesco!
Certo, non c’è solo la Meloni a rappresentare il nulla dell’ideale Donna, ma ci rendiamo conto che questa “poveretta” sta ottenendo un grande consenso tra gli italiani che andranno a votare domenica prossima 25 settembre?
C’è da inorridire!
Femministe, svegliatevi, e ribellatevi!
23 settembre 2022
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