Merate (19/10/2017): Incontro con Maria Soresina su “Eresie medievali – LA DOTTRINA DEI CATARI”

I miei timori sono stati vinti e stravinti da una serata, quella di giovedì 19 ottobre, all’Auditorium di Merate, a dir poco meravigliosa, con la presenza di un pubblico meraviglioso e soprattutto per la capacità comunicativa di una relatrice meravigliosa di nome Maria Soresina. Chi non ha partecipato ha perso una grande occasione.

1 Commento

  1. coscienza critica ha detto:

    Non ho ancora visionato interamente il video.
    Comunque molto interessante sin dall’inizio, anche il riferimento di don Giorgio ad una chiesa istituzione, che ha chiuso la porta ai dissidenti, se non ho mal compreso.
    Ma, più che sul tema specifico, vorrei lasciare una mia opinione sul filo rosso conduttore, a mio avviso, degli ultimi articoli.
    Forse la tesi di un DANTE CATARO è la più evidente dimostrazione di come certi aspetti della società non siano cambiati.
    Passano i secoli, ma continua un potere di varie istituzioni, che vuole imporci le sue verità, intese come verità assolute.
    Ai tempi di Dante, era la chiesa, per cui Dante non poteva professare apertamente la propria aderenza, certo, ammesso che fosse cataro.
    Poi nei secoli dopo abbiamo ad esempio avuto il positivismo ottocentesco, che ha creduto nelle verità assolute della scienza, sino ai nostri giorni.
    In questo periodo abbiamo visto gli esempi offerti dal sistema bancario, farmaceutico, e via dicendo.
    E se qualcuno prova a contraddire, apriti cielo!
    Ma spesso le cose sono diverse, e fin tanto che uno fa parte di un sistema non può dirlo, quanto meno apertamente, vedasi esempio dell’intervista del tecnico del settore farmaceutico, che ci dice la sua, ma, guarda caso, una volta andato in pensione.
    Forse, il medesimo tecnico, intervistato finchè lavorava, avrebbe detto cose ben diverse su farmaci, medicamenti, vaccini, solo che non poteva.
    E può darsi che, parimenti, Dante non se la sia sentita di professarsi cataro, quanto meno non apertamente.
    Ma per fortuna che esistono voci fuori dal coro, come quella della Soresina, o magari di docenti meno illustri, come lo fu il mio professore di filosofia al liceo, ma che mi indirizzò su questa tesi di un Dante cataro, tanto da farne una piccola tesina.
    Chissà, se oggi ci fossero più voci discordi rispetto alle tante decantate verità ufficiali, forse le cose andrebbero meglio.
    Sono concorde con chi, oggi, preso da affanni materiali, sostenga che magari la questione se Dante fosse cataro o meno ha prevalentemente interesse intellettuale, ma pensiamo a tutte quelle questioni, che invece riguardano aspetti anche pratici, come metteva in rilievo il tecnico della casa farmaceutica, che certo non si occupava di filosofia o di letteratura.
    L’esempio che faceva era anche proprio quello della talidomide, ragion per cui mi venne in mente la sua intervista: anche ai tempi in cui era in auge questo medicinale, guai a chi avesse osato contestare le presunte dichiarazioni di sicurezza dell’industria farmaceutica, o dei medici che la prescrivevano e poi invece…..
    Oggi questo tecnico vede analoga situazione per le affermazioni della cosiddetta scienza ufficiale per farmaci, vaccini, medicamenti, trattamenti ecc. venduti come sicuri, e che a suo dire non lo sono, o quanto meno non lo sono sempre….quello che impressiona è che si tratta di un dietro le quinte di uno che faceva parte del sistema.
    E sarà forse anche un caso, ma, appunto guarda caso, quell’intervista non sono più riuscito a trovarla.
    Analogo sistema istituzionalizzato abbiamo nelle scuole, forse, perchè non so quanti docenti, ad allievi che presentino la tesi di un Dante cataro, darebbero ragione o li manderebbero, senza capire, a posto con un brutto voto.
    Ma pazienza, il guaio è quando vogliamo segregare la voce di dissidenti da un sistema di verità ufficiali come nel caso del tecnico farmaceutico, eppure costui fa parte, ripeto, anche lui, della scienza, oppure no?
    A quanto pare non esiste solo la verità ufficiale, in letteratura, come nella religione, nella scienza, ecc. anche nella scienza, altrimenti torneremmo al positivismo ottocentesco.
    Esistono anche voci dissidenti ..dalle versioni ufficiali, che forse ci fanno comprendere quanto la presunta verità ufficiale di certe tesi, spesso non coincida con la verità effettiva, solo che per paura, per abitudine, per comodità, spesso preferiamo chiudere la bocca a coloro che cercano verità alternative.
    Probabilmente è stato anche il caso di Dante, che ben sapeva che non poteva parlare apertamente.
    Del resto, diversi studiosi hanno anche evidenziato come nella sua opera siano presenti significati nascosti, probabilmente esoterici, e come non tutto vada preso alla lettera.
    Chissà che la serata con questa mirabile relatrice non serva a insegnarci a ragionare maggiormente con la nostra testa, ammettendo anche la voce di alcuni dissidenti, invece di adagiarci sulle verità preconfezionate di qualsiasi sistema, si tratti di cultura/letteratura, scienza (sempre vere le verità cosiddette scientifiche?), sistema bancario/finanziario, e chissà quanti altri contesti presentano questa situazione.

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