Pacifisti bamboccioni, tutti in piazza a mangiare una pizza intrisa di vodka insieme a Vladimir Putin

Pacifisti bamboccioni,

tutti in piazza a mangiare una pizza

intrisa di vodka insieme a Vladimir Putin

di don Giorgio De Capitani
L’invito è rivolto a tutti:
cattolici, anglicani, luterani, ebrei e islamici, e così via,
credenti, atei, agnostici,
fondamentalisti integralisti di ogni risma,
papa, cardinali, vescovi, preti diocesani e religiosi,
suore di ogni ordine e istituzione,
giovani di ogni movimento ecclesiale,
ciellini, focolarini, pentescostali,
politicanti alla ricerca di un po’ di visibilità,
cinque stellari e sinistrorsi staliniani,
e altri, infinitamente altri, tutti con la testa fasciata…
in piazza a mangiare coralmente una pizza,
al ritmo cadenzato di slogan inneggianti alla pace universale,
che va bene per ogni stagione,
con in testa ben conficcata quella ossessione nascosta
di chi vorrebbe la pace pensando alla difesa del proprio orticello.
Si è stanchi della guerra, non per amore della giustizia
che richiederebbe un sostegno incondizionato
all’Ucraina fino alla vittoria,
ma per amore di quel più o meno piccolo orticello
di casa propria, messo in crisi
da quel cattivone che si chiama Zelensky,
che continua a resistere scatenando ancor più i diritti del santo.
Questi pacifisti bamboccioni hanno spento l’intelletto,
si sono castrati nello spirito,
per non vedere la realtà:
la loro è una finta pace, perché fondata
su quell’equilibrismo o equidistanza,
per cui non ci si sbilancia, ma si vorrebbe un negoziato
che metta attorno allo stesso tavolo l’occupante e l’occupato,
creando così quelle solite storiche premesse che porteranno
ad altre ingiustizie, ad altre violenze, ad altre guerre.
Per quell’amore alla giustizia
che è distanza radicale da ogni ingiustizia
si ottiene la vera pace che è a una sola condizione:
che Putin lasci i territori dell’Ucraina, paghi tutti i danni,
sostenendo ogni spesa per la sua ricostruzione.
Ogni negoziato, ogni trattato è un’offesa alla giustizia,
quando criminali come Putin vanno contro ogni diritto internazionale,
violando ogni diritto di autonomia di una nazione democratica.
No, cocciutamente chiusi, ottusi, ciechi, balordi,
eccoli i nostrani pacifisti,
i più efficienti e numerosi tra i pacifisti di tutta l’Europa,
uniti in nome di un dio qualunquista,
di quel dio che si diverte a mettere sui piatti della bilancia
i torti e le ragioni del criminale e della vittima
così da avere un perfetto equilibro che chiamano pace!
Vergognatevi e fatevi un serio esame di coscienza:
se nel mondo non c’è mai stata pace,
forse un motivo c’è, ed è quel voler coprire la vera giustizia,
che è radicalità, e non compromesso, negoziato,
ovvero patteggiare per dare
qualche ragione ai torti e qualche torto alle ragioni,
magari mettendo tutto sullo stesso piatto: torti e ragioni,
in nome di un “cessate il fuoco e tutti staremo bene”.
Quanto non vi sopporto più, pacifisti di comodo,
che preferite non scegliere pur di stare in equilibro
in un mondo in cui non si sa più distinguere
tra il bene e il male, pronti a cavalcare
tali osceni opportunismi da santificare ogni sopruso,
tranne quando a rimetterci è il proprio orticello…

2 Commenti

  1. Martina ha detto:

    Questa pace che si invoca è come un tradimento. Di fronte a certe situazioni si deve combattere, così in certi momenti come fa lo spirito con la carne.

  2. Paolo ha detto:

    Matteo 5,38-45
    Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Da’ a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle.
    Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti.

    Parole tanto belle quanto durissime da digerire, che io credo non riuscirei mai a mettere in pratica. Ma stanno lì, e non possiamo far finta di non conoscerle.
    Don Giorgio, la penso come te su questa guerra maledetta, ma sono veramente confuso.

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