Il ventre dei bifolchi

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Il ventre dei bifolchi

Quando parlo di bifolchi non mi riferisco tanto a quella massa di zoticoni che usano le brutte maniere, quanto invece alla sterminata mandria di coloro che, s-cervellati, non  sanno distinguere il bello dal brutto, il giorno dalla notte, il bene dal male, il bene comune dalla biada del proprio trogolo.
Ciò che li contraddistingue non è il cervello, che non hanno, ma il ventre.
Il ventre è il loro unico insindacabile criterio per stabilire ciò che è giusto e ciò che non è giusto.
Se una cosa serve a nutrire il loro ventre, allora quella cosa è giusta, altrimenti è sbagliata.
Ecco il loro sistema giudicante: il ventre.
La testa, certo, anche loro ce l’hanno, ma è solo un ornamento, più o meno decorativo.
Hanno anche la bocca, che serve ad emettere i suoni che provengono dal ventre.
Hanno mani e piedi, ma agiscono dietro ordini dettati dal ventre.
Ma i pensieri da dove provengono?
Tutto dipende dal senso che si dà alla parola “pensiero”.
Il fatto è che, brutalmente, il pensiero è sparito nel ventre: il ventre non pensa, ma borbotta, si lamenta, emette strani rumori, e tutto questo gli zoticoni chiamano “pensiero”.
Si dice che l’ultimo a morire sarà il ventre, ma che sarà il primo ad essere giudicato dalla Giustizia divina.
L’Essere Supremo si rivolgerà al ventre, e dirà: «Sei una massa di carne! Io giudico il pensiero. Va’ nel regno dei dannati panciroli».
Ciò che succederà dopo la morte, mi interessa relativamente! 
Ciò che mi fa incazzare è una società già oggi regno di dannati.
Il grande Pensiero è scomparso.
È rimasta una massa di carne che si chiama ventre, che ogni giorno si nutre di cose e di detriti di cose, per poi espellerle dal di dietro.
Sì, perché i bifolchi hanno solo ventre e culo, tutto il resto fa da contorno, anche per dare l’illusione che si è colti o statisti.
Anche i bifolchi hanno le loro librerie, dove sono esposti, sotto vetro, magari gli ultimi romanzi che vanno di moda o anche libri promozionali di filosofi. Mai letti!
Anche i bifolchi assumono pose di salvatori della patria, ma della patria hanno sono una visuale pancesca.
Certo, anche gli zoticoni sanno leggere e scrivere, soprattutto quando si tratta di mettere un segno sul simbolo dello zero assoluto: il segno del ventre!
24 marzo 2018
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1 Commento

  1. Angelo ha detto:

    Ineccepibile

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