L’EDITORIALE
di don Giorgio
Alleluia! Deo gratias! Amen!
Salvini finalmente disarcionato!
In questi giorni, come anche nei giorni scorsi, mi sarei aspettato di più da una Chiesa, non solo spudoratamente silenziosa, ma divisa tra pochi gerarchi coscienti, preoccupati di un politica italiana allo sfascio e una massa di fedeli, preoccupati invece del loro Capitano disarcionato.
Preoccupa di più una Chiesa silente, soprattutto tra i vertici istituzionali che sembrano in balìa di una grande confusione mentale.
Ma, ci si chiede: che cosa ha capito la Chiesa del vero messaggio di Cristo? E qui, altro che predicare bene e razzolare male!
Neppure si predica bene, visto che una certa parte dei credenti, tra cui eminenze e eccellenze per non parlare di un clero vendutosi alla peggior blasfemia salviniana, non fa che far ricadere stronzate sul Vangelo, coprendolo di ridicolo e di vergognose insulsaggini, riempiendomi di lecite domande sulla saggezza finita sotto i piedi, immersi in un pantano di merda.
Faccio anche una questione politica: le cose sono così complesse che uscirne richiederà tutta la saggezza di Sergio Mattarella.
È la ferita mortale che tutto ciò lascia in un popolo già distrutto dal virus del più grosso Bastardo, concepito dal seme di un Maligno che si è divertito a ingravidare un grembo non certo verginale di Donna.
Chi è Matteo Salvini? Non è difficile rispondere: un grumo di istinti bestiali, sgraziato nei sentimenti, senza nemmeno un’ombra di umanità.
Lo vedi, e ti sembra di vedere un gradasso deforme, tutto peli e lardo.
Lo senti, e ti sembra di sentire una mitraglia di bestemmie e menzogne, senza pudore, anche per coprire i suoi latrocini e sporche manovre di finanziamento del suo lurido partito.
Lo vedi e lo senti, ovunque, tranne in Parlamento, perché la sua abituale dimora è in bettole malfamate, tra avvinazzati e mentecatti col ventre che scoppia.
Lui, il fuorilegge, finge di essere una specie di onesto, il cui intento però è fregare la Coscienza o quella Voce divina, a cui tenta sempre di dare una parvenza di credibilità, invocando santi e madonne e innalzando crocifissi di nuovo sul Calvario.
Salvini non è un mafioso stile tradizionale, ma un criminale protetto da un potere che gli è stato conferito da un popolo-bue.
In questi giorni, pur di volere il voto, tira il ballo il popolo italiano, sapendo benissimo di avere a che fare con una massa di bifolchi che, quando si tratta di votare, non avendo il cervello, usano il culo.
Non giurerei, ma ho la sensazione che, se si andasse a votare subito, Salvini avrebbe qualche brutta sorpresa. Un popolo s-cervellato è imprevedibile: sa sempre trovare di meglio in una stalla di porci.
L’ho detto, e lo ripeto: Salvini è venuto dalla cloaca, e vi è ritornato, tra le sue amate pantegane, quegli amici di partito che sfruttano il personaggio del momento, per leccargli il culo, sempre pronti però a cambiare il deretano.
Si è aggrappato anche alla Madonna e a Gesù Cristo, ma stavolta gli è andata male: anche loro hanno una specie di pazienza e, quando viene meno, non perdonano nemmeno al voltafaccia di una Chiesa rimasta oscenamente senza mutande.
Ed ora che fare di Salvini? Metterlo su una nave umanitaria, da solo, spingerla al largo, e farlo affogare. Non è vendetta: è giustizia!
E che fare dei leghisti? Lasciarli rosolare ben bene nella padella della loro stupidità, a cui è bastato poco perché si rivelasse l’inconsistenza di esseri traditi da una povertà mentale e da un egoismo infernale.
I leghisti hanno bisogno di una bella lezione, che potrà durare anche cent’anni, riducendo in poltiglia diverse generazioni.
Nessuna pietà per chi ha tentato di distruggere la Nazione dei Geni: sulle ceneri nascerà qualcosa di Bello.
Distruggiamo poi i loro monumenti, le loro tombe, i loro ricordi, i libri di storia che parlano di loro.
Tutto ex novo!
Dio ha creato dal nulla tutte le cose. Ora che distrugga gli obbrobri rispendendoli nel nulla!
Alleluia!
Deo gratias!
Amen!
24 agosto 2019
Il decreto sicurezza finirà nella monnezza.
Invece dei barconi, respingiamo gli yacht con bandiera extracomunitaria
https://www.leccenews24.it/attualita/flavio-briatore-polemica-gallipoli-capitaneria-di-porto.htm
Continui così din Giorgio. Siamo con lei. Speriamo che questo Salvini Salvini non torni più al potere. Saluti da Londra
Caro Don Giorgio, come sempre condivido pienamente, ma temo che non sarà facile sbarazzarsi del personaggio: ce lo dovremo sorbire ancora.
Inoltre, io sono sempre più sbaccalito e allibito di fronte allo “spettacolo” di questi giorni. Tra Conte, Salvini, Di Maio e Compagnia inqualificabile ci sarebbe da prender l’uno per batter gli altri: peccato che non si sappia da chi incominciare.
Francamente, poi, mi chiedo anche con che faccia (ammesso e non concesso che ne abbia mai avuta una)il Presidente del Consiglio Conte abbia rinfacciato a Salvini scarso senso istituzionale, scarsa responsabilità e mania di protagonismo, dopo averlo coperto e sostenuto su tutta la linea fin quasi al giorno prima. E non parliamo dell’accusa di abuso dei simboli religiosi: ce lo ricordiamo Di Maio a Napoli con la reliquia del sangue di San Gennaro e lo stesso Conte con l’immaginetta di Padre Pio ben in vista? Da quale pulpito proviene la predica, e che “lezioni di laicità” possono dare personaggi simili, che con Salvini formano una ben trista compagnia?
La realtà è che stiamo assistendo ad un teatrino sempre più degradante, in cui non si salva nessuno.