Quando la democrazia è una farsa

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Quando la democrazia è una farsa

Non sopporto un popolo ipocrita, che fa l’attore di una democrazia che altro non è che una farsa.
Non c’è Democrazia senza i Valori. E allora come si può parlare di Democrazia, quando i cittadini vorrebbero sentirsi da protagonisti, senza nemmeno tentare di far valere un principio che non sia legato alla propria pelle?
La Democrazia porta l’individuo all’universale, ma il popolo porta l’universale all’io, che è quel soggetto di pretese che ammazzano ogni diritto altrui, all’avanzare sempre più selvaggio di diritti propri.
Talora, in emergenze, si fa anche qualcosa di universale, manifestando per la pace o per l’ambiente, ma con le mani che afferrano ogni cosa che viene a tiro, con la stessa avidità di chi ha effettivamente nulla e vorrebbe il minimo per vivere. E a restare di nuovo scartati sono proprio questi ultimi, che non hanno bisogno di manifestazioni di massa, ma del cuore di chi dona qualcosa di suo per gli infelici della terra.
Il cittadino egoista d’animo borghese pretende per sé il massimo, oltre il dovuto, come una bocca che si allarga man mano si nutre di cose accessorie, a discapito di chi non ha il minimo per sopravvivere.
Quando in una Nazione si parla di diritti propri, e mai di doveri, la Democrazia è solo una farsa di attori sempre a tavola a riempirsi la pancia.
Certamente, ci sono singoli cittadini coscienti del Bene universale come fonte di Democrazia, ma il popolo come tale non è che un grumo di egoismo insaziabile.
Parlate di pace, e il popolo pensa solo alla sua egoistica quiete; parlate di giustizia, e il popolo pensa ai suoi diritti mai al completo.
Parlate di solidarietà, e i cittadini-popolo pensano al dovere altrui di soccorrerli nel loro bene personale.
Eppure, sembra che oggi tutto sia un invito ai grandi Valori democratici: si scrivono libri, si fanno conferenze, si manifesta per i più deboli, ma sono parole, sono gesti di un buonismo aleatorio: un alibi, un diversivo per coprire il proprio egoismo di fondo.
Chi si sacrifica per il bene sociale può essere un visionario che, religioso o non religioso, si sacrifica in realtà per il proprio dio, che è l’idolo o immagine di ben altri interessi.
In fondo, il popolo vive di idoli, e li onora dopo aver sacrificato i Valori sull’altare del più lurido consumismo.
I santi, laici o religiosi, in fondo sono la più ipocrita giustificazione di un egoismo che incensa quell’ego che ognuno vorrebbe negare, ma proiettandolo nell’idolatria di un martire vittima del benessere più carnale.
25 gennaio 2020
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

2 Commenti

  1. Luigi ha detto:

    Perchè la democrazia non diventi una farsa, i cittadini del nostro Paese dovrebbero imprimere nella memoria questa frase del Mahatma Gandhi: “In una democrazia i diritti e doveri dovrebbe essere uniti. La vera fonte dei diritti è il dovere. Se adempiamo i nostri doveri, non dovremo andare lontano a cercare i diritti.”

  2. Parole che hanno un profondo significato.Da meditare facendo il prprio esame di coscienza!!!!!!!Grazie DON GIORGIO.

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