Con i compromessi politici si perde sempre…

uynioni civili

di don Giorgio De Capitani

Alla domanda: “In realtà, con l’approvazione della Legge sulle Unioni Civili chi ha veramente vinto?”, non c’è che una risposta:

NESSUNO! TUTTI HANNO PERSO!

Ha perso, anzitutto, la politica che, come al solito, gioca sempre al ribasso, per trovare strani accordi con il solito sistema del tira e molla.

Ha perso il mondo dei diritti civili o umani, perché sono stati ancora una volta maltrattati, tirati da una parte e dall’altra, dilaniati sul criterio puramente pragmatistico: bisogna trovare un accordo!

Ha perso il mondo delle attese di milioni di cittadini, che si aspettavano finalmente una “buona” legge. Forse sarebbe troppo dire: la migliore legge possibile?

Ha perso il futuro, che viene di nuovo allontanato su un presente che cammina con i piedi delle paure, delle incertezze, delle fobie, delle ataviche rivendicazioni religiose che, se perdono talora qualche pelo, non perdono mai il vizio.

Ha perso quel buon senso che fa dire: “Mettiamo da parte una buona volta le ideologie in nome del Bene comune!”. Già! Che cos’è il Bene comune?

Ha perso anche la Chiesa, che non può cantare vittoria quando, anche se riesce a trattenere il male con il minor male, alla fine assisterà al suo tracollo inevitabile.

Ha perso la religione. Già! La religione: la brutta bestia che sta divorando anche la Chiesa di Cristo.

Ho perso anch’io, come prete, perché magari potevo fare di più e non l’ho fatto, anche se mi sento tanto piccolo in un mondo di ipocrisie tanto grande. 

10 Commenti

  1. Olifild ha detto:

    un bell’articolo sul sacerdote che ha fondato l’arcigay

    http://www.tempi.it/don-bisceglia-prete-arcigay-nichi-vendola#ixzz41dhbqcQf

    • Don Giorgio ha detto:

      Vuoi sapere come io la pensi? Avrei preferito che quel sacerdote morisse da eretico!

      • Olifild ha detto:

        ma perché poverino, così è andato in paradiso

        • Don Giorgio ha detto:

          Non è questo il problema.

          • Olifild ha detto:

            non capisco, c’è un problema? quale? secondo me è la dinamica di molta parte delle persone, si crede di essere sufficienti e se stessi, poi col passare degli anni si cresce, si matura e si capisce quello che davvero vale

          • Don Giorgio ha detto:

            Posso esprimere il mio parere? Da parte mia, non ritratterò nulla del mio passato, anzi, se vuoi saperlo, ogni giorno che passa, diventerò sempre più dissidente ed eretico, ma secondo questa Chiesa che ha tradito il vero pensiero di Cristo. Questo è affar mio, mia coscienza, non torno indietro per un pezzo di perdono della Chiesa. La storia di quel prete è un ritorno nelle braccia della Chiesa-istituzione-religione!!! Certo, è stata una sua scelta, che però non condivido. Chiuso il discorso!

  2. Giuseppe ha detto:

    Ha perso anche l’amore visto che la discriminazione continua. E perché poi? Per un pugno di voti che hanno il sapore disgustoso dell’ennesimo squallido baratto. Certo in democrazia è necessario saper mediare tra le diverse posizioni, ma per migliorarle non per deprimerle, mentre la realtà ci racconta costantemente di una corsa irrefrenabile all’appiattimento verso il basso. Insomma, mi sembra evidente che si vada avanti con la filosofia spicciola di sempre: “meglio una cattiva legge che nessuna legge”, tanto poi ci sarà tempo e modo per tornarci su e “sistemare” i punti più delicati e controversi. Al momento però, nonostante il lungo dibattito e le tante discussioni, restiamo ancora un paese che non è in grado di fare il salto di qualità mettendosi al passo delle democrazie più avanzate. Il disegno di legge di Monica Cirinnà non ledeva i diritti di nessuno, anzi cercava di estenderne alcuni, oltretutto fondamentali, anche a chi era stato dimenticato, o peggio ancora trattato come un fuorilegge. L’educazione e il buon senso mi suggeriscono di rispettare le opinioni altrui, soprattutto se mi costa fatica capirle ed accettarle, ma francamente non riesco a sopportare l’ostinazione ottusa di un malinteso senso della morale e l’opportunismo di chi, per conquistare un briciolo di potere in più, trova ogni pretesto per intralciare una corretta attività legislativa, anche quando si tratta di provvedimenti che, in teoria, sarebbe disposto a condividere. . .

  3. GIANNI ha detto:

    Ne viene fuori una legge ben strana.
    Doveva intervenire sulle adozioni, e non interviene.
    Doveva intervenire sulle unioni civili e di fatto, e praticamente cosa dice?
    Se non ho capito male, praticamente neppure vi sarebbe obbligo di fedeltà, ma allora, su cosa interviene questa legge?
    Forse vengono formalizzate unioni che neppure vincolano alla fedeltà..ma allora, non si vede cosa cambi…., cioè ognuno fa quel che vuole e i principali diritti reciproci non vengono riconosciuti
    Inoltre, non capisco il cosiddetto voto cattolico.
    Prima si era contrari per principio, perchè si diceva che ci può essere solo un tipo di famiglia tradizionale, ma ora quello che ne viene fuori che cos’è?
    Neppure una famiglia, un nescio quid, come direbbe qualche antico scrittore latino.
    Secondo me questa legge non ha senso, ed a questo punto non si capisce a cosa serva.
    Se era solo per formalizzare taluni contenuti, come dire…contrattuali….allora dico che un buon legale, senza necessità di questa legge, poteva benissimo redigere un testo contrattuale che la sostituisse.
    A parte, forse, la questione pensionistica, tutto il resto permane come prima.
    Permane soprattutto il problema dei figli..che fine faranno?
    Ovviamente, potranno essere adottati, ma, a questo punto, non credo dal partner, ma più probabilmente da coppie coniugate, magari mai entrate prima in relazione affettiva con lui.
    Insomma, se il parlamento voleva partorire un pastrocchio, c’è riuscito benissimo.
    Personalmente, sarei stato favorevole a ben altra legge, che, ripeto, partisse dal riconoscimento anche del singolo di adottare.
    Comunque, fossi un parlamentare che propone un disegno di legge, poi stravolto, non avrei problemi a votare contro.
    LA Cirinnà voterà a favore di questi stravolgimenti?

    • Alcise ha detto:

      Esaltavo la democrazia definendola “arte del mediare” ipotizzando che il compromesso fosse in grado di scegliere il meglio fra opinioni diverse e contrastanti, ma molte volte fra persone immature anche se adulte non esce il meglio ma il peggio.
      Anche in questo cas0 ha prevalso nei dibattiti il tifo da stadio in cui noi italiani siamo maestri.

  4. Alcise ha detto:

    La democrazia è l’arte del compromesso che sceglie una soluzione che “media” fra opinioni diverse. Certo qualche volta questa soluzione non è la migliore in assoluto, ma così va la convivenza civile. L’alternativa? Lasciare che sia uno solo a decidere e non sprecare tempo in discussioni. Ma questa è dittatura che noi abbiamo sperimentato col fascismo e che altri hanno sperimentato col comunismo e la stragrande maggioranza degli italiani non vuole né l’uno né l’altro. Chi diceva che la Democrazia è certamente la più imperfetta ma certamente la meno peggio delle forme di governo.

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