Scola Delpini e Tremolada. Chi dichiarò il falso nella lettera di “integrità morale” che permise a don Mauro Galli l’iscrizione all’Alfonsiana di Roma?

Foto: da sinistra Mario Delpini, Pierantonio Tremolada, Angelo Scola
di Francesco Zanardi
Don Mauro Galli; condannato in primo grado nel settembre 2018 a sei anni e quattro mesi per aver abusato sessualmente di un suo parrocchiano, all’epoca dei fatti 15enne. Come risulta agli atti della Procura di Milano per sua stessa ammissione, monsignor Mario Delpini – oggi vescovo della diocesi Ambrosiana- facendosi forza del privilegio per il quale in Italia i vescovi non hanno l’obbligo della denuncia, dichiarò di essere subito stato informato dai parroci dell’abuso accaduto quella notte. Tuttavia, se ne lavò le mani e, come se nulla fosse, trasferì poco dopo il sacerdote accusato in una parrocchia vicina, nuovamente a contatto con minori.
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6 Commenti

  1. luigi ha detto:

    Voglio chiarire: pedofilo è chi “abusa” di un minorenne”. Ci può essere il pedofilo prete (nel nostro caso), il pedofilo insegnante, il pedofilo allenatore ciclistico o guardiano dei cimiteri (dei quali ho rischiato di cadere in trappola quand’ero minorenne per la mia ingenuità), il pedofilo … In America la pedofilia è molto diffusa e i pedofili preti sono marginali (0,3%). Nel nostro caso più che il pedofilo prete don Galli giustamente condannato, colpisce la mancanza di “discernimento” e la “irresponsabilità” di due preti elevati a vescovi di due diocesi di un certo spessore: Milano e Brescia. E’ inutile “stracciarsi le vesti”. Nella realtà ecclesiale della chiesa cattolica romana non è una novità che la logica del potere prevalga sulla fedeltà all’evangelo. Resiste da 2000 anni. L’aforisma “il potere logora chi non ce l’ha” di Giulio Andreotti, esperto di cose vaticane, è celebre. Che ha dato impulso alla chiesa cattolica romana sono le rare “primavere” evangeliche uscite dal suo lungo inverno polare. Ne cito solo due: gli ordini mendicanti e i preti operai. Quando frequentavo le scuole serali ho conosciuto un “prete operaio” nell’ora di religione. La classe era sempre piena. Quando c’era il classico prete del “Dio essere perfettissimo”, la classe era semivuota e come alcuni miei compagni “bigiavo” con delle scuse anche firmate con la firma di mio papà che sapevo imitare alla perfezione. L’ora di religione era obbligatoria. A Simone dico: “Il cristianesimo è vita che va’ oltre l’umano”. E quel “di più” che dà senso alla vita dell’uomo. Il cristianesimo sbandierato serve solo alla “propaganda” del cialtrone e dei tanti cialtroni che lo seguono. Il “guaio” di tanti cristiani è di essere dei “pantofolai” che assistono senza “colpo ferire”. La loro preghiera preferita è “o mio caro e buon Gesù non ti voglio offender più”.

  2. simone ha detto:

    Caro don Giorgio,
    davanti a questa chiesa che inciampa su ogni situazione cosa dobbiamo fare noi cristiani? Davanti ad una devozione che si è trasformata in festa/spettacolo qual’è la strada da prendere? Davanti a preti protagonisti che celebrano se stessi invece che il memoriale della morte e risurrezione di Cristo, cosa dobbiamo fare?
    Io sono profondamente deluso, non so davvero dove buttare la testa.
    Lo Spirito soffia ancora? La forza missionaria della chiesa esiste? Ci occupiamo ancora degli ultimi, dei bisognosi dei piccoli? Il Vangelo di domenica recitava: “la libertà vi farà liberi”, quando uno prova a dire una cosa vera contro i sacerdoti viene immediatamente isolato; “la verità vi renderà soli”. E’ giusto tutto questo? Dobbiamo continuare a fingere o a difendere la libertà accettando l’esclusione?
    Don Giorgio non le chiedo un miracolo ma mi aiuti con una risposta….
    Grazie.

    • Don Giorgio ha detto:

      Se non sperassimo più in qualcosa, non ci rimarrebbe che spararci, o no? Io credo nella presenza dello Spirito, che è dentro di noi. Prima o poi dovrà pur farsi sentire e uscire a rivitalizzare la terra.

      • simone ha detto:

        Grazie don.
        Ci son momenti che non riesco a non lasciarmi cadere le braccia; che l’idea del disimpegno, di arrendersi, di fregarsene è molto più forte di quella di continuare a lotta. Una lotta contro sordi, contro ottusi, contro gente che amministra dal piedistallo eretto dalla chiesa sotto i loro piedi. Gente disumana che predica umanità. Gente ipocrità che parla di verità. Attorniata da tanti leccaculo senza cervello che sperano solo di scalare la piramide della chiesa locale….e menomale che il Signore è venuto in mezzo a noi per servire.
        Purtroppo questa chiesa è totalmente anacronistica….il mal di stomaco persisterà ancora per lunghi anni.

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