Lacrime di coccodrillo! Torna a casa tua! Sei incapace di governare Roma, caput mundi!

raggi_piange

da http://www.romatoday.it
24 dicembre 2016

La sindaca Raggi si commuove

alla messa di Natale:

“È un momento complesso”

All’uscita dalla funzione, la sindaca ha spiegato ai giornalisti di aver vissuto una messa “intensa, toccante, in un luogo simbolico e in un momento difficile per la città di Roma”
Vigilia di Natale in lacrime per la sindaca Virginia Raggi. Durante la messa nell’ostello della Caritas di Roma, intitolato a monsignor Luigi Di Liegro che si è svolta nel pomeriggio di ieri, la sindaca non è riuscita a trattenere la commozione. Per due volte le lacrime le hanno segnato il volto: la prima mentre un violino suonava “Tu scendi dalle stelle”, la seconda quando, al termine della cerimonia, ha preso la parola e dopo aver pronunciato “è un momento complesso” si è commossa di nuovo. La platea composta da operatori e volontari della Caritas, le ha tributato un sentito applauso.
Dopo aver bevuto un bicchiere d’acqua la sindaca ha quindi pronunciato il suo discorso: “Noi vogliamo prendere esempio da voi – ha detto poi la Raggi dopo essersi ripresa dalla commozione e aver bevuto un bicchiere d’acqua – non lasceremo indietro nessuno, non è facile ma noi vogliamo farlo. E lo vogliamo fare con un percorso di legalità, che non dà risposte immediate, ma vogliamo farlo e costruire proprio il senso di comunità”.
All’uscita dalla funzione, la sindaca ha spiegato ai giornalisti di aver vissuto una messa “intensa, toccante, in un luogo simbolico e in un momento difficile per la città di Roma”.
Quindi su facebook ha fatto gli auguri ai romani: “Voglio fare i miei più cari auguri a tutti i romani e a tutte le romane per un Natale e un 2017 ricco di energia e soddisfazioni. Ci aspettano grandi sfide e noi siamo pronti ad affrontarle con forza, gioia e determinazione. Un pensiero va a tutti i nostri concittadini che festeggiano con le loro famiglie ma anche a chi oggi è meno fortunato, a chi è lontano dalla propria città. E un grande ringraziamento va a tutti coloro che lavorano senza sosta in questi giorni di festa. Siamo una grande comunità”.

9 Commenti

  1. Patrizia ha detto:

    Abolire quorum al primo turno e quindi il famigerato ballottaggio.Roma e Torino le dicono lunga.

  2. GIANNI ha detto:

    A mio avviso esistono anche altri fattori.
    Ad esempio: i cittadini e i loro comportamenti sono più o meno sempre di un certo tipo, ma come mai per la prima volta il bilancio di Roma è stato bocciato?
    Evidentemente c’è qualcosa che prescinde da comportamenti più o meno virtuosi, o indisciplinati, dei cittadini.
    E questo qualcosa non può che essere riconducibile alla gestione dell’amministrazione capitolina, i cui errori, quindi, si aggiungono a comportamenti poco virtuosi dei suoi amministrati.

  3. Giuseppe ha detto:

    Ieri, in sede di commento al post natalizio, scrivevo che ciò che trovo più fastidioso di questo periodo dell’anno oltre ai luoghi comuni del tipo “a Natale siamo tutti più buoni”, è l’opportunismo di chi sfrutta la presunta maggiore indulgenza, disponibilità e sensibilità verso le sofferenze del prossimo, quasi per mettere a tacere la propria e l’altrui coscienza, accontentandosi di svolgere un compitino facile-facile, ma ben visibile, per tornare tranquillamente a fregarsene nel resto dell’anno: insomma “passata la festa e gabbato lo santo” come recita un vecchio detto popolare. E neanche a farlo apposta, ecco la sora Virginia che per un giorno abbandona i palazzi del potere, non per recarsi quasi in incognito umilmente a far visita a nostro Signore per rendergli onore, ma con grande clamore e codazzo di giornalisti al seguito in uno dei centri più significativi, in cui la carità viene vissuta anonimamente e quotidianamente tra mille difficoltà da persone che si dedicano spontaneamente e gratuitamente al volontariato. In pratica gli manca solo la fascia simbolo del suo ruolo, e mentre versa l’immancabile lacrimuccia di commozione (Fornero docet), ripete il solito pistolotto fatto apposta per incantare i gonzi e i creduloni.
    Probabilmente sono malfidato e un po’ cinico, ma a me pare tutta una manfrina di una persona in grosse difficoltà che cerca disperatamente qualche appiglio per rimanere in sella, anziché rassegnarsi a mettersi da parte. E mi dispiace per coloro che ci credono realmente e da puri di cuore si accontentano anche atti simbolici, perché riescono a vedere il bene dappertutto. “Omnia munda mundis” scriveva San Paolo a Tito, ma a me riesce difficile metterlo in pratica, anche perché la sindaca in questi mesi non ha fatto che mentire e ci ha abituato a sconfessare con il proprio comportamento le sue dichiarazioni ufficiali, sia nelle piccole che nelle grandi cose.

  4. GIANNI ha detto:

    A questo punto, credo sia difficile pensare che non vi sia un esercizio provvisorio del bilancio, e poi, probabilmente, nuove elezioni.
    In questo caso, forse non sarebbe male se si presentasse un qualche candidato tecnico, già esperto delle varie questioni.
    Almeno si eviterebbe di ripetere un’esperienza che certo non sta aiutando Roma a risolvere i propri problemi.
    Non c’è tempo per un sindaco che poi impari il mestiere, meglio se il mestiere, come si usa dire, lo conosce già.

    • Geremia ha detto:

      Rutelli, Alemanno e Veltroni avevano esperienza da vendere ma a Roma hanno fatto fiasco pure loro. Il problema sono i romani insofferenti ad ogni forma di disciplina civica. Ci sono cittadine del sud che possono dare esempio alla Svizzera ma a Napoli per esempio puoi levare tutta la spazzatura dalle strade e ne ritroverai altra dopo pochi giorni!
      Ho molti cari amici a Roma e Napoli e tutti si sentono imbarazzati del comportamento dei loro concittadini.
      Ci vorrebbe un dittatore che li mettesse in riga ma ovviamente nessuna persona con buon senso lo auspicherebbe.

      • enniovico ha detto:

        Mi trovo lontano da Roma quantunque ci vada spesso ed ho l’impressione che tutti (a parole) vogliono cambiare, ma nella sostanza ognuno trovi conveniente lasciare le cose come stanno…. Il perché? Perchè vivere nel libertinaggio generale (a conti fatti) lo ritengono preferibile rispetto ad una società organizzata e rispettosa delle regole date; insomma, avere dei valori, rispettare le regole, farsi carico delle proprie responsabilità lo si ritiene più gravoso… Ogni altra letture credo sia solo ipocrisia, chiaramente fatte salvi coloro che credono in una crescita civile……

      • Giuseppe ha detto:

        @Geremia
        È facile generalizzare, più o meno come dire No al referendum per la riforma costituzionale. I difetti di Roma e dei suoi abitanti (me compreso) sono sotto gli occhi di tutti, perché è la capitale e, come tale, esposta più delle altre città alla lente di ingrandimento delle critiche e delle maldicenze e delle frecciatine, astiose e velenose. Accostare Alemanno a Veltroni è quanto meno azzardato, considerato i differenti risultati conseguiti dalle due amministrazioni, senza contare il fatto che sotto il piccolo gerarca neofascista hanno proliferato i protagonisti di “mafia capitale”, malviventi appoggiati dai cosiddetti “poteri forti” che avevano opportunamente nascosto le loro malefatte, per poi tirarle fuori al momento giusto per coprire di fango un gentiluomo come Marino. E la sora Virginia, guarda caso, da buona calcolatrice, incapace e servile si è accodata a quei poteri, andando a pescare collaboratori proprio nei settori che avevano prosperato col sindaco in camicia nera. Ho l’impressione che nessuno provi a ragionare con la propria testa riflettendo sul fatto che Roma è una anomalia nel panorama delle principali città del nostro paese. Già è complicato governare piccoli centri di provincia e città blasonate e ricche di storia e di tradizioni, figuriamoci una città che da sola occupa un territorio più o meno equivalente all’intera provincia di Milano, in cui tra l’altro ospita i palazzi del governo, della chiesa cattolica e di vari organismi internazionali, con quello che ciò può comportare. Basta pensare che il comune di Ravenna che si trova al secondo posto, come superficie, ha una estensione pari a meno della metà e che il tanto decantato comune di Milano, universalmente ritenuto un gioiello di funzionalità, occupa appena un decimo della superficie di Roma, non trovandosi nemmeno tra i primi cento. Sono il primo a dire che, purtroppo, a Roma ci sono grossi problemi di vivibilità soprattutto per la carenza (e il malfunzionamento) di servizi essenziali e per il numero eccessivo di veicoli che la occupano, ma si tratta di problemi comuni a tutte grandi metropoli e che solo la comprensione e la collaborazioni di tutti può contribuire a rendere meno pesanti.

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