Un disgusto e una immediata ribellione

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Un disgusto e una immediata ribellione

Mai come in questi ultimi tempi provo un tale disgusto per una società in preda alla follia generale da non stancarmi di urlare tutta la mia rabbia che ho dentro, ma vedere attorno a me il solito ipocrita perbenismo di chi non vorrebbe mai essere disturbato o scosso nella sua imperturbabile comoda rassegnazione mi disgusta a tal punto da chiedermi: che ci sto a fare in questo mondo così conciato male da soffocare ogni voce di spirito dissidente?
Spirito libero!
Libertà!
Parola magica che risuona nelle piazze dove dementi e assassini prendono per libertà ogni libertinaggio, ogni violenza gratuita, ogni sopruso dei diritti altrui, ogni violazione di giustizia e di rispetto per la libertà altrui.
Sì, tutto questo mi disgusta, ma non mi deprimo, se sono qui pronto come sempre a lottare, urlando:
“Figli di troie, non vi darò pace! Ho una sola ragione per sentirmi vivo: distruggervi fino a rendervi polvere della vostra polvere di esseri immondi! Certo, vi chiederete da dove attingo questa energia. Una Sorgente c’è, ed è quel mio essere che non sopporterà mai un mondo bestiale, fatto di corpi ammassati l’uno sopra l’altro, come ossa di cadaveri oramai putrefatti”.
26 febbraio 2022
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
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