Siamo accerchiati dal “cretinismo cognitivo”!

di don Giorgio De Capitani

Forse non sono abbastanza intelligente
per capire l’intelligenza dei mass media italiani.

Ma è proprio così, ovvero
che i mass media italiani siano davvero intelligenti?

Già l’ho spiegato:
intelligenza deriva da intus+legere,
saper leggere dentro i fatti.
Perciò l’intelligenza è l’esatto contrario della superficialità.

Non basta essere colti per essere intelligenti.
L’intelligenza va ben oltre la cultura.

Non posso negare che ci siano giornalisti veramente colti:
non tutti, comunque, lo sono,
c’è una marea di giornalisti analfabeti!

Ma di giornalisti “intelligenti” ce ne sono ben pochi,
e anche questi pochi non si vedono, non appaiono,
perché a imporsi sono le solite firme magari colte, ma poco “intelligenti”.

Ho detto “giornalisti”, ma dovrei dire la stessa cosa
di quella categoria oggi di moda che è costituita
dai filosofi-opinionisti e dagli opinionisti che lo fanno di mestiere:
anche gentucola di spettacolo si improvvisa opinionista.

Sempre i soliti, che passano da una tv all’altra,
in ogni programma televisivo, di stato o commerciale:
a ripetere con grande monotonia i loro pareri-consigli-diktat,
su ogni cosa, su ogni evento, su ogni cagata.

Oramai ci siamo abituati, e non ne facciamo più caso,
ma ci sono momenti in cui scatta in noi un qualcosa:
una certa nausea, una certa repulsione,
una tale irritazione da sentirci tremendamente soli a valutare i fatti.

Ma i fatti sono così complessi
– resi tali anche dai giornalisti per nulla “intelligenti”,
dagli opinionisti-professionisti per fare talk-show –
che ci sembra di entrare come in un tunnel senza via d’uscita,
in attesa che capiti qualcosa di miracoloso.

Non ditemi che ci siano qui in Italia programmi televisivi “intelligenti”.
– Ma Santoro è diverso, Lerner è diverso, Floris è diverso…
Diversi da chi e da che cosa?

Santoro poi, chi lo capisce è bravo?
E lui si sente spirito libero, un grande comunicatore!
Vallo a dire a tua zia!
Con tutto quell’entourage che ha attorno,
a cominciare da Marco Travaglio!
 
Non capiamo proprio che in Italia non esiste un programma televisivo
veramente “intelligente”?

Faccio un’enorme fatica ad assistere a qualche dibattito,
e, dopo un po’, immancabilmente cambio canale.
Difficilmente arrivo alla fine.

Dopo un attimo solo apparente di intelligenza,
tocco la realtà della finzione o dell’imbroglio,
e giro programma, ma il più delle volte mi addormento.

Tutto si fa spettacolo: è un obbligo pubblicitario.
I fatti devono soggiacere alla legge dell’audience.
Anch’io talora mi faccio prendere dal godimento
di sentir dire l’ultima stronzata.

E l’assurdo è questo:
siamo arrivati a fare di uno spettacolo di intrattenimento
un contenitore anche di cultura e di politica,
(vedi il programma di Barbara D’Urso)
per non parlare di altri, come “Le invasioni barbariche”,
in cui la Bignardi alterna cose serie con facezie di cattivo gusto:
diventata famosa per aver condotto la prima edizione del Grande Fratello,
ultimamente sta deludendo per uno stile sempre più scadente.

Il Capo dello Stato, appena rieletto, Giorgio Napolitano,
ha chiesto collaborazione anche ai mass media,
i quali, come i politici corrotti, lo hanno applaudito
per poi, il giorno dopo, come i politici corrotti,
pronti a sparare nel mucchio per il gusto di impallinare una lepre.

Non riesco più a sopportare i mass media italiani,
che, soprattutto in queste occasioni di grave difficoltà politica,
rivelano tutta la loro idiozia di critica superficiale e di parte.

Mi chiedo: che cosa ci sta dietro, quale è il loro disegno,
che cosa li spinge ad essere così perversi,
che cosa li condiziona a martellare il primo che passa per la strada?

Pensate ai giornalisti di MicroMega,
a partire dal loro capo banda Paolo Flores d'Arcais:
parlano, scrivono con il cervello staccato,
oramai più nessuno dà loro credito!
Sembrano vittime della loro presunzione di dare legge a tutti!
Rubando l’espressione al titolo di un libro di Daniela Maddalena,
sono dei perfetti “cretini cognitivi”!

Pensate ai giornalisti del Fatto Quotidiano,
che hanno così toccato il fondo della “idiozia cognitiva”
da non essere più credibili
nemmeno quando per caso dovessero dire qualcosa di vero.
 
Questo è il mondo dei mass media italiani!
Però riescono a condizionare la gente per poi affidarsi alla rete
per convalidare la propria comunicazione di perfetti “cretini cognitivi”!

Appaiono “intelligenti”, ma sono cretini,
coprendo però la loro idiozia con una infarinatura culturale,
sfoggiando perciò citazioni di autori che neppure loro conoscono,
usando un linguaggio così ermetico che neppure tra di loro si capiscono,
direi che loro stessi non capiscono ciò che dicono e ciò che scrivono,

e, quel che è peggio, si vantano di essere la vera sinistra,
quando non sono altro che borghesacci, nell’animo e nel portafogli.

Vergognatevi, cialtroni!

 

 

 
 

24 Commenti

  1. Luca ot ha detto:

    Oramai siamo talmente abituati a prendere tutto ciò che è pronto, che non ci curiamo più d’interporre tra noi e la scelta una minima capacità critica, un’analisi anche affrettata, un orientamento di giudizio che alla fine ci fornisca dosi consapevoli di compiacimento ed appagamento: e così spaziamo dal minestrone già preordinato all’abito falsamente alla moda, dalla partecipazione ad un evento all’acquisto dell’ultimo smartphone, senza chiederci qualcosa sulla necessità. Per cui apparirebbe anche chiaro che ponendoci di fronte alla televisione gustiamo più il gioco del telecomando che la scelta vera e propria del programma in grado di inocularci idee e pensieri capaci di farci riflettere per crescere in sapienza oltre che in conoscenza: d’altronde scenografie e coreografie allietano le pupille e a tanti questo basta e avanza.

  2. Carmen ha detto:

    E’un articolo incommentabile: si commenta da solo!

  3. Giuseppe ha detto:

    Sono pienamente d’accordo, e la prova lampante ce la offre il Fatto Quotidiano. Quando nel 2009 uscì nelle edicole fui talmente contento da diventare uno tra i primi entusiasti abbonati. Era un momento in cui nel campo dell’informazione il cavaliere nano e il suo esercito di leccaculo la stavano facendo da padroni e non mi sembrava vero che, finalmente, uscisse un giornale libero e lontano dai compromessi dell’editoria ufficiale. Oltretutto la testata prendeva ispirazione dal Fatto di Enzo Biagi, uno dei migliori programmi televisivi di informazione che sia mai andato in onda, proponendosi di seguire le tracce di un giornalismo antico ed efficace, e i nomi di Padellaro, Colombo e Travaglio mi sembravano una garanzia. E invece la novità tanto attesa è finita prima ancora di concretizzarsi e la delusione è grande. Vivremo anche anni difficili, ma la redazione del fatto è ormai solo una delle tante che vivacchiano nel mondo variegato della comunicazione. Certo continua a distinguersi rispetto agli altri giornali, ma la sua linea editoriale non è riuscita a fare il salto di qualità che ci si aspettava, visto che è rimasta solo una sorta di portavoce del dissenso permanente e per partito preso. Per questo, spesso (ostinatamente) sposa le posizioni del M5S (e in primis il suo guru) di cui ha difficoltà a riconoscere i molti difetti, ma riesce sempre a scoprirne i pregi, anche quando non ce ne sono. E, come se non bastasse, anche il livello degli articoli è scaduto in maniera impressionante, essendosi più o meno adeguato alla mediocrità descritta da don Giorgio. Forse oggi di informazione ce n’è troppa, e come spesso succede la quantità va a scapito della qualità, ma la difficoltà reale è trovare qualcuno che non solo informi con precisione andando a fondo delle notizie, ma soprattutto sappia scrivere e parlare correttamente. Stenderei infine un manto pietoso sulla televisione, che privilegiando lo spettacolo, sconfina spesso nel gossip ed è invasa da schiere di ignoranti presuntuosi che, a prescindere dalla loro qualifica, a volte non riescono nemmeno a capire ciò di cui si sta parlando.

  4. Patrizia ha detto:

    Caro don Giorgio, quella che cita nel suo articolo è un’altra delle piaghe del nostro Paese,quasi la maggioranza dei conduttori di questi Talk Show, non si capisce che gioco fanno, la realtà è che malauguratamente hanno un peso enorme nella situazione del nostro Paese, possono innalzare o distruggere determinate persone.
    Ieri sera,uno di questi personaggi ha ferocemente attaccato Letta, questo nella situazione grave in cui ci troviamo, evidentemente, con tutti i soldi che guadagnano si sentono in una botte di ferro, bisogna vedere fino a quando.

  5. claudio lo zoppo ha detto:

    caro don Giorgio una parolina sui giornalisti di “libero” e del “giornale” ,li hai dimenticati

    • Don Giorgio ha detto:

      A zoppicare è il tuo cervello!

      • claudio lo zoppo ha detto:

        Caro don Giorgio non credo sia importante che io sia o meno claudicante.Tu e scusami se ti do del tu, e’ una licenza che mi sono preso da quando ho compiuto sessantanni, dare del tu a tutti. Tu continui a vedere il dito, ma poi glissi sui quesiti che ti ho posto. Vorrei ricordarti una persona vissuta circa 2.000 anni fa che tu conosci molto bene, parlava in modo semplice tutto era chiaro, poi i soloni inventarono la teologia e tutto divenne difficile le parole si sostituirono ai fatti la paura tiene ancora in piedi questo sistema, lontano dai suoi insegnamenti. Ricordati quando fai i sermoni ai paulotti o ai leghisti(anche loro vengono in chiesa) che quel signore non aveva gli occhi azzurri e i capelli biondi, ma aveva la pelle olivastra ed era vestito di cenci sporchi insomma era un palestinese non un norvegese, apparisse oggi sarebbe trattato come un qualunque lavavetri e scacciato a destra e a manca. Lungi da me di fare paragoni con il sig. Grillo, sappi che ho sempre detestato ogni forma di fanatismo, anche quella religiosa.
        Comunque sempre con rispetto e non c’e’ nessuna ironia, ti auguro una buona domenica

  6. trevize ha detto:

    Vorrei soffermarmi sulla definizione di “intelligenza” di don Giorgio: “intelligenza deriva da intus+legere, saper leggere dentro i fatti. – Perciò l’intelligenza è l’esatto contrario della superficialità.”

    Principalmente vi è necessita di chiarezza di percezione, percezione non mediata da altri. Nel momento in cui “accetto” o “assimilo” dei punti di vista di altre persone senza averle “digerite” divento un automa e, paradossalmente, sarei disposto a morire per idee aliene. Lo stesso ragionamento è valido nel momento in cui mi definisco (e di conseguenza mi limito) in un qualche modo: sono cristiano, buddhista, ateo… oppure sono un anti-berlusconi, anti-grillo, anti-comunista, anti-casta…

    Da quello che ho capito l’intelligenza è mettersi in discussione ogni momento, prendere per vero solo ciò che si sperimenta direttamente (anche se mediato dal corpo fisico) ma non ancora toccato dalle emozioni, dai pensieri…
    Perferirei perciò limitare la definizione di intelligenza a: “sapersi leggere dentro”.

  7. GIAMPAOLO ha detto:

    Caro Don Giorgio, tu conosci il mio orientamento politico che é molto distante dal tuo, però oggi sottoscrivo in pieno quello che scrivi, non solo per le critiche che fai ai vari pseido giornalisti che imperversano in televisione, ma sopratutto per il fatto che oggi non esiste più una trasmissione dove argomenti importanti di interesse generali vengano esposti e spiegati in un clima disteso, sereno, chiaro e istruttivo. In ogni trasmissione c’é una preventiva contrapposizione fra desta e sinistra per creare audience, altrimenti pensano che la trasmissione sarebbe moscia. Si persegue l’audience e non la ricerca della verità. Inoltre non se ne può più dei comici da cabaret che con la scusa della satira rovinano la reputazione non solo delle persone ma quella delle istituzioni. Lasciamo stare Berlusconi che da solo ha dato ampie possibilità ai vari comici di far carriera e mantenersi al top dell’audience. Ma pensiamo al povero Bersani che per me é una persona onesta e seria che per mesi é stato ridicilizzato da Crozza. E ieri sera Crozza ha già iniziato a fare il verso a Enrico Letta, e poi la stantia interpretazione del Presidente Napllitano.Il povero Giovannino Guerreschi si é fatto due anni di galera per una vignetta su Gronchi e ora a questi signori é permesso tutto in nome della satira, ad incominciare da Dario Fo, Begnini,Vauro, i Guzzanti, Crozza, Vergassola, Dandini, e per ultimi Parenzo e Cruciani.Dobbiamo aver rispetto delle istituzioni e prendere esempio dai tedeschi che hanno difeso la Merkel dall’invadenza dei fotografi italiani che hanno invaso la sua pravacy ad Ischia.

    • Bobo ha detto:

      Ultimamente mi sembra che l’ orientamento politico di Don Giorgio sia molto meno distante dal tuo.
      Penso che le critiche dovrebbero essere rivolte soprattutto a dei giornaletti tipo libero e il giornale diretti da dei leccaculi del nano che per questo finanzia profumatamente.

  8. attilio ha detto:

    Rileggendo di Abramo e di Sodoma e Gomorra, dal cap.18 di Genesi,mi sembra che i media ci propongono e ci partecipano molto “materiale”,temi,ambiti,argomenti,insomma tanta umanità,col suo pensare il suo fare.

    Vi sono eventi replicabili, riproducibili,per cui si possa dire sempre:”Dio nella Sua misericordia ci salvi”.

    Sottoscrivo e Le auguro ogni bene.

    attilio.

  9. Gio Di Nino ha detto:

    Ti do’ pienamente ragione! Sono totalmente sconvolto dalla metamorfosi di alcuni quotidiani che credevo obiettivi, sinceri nel dare notizia, ma sono rimasto deluso! Prima leggevo almeno tre quotidiani nazionali, teoricamente di sinistra, ho tutt’ora abbonamenti on line (costano di meno e sono pensionato), ma sinceramente certe trasformazioni kafkiane non le sopporto più! Hai citato proprio giornali e riviste che leggevo più di altri, giornalisti di “fama”, filosofi di “fama”, da te citati! A volte ho l’impressione che, come diceva Flaiano, certi italiani “corrono sempre in soccorso del vincitore”. Se il vincitore è un Grillo qualunqe e qualunquista, tutti gli vanno incontro…

    • Elia ha detto:

      Hai capito?
      Prima che sparavano a zero su Berlusconi con qualunque scusa anche inventata erano dei campioni di giornalismo obbiettivo, ma ora che criticano altri sono dei pagliacci!
      E’ questo il metro di giudizio da seguire?

      • Don Giorgio ha detto:

        Bravo Elia! Quanto mi sei simpatico!

        • Elia ha detto:

          Mi sono limitato a intus+legere!

        • Carmen ha detto:

          Scusi, Don Giorgio, ma le sue non sono risposte. Perchè non ci prova, invece?
          Altrimenti vuol dire che lei non cerca il dialogo, ma solo lo scontro con chi non la pensa come lei. Io credo che questo atteggiamento non porti da nessuna parte, tanto meno dalla sua! E’ come parlare tra sordi.Il suo diventa un monologo, un discorso sterile. Non penso che sia questo il suo obiettivo. Distinti Saluti!

      • vale ha detto:

        Ti sbagli. Ricordo che in tempi non sospetti Don Giorgio espresse perplessità su Travaglio e alcuni altri che ora non ricordo per il loro “giustizialismo”.

  10. Giampaolo ha detto:

    bene… e invece la vera sinistra qual è?
    _quella che ha svenduto tutti i diritti dei lavoratori?
    _quella che può governare con brunetta, la santanchè, gasparri, la mussolini, …?
    _quella di Renzi che vince perchè diventa destra?
    Dimmelo, che sono mona, qual è la vera sinistra?

  11. peppe ha detto:

    sul fatto quotidiano non sono d’accordo,non riesco a leggere niente altro

  12. pierluigi ha detto:

    E’ la verità; siamo circondati da informazione comunque malata, sia per gli interessi editoriali, sia per la pochezza degli “attori”; vi è più controinformazione, uso questo termine anche se improprio, che verità in ciò che è scritto e detto. Anche i così detti “servizi” o “scoop” puzzano di falso, anche se ciò che mostrano è vero, rimane falso il filo logico di quanto detto, perché non porta alla verità, ma solo a quella che “loro” dicono sia la verità per propria volontà o per dovere.

  13. ignazio ha detto:

    Mi son reso conto di aver in mano un’arma letale contro i personaggi di cui si parla: IL TELECOMANDO!!!!!!!!!! APPENA VEDO UNA DI QUELLE FACCE DI MERDA APPARIRE…. zaaaaaaapppp.
    E magari, mi guardo un cartone animato!!

  14. GIANNI ha detto:

    Personalmente, preferisco magari sbagliare, ma ragionando con la mia testa, che seguire ragionamenti di questo o quel mezzo di comunicazione.
    Da questi mi limito a trarre le notizie, ma quanto ai ragionamenti, si sa…in Italia direi piuttosto che sono, più ancora che non intelligenti, di parte, cioè preferiscono un giudizio precostituito, e del resto, quali sono le trasmissioni che non fanno dormire, su analisi politiche e dintorni….sempre le solite facce, seprme i soliti ragionamenti, ammesso che di ragionamento si possa parlare.

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