Anche una diocesi ha bisogno
della collaborazione di tutti
Sembra che oggi sia sempre più difficile farsi capire e, anche quando si è chiari, è facile essere fraintesi.
Ho notato che, nella maggior parte dei casi, don Giorgio, forse per il suo colorito modo di esprimersi, è stato e tuttora viene troppo superficialmente inteso male.
Ho letto la sua lettera indirizzata a Lei, vescovo Mario Delpini, e a Lei, vicario generale Franco Agnesi.
In questo scritto non ho trovato alcuna polemica negativa, ma un voluto tentativo, chiaro e positivo, di spiegarsi e di spiegare che cosa lo spinga a lottare.
Da alcuni anni come pittrice collaboro con don Giorgio, e devo a lui la scoperta di me stessa e di quella realtà così profonda, che è in ogni essere umano.
Abbiamo e stiamo scoprendo una Realtà infinita, proprio quella Bellezza, di cui parlava anche Sant’Agostino, che non può essere fuori, se prima non la si scopre dentro di noi.
Don Giorgio parla di Mistica, quella vera, quella purissima, quella medievale, e non vorrei essere ripetitiva, ma vorrei spendere solo due parole.
Intorno al termine “mistica” c’è un’enorme confusione, e così, per scoprire il vero senso, bisogna togliere tutto, distaccarsi da tutto e cogliere l’essenziale.
Mistica è l’essenza della Vita, perché è dentro di noi, perché è la scoperta del nostro essere e quindi dello Spirito divino.
Una società in preda al vuoto lo è perché è fuori di sé, si aggrappa a tutto ciò che è carnale, e non a ciò che ha dentro. C’è un tragico allontanamento da Dio, perché la società non lo vuole in quanto Spirito, sostituendolo con l’avere, con il potere, con la notorietà… con tutto ciò che è all’opposto.
Condivido tutto quello che ha scritto don Giorgio, e ammiro anche il suo coraggio nel cercare di trovare un punto di incontro con Voi.
Vedo con molto dispiacere che questa sua reclusione, otto anni!, sembra non avere fine e neanche un punto di dialogo concreto.
Forse proprio dopo questo periodo pandemico così difficile per tutti, il tempo è maturo perché ci possa essere una riappacificazione, un dialogo, uno scambio, una crescita e una apertura verso quella Realtà divina, che è l’origine stesso del Cristianesimo.
Vi è una energia interiore che è indescrivibile e che è in grado di cambiare la vita di una persona, della società, del mondo intero. Ma perché ciò accada bisogna aprirsi e comunicare, e lavorare tanto su se stessi.
Nulla avviene da un giorno all’altro: lo Spirito ha i suoi tempi, ma richiede l’impegno di ciascuno.
Sarebbe bello arrivare a dare una svolta a tutto questo, aprendosi a nuovi orizzonti pieni di Luce.
La società, i giovani soprattutto, hanno bisogno di cibo sostanzioso, di essere educati nuovamente nel senso più originario della parola “educazione”.
Inoltre, don Giorgio, tra il celibato del clero e il matrimonio, parla di una terza via, l’Unione Mistica: forse si dovrebbe seriamente prendere in considerazione questa Novità, perché potrebbe essere una svolta in Meglio anche per la Chiesa.
Si parla di un’Unione che è puramente mistica, dove l’aspetto carnale si annulla per dare vita all’aspetto puramente spirituale, quello che realmente conta. Solo attraverso lo spirito si trova lo Spirito che vivifica tutto, tanto più ora che non c’è che terra arida.
Sarebbe bello iniziare a vedere tra Voi una collaborazione, perché tutti hanno qualcosa da dare e sono più che convinta che don Giorgio abbia da offrire ancora moltissimo e qualcosa di meravigliosamente nuovo.
Tutti abbiamo bisogno di vedere che le cose cambino e cambino in Meglio, perché ci si apra al nuovo con intenzione di migliorarsi e di migliorare.
Mi auguro che ci sia un nuovo inizio, una nuova ri-nascita e che lo Spirito possa espandersi e fare l’opera sua.
MARTINA VIGANÒ
parole e sentimenti che sgorgano da un cuore semplice e sincero… vorrei fossero mie!