L’assurda legge no vax del Movimento 5 Stelle nel Lazio: quarantena per i bambini vaccinati

da L’Espresso

L’assurda legge no vax

del Movimento 5 Stelle nel Lazio:

quarantena per i bambini vaccinati

La proposta per la “revisione del sistema vaccinale”, firmata dai consiglieri pentastellati tra cui Davide Barillari e Roberta Lombardi è stata scritta con le associazioni dei genitori “per la libertà di scelta”. Ma rende un calvario fare i vaccini o impone assurde umiliazioni
DI MAURO MUNAFÒ
25 luglio 2018
L’hanno intitolata “Legge quadro di revisione del sistema vaccinale regionale” ma, a leggerla, la proposta del Movimento 5 Stelle nella Regione Lazio sembra più un manifesto dei movimenti free vax e no vax.
Sì, perché nel documento a prima firma Davide Barillari e Roberta Lombardi, come analizzato dalla testata di settore Quotidiano Sanità, si introducono tutti i temi cari alle associazioni per la “libertà di scelta” sui vaccini. Rendendo molto più burocratico e complesso, dove non addirittura umiliante, vaccinare i propri figli.
Un esempio su tutti è il secondo punto dell’articolo 11, quello che regola i rapporti con le scuole, e che prevede una quarantena di 4-6 settimane per i bimbi vaccinati con virus attenuato al fine di evitare contagi. Un punto particolarmente caro ai movimenti free vax e conseguente a una celebre bufala che da anni gira sul web, partita dalla non corretta interpretazione di un bugiardino. Bufala più volte chiarita online, qui un esempio.

Ma di elementi tanto cari al mondo free vax e no vax (una distinzione spesso troppo sottile) in questa proposta di legge se ne contano tanti.

Intanto c’è l’impostazione generale di “trattamento personalizzato” che, nelle intenzioni dei proponenti, dovrebbero garantire le buone condizioni del vaccinando nei giorni precedenti. In pratica vengono introdotte una serie di analisi obbligatorie preventive (giudicate negli anni scorsi dall’Istituto Superiore della sanità inutili) e sarà obbligatorio ricevere il nulla osta per la vaccinazione dal proprio medico nelle 48 ore precedenti alla vaccinazione. Contando le difficoltà del sistema sanitario, significa creare un ulteriore ingorgo che disincentiverà anche i più volenterosi.
Se non bastasse questo punto a smantallare di fatto l’obbligatorietà dei vaccini, ci pensa il comma 9 a chiarire che il soggetto “in caso di dubbi non dissipati durante il percorso informativo […] è libero di interrompere tale procedura in qualsiasi momento”.
Al comma 8 dell’articolo tre si prevede poi che “al fine di ridurre al minimo le reazioni avverse” le vaccinazioni “devono essere eseguite a partire dalla fine del secondo semestre di vita del soggetto”. In pratica, tranne in casi eccezionali, nessun vaccino nel primo anno di vita (l’attuale norma ne prevede dieci).
E a cancellare definitivamente il divieto di iscrizione a nidi e materne previsto dalla legge nazionale (e già messo a rischio dalla proroga della possibilità di autocertificare le avvenute vaccinazioni), ci pensa il comma 3 del già citato articolo 11: “La scuola non entra nel merito della formazione delle classi in base alle certificazioni vaccinali del soggetto, i quali vengono inseriti in base ad altri criteri di tipo non sanitario”. Si arriva così al paradosso di trovarsi il figlio umiliato e in quarantena se ha fatto i vaccini perché “rischia di essere contagioso” (bufala), mentre il suo compagno senza vaccini sta in mezzo agli altri compagnetti.
C’è poi un intero articolo, il 7, che parla di “nutrizione preventiva” e propone una serie di campagne sulla corretta alimentazione. Proposte anche condivisibili ma che, inserite in maniera del tutto gratuito all’interno di una proposta sui vaccini, sembra voler ammiccare a quella parte di associazioni che ritiene sufficiente “allattare al seno per sei mesi” per non contrarre malattie gravi come quelle per cui si viene vaccinati.
Come è chiaro leggendo il testo della norma, è forte l’influenza delle associazioni free vax e no vax. Lo stesso Barillari, primo firmatario della legge e uno dei “paladini” della lotta all’obbligo vaccinale nel Movimento 5 Stelle, ha spiegato su Facebook che il documento è nato da un “tavolo di lavoro” con associazioni come “Gnol, Auret, Assis, Comilva, Codacons, Corvelva, Sipnei, RIP Lazio, Lov; Moige”. Come ricorda Quotidiano Sanità, Auret sostiene la correlazione tra vaccini e autismo e Corvelva è stata condannata per i manifesti terroristici sui vaccini.

 

2 Commenti

  1. pol ha detto:

    Interessanti tutti gli ultimi articoli, purtroppo sono stato poco bene, e non ho potuto commentare.
    Tra tutti gli articoli che commenterei, ho scelto questo.
    Sugli altri, certo, potrei dire la mia opinione, ma sarebbe poco utile.
    Invece posso aggiungere alcune informazioni su questo caso.
    Non mi ricordo se avevo già detto che ero venuto in Italia, per laurearmi in medicina.
    Posso dire questo: si stanno studiando, intanto, dei test prevaccino, ma ora non sono molto attendibili.
    Il discorso di una sorta di quarantena l’hanno voluto come prime alcune case farmaceutiche, forse perché temono cause per danni, poi sono giunte alcune associazioni, ma dopo.
    Tra le vaccinazioni obbligatorie quelle che usano il Priorix, e ad un certo punto, nelle istruzioni, ecco che si legge di questa sorta di quarantena come misura precauzionale, nel foglietto allegato.
    Peraltro il foglietto, che linko, è approvato dall’AIFA, agenzia italiana per i farmaci: https://farmaci.agenziafarmaco.gov.it/aifa/servlet/PdfDownloadServlet?pdfFileName=footer_000200_038200_FI.pdf&retry=0&sys=m0b1l3
    Cioè praticamente si rende obbligatoria per legge, in questo caso, una cosa prevista nel foglietto del vaccino…
    Non sono un esperto di vaccinazioni, quindi lascio a chi medico specializzato di meglio farsi un’idea se tale precauzione, prevista nel foglietto, ha senso metterla in una legge o no.
    Come sempre, ringrazio il mio amico Franco, che migliora il mio italiano.
    E grazie anche a questo sito, che mi aiuta anche con l’apprendimento ulteriore della lingua.

  2. Giuseppe ha detto:

    E perché non abolire i medici, i distretti sanitari, gli ambulatori, le case di cura o, meglio ancora la medicina ufficiale? Ormai, ancora una volta grazie ad internet, siamo diventati dei tuttologi in grado di curarci da soli e stabilire “con assoluta certezza” ciò che ci fa bene o ci fa male.
    Andiamo, che vuoi che ne sappiano i dottori, l’Organizzazione mondiale della sanità, gli scienziati e i ricercatori di quello che va fatto perché mio figlio possa crescere sano? E poi i vaccini non vengono fatti con sostanze nocive per l’organismo, iniettando gli stessi batteri che dovrebbero combattere?
    Di questo passo non avremo più bisogno di un’istruzione e di tutte quelle persone che si specializzano nei vari settori delle attività umane e sociali, perché tanto sulla rete si trova tutto, si trovano perfino manuali su come costruire armi ed ordigni, vuoi che non ci siano istruzioni per una vita sana, ricca e felice?
    Del resto i cinquestelle non sono quelli che vorrebbero abolire il parlamento, perché tanto è pù che sufficiente la democrazia diretta della piattaforma Rousseau, consutabile via internet, per legiferare e svolgere tutte le altre attività istituzionali?
    Se questa anarchia informatica è ciò che intendono per governo del cambiamento, forse bisognerebbe fermarli prima che finiscano per mandare il nostro paese in rovina.

Lascia un Commento

CAPTCHA
*