Questo Papa “populista”, più che “eretico”, sta svuotando la Chiesa della sua “spiritualità”, supposto che ne sia rimasto un grammo!
di don Giorgio De Capitani
Dico subito che non ho alcuna intenzione di firmare documenti di questo genere. Ne parlo, perché ritengo giusto parlarne, tanto più che il Vaticano ha boicottato la possibilità di accedere al sito www.correctiofilialis.org.
Ognuno è libero di sapere come vanno le cose anche all’interno della Chiesa, e soprattutto deve avere la possibilità di leggere qualsiasi documento pro o contro questo Papa.
Che papa Bergoglio sia eretico oppure no, non m’importa affatto saperlo, anzi la cosa mi fa sorridere, anche se la parola “eresia” mi richiama periodi in cui la Chiesa ha ammazzato migliaia e migliaia di credenti, giudicati pericolosi perché avevano messo in dubbio qualche dogma di fede o, meglio, volevano liberare la Chiesa dalla prigione di una religione coseificata al massimo.
Il problema oggi non è se il Papa sia fedele o no ai dogmi tradizionali, ma se sia fedele al Vangelo di Cristo. Fin dagli inizi, c’è stato un tradimento che via via ha portato la Chiesa fino ad oggi, tanto da non capire più quale sia il vero messaggio cristiano.
Se bisogna contestare la Chiesa attuale, occorre guardare al di là delle sue verità di fede, e, al di là, si salva ben poco di questa Chiesa, un mostro di esteriorità.
Questo Papa, al di là delle accuse di eresia, si è rivelato in tutta la sua superficialità mediatica, e, se lo devo contestare, è proprio per la sua fumosità, avendo portato la Chiesa verso il peggiore rischio di questi ultimi tempi: naufragare in un consenso popolare da far invidia al populismo grillino e leghista.
Grillo è un nanerottolo in confronto al populismo di Bergoglio, così Matteo Salvini è un infante.
Il problema è proprio questo: sia la bassa politica (grillina e leghista) sia la “piccola” Chiesa hanno ridotto il concetto di bene comune e l’interiorità dell’essere umano ad un oggetto di contesa, come una palla (o balla!) che si palleggia per attirare milioni di allocchi.
Della “idiota” politica dei bassi populismi mi interessa fino a un certo punto. Come credente, mi fa paura una Chiesa che si è disappropriata dello Spirito.
Papa Bergoglio va giudicato per il suo populismo da bar, anche se si è tirato addosso l’ira dei fondamentalisti. E il vero guaio è che questo Papa ha spento il vero dissenso nella Chiesa, quello che dovrebbe stimolare la gerarchia ad uscire dal solito cerchio strutturale per puntare all’essenziale dell’essere.
Dove sono questi dissidenti? Spariti nella pancia di Francesco!
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dal Corriere della Sera
La contestazione
25 settembre 2017
Vaticano,
bloccato il sito che accusa il Papa
di sette «eresie»
La pagina che contiene la petizione contro Francesco e il suo eccessivo, a detta dei tradizionalisti cattolici, modernismo non si poterà più raggiungere dai computer interni
di Ester Palma
Dai computer del Vaticano non si potrà più accedere al sito www.correctiofilialis.org, creato appositamente per aderire alle accuse di «eresia» lanciate dai tradizionalisti contro papa Francesco, collegate al contenuto della sua esortazione apostolica «Amoris laetitia». Dai computer del Vaticano non si può più accedere alla pagina in questione, in nessuna lingua. Fuori dallo Stato Vaticano, invece, la pagina risulta normalmente raggiungibile.
«Solo una supplica, non accuse»
«L’accesso alla pagina web che state cercando di visitare è stato bloccato in accordo alle politiche si sicurezza istituzionali». la petizione, cui hanno aderito finora 62 fra sacerdoti, laici e studiosi (fra cui l’ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi) accusa il Papa di sette eresie, legate al modernismo, e di avvicinarsi troppo alle idee scismatiche di Martin Lutero. Proprio Gotti Tedeschi ha però smentito che si tratti di accuse di eresia vere e proprie, quanto piuttosto di «una supplica scritta da teologi, che dice che indirettamente potrebbe facilitare eresie nei fedeli». E ha aggiunto: «Voglio solo il bene della Chiesa e di Papa Francesco, per il quale prego tutti i giorni nella messa. Io voglio bene al Papa, sono fedele alla Chiesa».
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da www.correctiofilialis.org
SINTESI “CORREZIONE FILIALE”
Una lettera di 25 pagine firmata da 40 sacerdoti e studiosi laici cattolici è stata spedita a Papa Francesco l’11 agosto. Per il fatto che non è stata ricevuta nessuna risposta dal S. Padre, la si rende pubblica quest’oggi, 24 settembre, Festa della Madonna della Mercede e di Nostra Signora di Walsingham. La lettera, che è aperta a nuovi firmatari, ora porta i nomi di 62 sacerdoti e studiosi cattolici provenienti da 20 nazioni, i quali rappresentano anche altri che però non hanno la necessaria libertà di parlare. La lettera ha un titolo latino: Correctio filialis de haeresibus propagatis (letteralmente, Correzione filiale in ragione della propagazione di eresie). In essa si dichiara che il papa, mediante la sua Esortazione Apostolica Amoris laetitia e mediante altri parole, atti e omissioni ad essa collegate, ha sostenuto 7 posizioni eretiche, riguardanti il matrimonio, la vita morale e la recezione dei sacramenti, e ha causato la diffusione di queste opinioni eretiche nella Chiesa Cattolica. Queste 7 eresie sono formulate dai firmatari in latino, lingua officiale della Chiesa.
Questa lettera di correzione ha 3 parti principali. Nella prima parte, i firmatari, in qualità di cattolici credenti e praticanti, spiegano perché hanno il diritto e il dovere di rivolgere una tale correzione al supremo pontefice. La legge stessa della Chiesa richiede che persone competenti non rimangano silenti quando i pastori della Chiesa disorientano il gregge. Ciò non comporta nessun conflitto con il dogma cattolico dell’infallibilità papale, dal momento che la Chiesa insegna che il papa deve attenersi a dei criteri ben precisi prima che le sue affermazioni siano considerate infallibili. Papa Francesco non si è attenuto a questi criteri. Egli non ha dichiarato che queste posizioni eretiche siano da essere considerate insegnamento definitivo della Chiesa o che i cattolici debbano crederle con un assenso di fede. La Chiesa insegna che nessun papa può asserire che Dio gli abbia rivelato qualche nuova verità che sarebbe obbligatoria da credere per i cattolici.
La seconda parte della lettera è quella essenziale in quanto contiene la “Correzione” propriamente detta. In essa si redige una lista di passaggi di Amoris laetitia in cui si insinuano o si incoraggiano posizioni eretiche; quindi si fa una lista di parole, atti e omissioni di Papa Francesco i quali rendono chiaro, oltre ogni ragionevole dubbio, che questi desidera un’interpretazione dei suddetti passaggi da parte dei cattolici in un modo che, di fatti, è eretico. In particolare, direttamente o indirettamente, il papa ha permesso che si credesse che l’obbedienza alla Legge di Dio possa essere impossibile o indesiderabile e che la Chiesa talvolta dovrebbe accettare l’adulterio in quanto compatibile con l’essere cattolici praticanti.
La parte finale, con il titolo “Delucidazione”, espone due cause di questa crisi singolare. Una causa è il “Modernismo”. Teologicamente parlando, il Modernismo sostiene che Dio non ha consegnato verità definite alla Chiesa che essa deve continuare ad insegnare esattamente nello stesso senso fino alla fine del tempo. I modernisti ritengono che Dio comunichi al genere umano solo esperienze, sulle quali gli essere umani possono riflettere e così dichiarare cose varie circa Dio, la vita e la religione, ma tali dichiarazioni sono solo provvisorie, mai dogmi fissi. Il Modernismo fu condannato dal Papa S. Pio X all’inizio del XX secolo, ma riemerse durante la metà di questo secolo. La grande e continua confusione causata dal Modernismo nella Chiesa Cattolica obbliga i firmatari a descrivere il vero significato di “fede”, “eresia”, “rivelazione” e “magistero”.
La seconda causa della crisi è l’apparente influenza delle idee di Martin Lutero su Papa Francesco. La lettera mostra come Lutero, il fondatore del Protestantesimo, abbia idee su matrimonio, divorzio, perdono e legge divina che corrispondono a quelle che il papa ha promosso mediante parole, atti e omissioni. Si mette in evidenza anche la lode esplicita e senza precedenti attribuita da Papa Francesco all’eresiarca tedesco.
I firmatari non si azzardano a giudicare il grado di consapevolezza con il quale Papa Francesco ha propagato le 7 eresie elencate. Ma rispettosamente insistono che egli condanni queste eresie, da lui sostenute direttamente o indirettamente.
I firmatari professano la loro lealtà alla Santa Chiesa Romana, assicurano al Papa loro preghiera e chiedono la sua benedizione apostolica.
VISUALIZZA QUI IL DOCUMENTO
Io credo che i cattolici non facciano eccezione. Mi spiego: tutti (o quasi) dicono di credere in Dio, anche se lo chiamano in maniera differente secondo la dottrina che seguono o la religione a cui appartengono, ma ognuno se lo immagina a modo suo, cercando di cogliere qualcosa dell’Essere Supremo che più gli piace o si conforma alle sue aspettative, alla sua idea del sacro e alle sue emozioni. Perfino i fondamentalisti con il loro atteggiamento così rigoroso si comportano alla stessa maniera. E così fanno anche nei confronti dei ministri del culto che vorremmo volta a volta, più disponibili, o più rigorosi, o meno mondani e così via. La verità è che il Padre Eterno (se esiste) è un’entità misteriosa per tutti, anche per le menti e gli spiriti più illuminati. Per questo motivo parlare di eresia fa un po’ sorridere, considerato che perfino Lutero, Calvino e Valdo sono stati accusati di essere degli eretici e sono stati scomunicati. Penso che sia necessario fare una distinzione tra gli insegnamenti di Gesù e la dottrina della chiesa che, per quanto possa essere ispirata, è comunque frutto del pensiero umano e delle circostanze del momento, anche quando affronta i cosiddetti dogmi di fede, e in quanto tale opinabile. Anche per questo non mi va di partecipare alla polemica sul pontificato di Bergoglio, che può piacere o no, ma credo faccia di tutto per svolgere al meglio la missione che gli è stata affidata.
E se il dissenso fosse proprio il Papa stesso ???
Ah, ah, ah!
Quando, nel commento dell’altro giorno, facevo riferimento a tale fatto, ovviamente non era per invitare a prendere posizione necessariamente pro documento.
Mi pare interessante l’aspetto storico e teologico, poi ognuno potrà giudicare.
Il fatto è che necessariamente ogni religione, ogni confessione, ritiene di avere una sua verità, che però viene considerata spesso assoluta, con cui controbattere quelle considerate altrui eresie.
Ma questo si verifica all’interno della stessa chiesa, quando qualche concezione viene diversamente interpretata.
E così per la concessione dell’eucaristia, come per il giustificazionismo, ora si dice che le dichiarazioni di Bergoglio sarebbero eretiche.
E così per taluni il matrimonio neppure sarebbe un sacramento, per altri è un sacramento fondamentale.
Per Martin Lutero ci si salva con la fede che, essendo un dono, rientra nella predestinazione divina.
Ma ecco che il cattolicesimo invece pone l’accento su opere e libero arbitrio.
Ma, allora, S. Paolo?
E che dire dello stesso dogma dell’infallibilità?
Se il papa ha parlato ex cathedra (altra questione neppure chiarita dal testo di accusa), come si conciliano le presunte eresie con l’infallibilità?
Chissà….
O forse il papa non ha parlato ex cathedra?
Come vediamo, in questa materia (ma vale anche per la filosofia ed ogni materia sui massimi sistemi) è proprio un po’ come discutere sul sesso degli angeli.
Tutti pensano di avere la verità, ma chi la possiede realmente?
Certo la questione ha un rilievo di un certo peso, per la storia della religione, perchè sarei curioso di capire cosa faranno i firmatari se non verrà data loro risposta, o se questa fosse di diniego delle loro tesi.
Già in passato abbiamo assistito a diatribe e divisioni, come quella di Lefèbvre, ed ora?
Quanto agli altri aspetti, cioè Bergoglio come vero o falso riformatore, forse la parola, più che ai teologi, andrebbe agli storici, ma ecco che, anche in tale ambito, emergono interpretazioni di ogni tipo.
Ad ennesima dimostrazione, forse, che sempre l’essere umano è portato ad interpretare, ma quanto a cogliere la realtà…chi può dire?