La pace o la spada? Cristo ha detto…

Gesù Cristo ha detto:
«Non pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada». (Matteo 10,34)
La frase non è da intendere alla lettera, altrimenti risulterebbe in contraddizione con altri insegnamenti di Gesù, come ad esempio il “porgi l’altra guancia” o il “chi di spada ferisce di spada perisce”. In senso metaforico, vuole indicare che seguire Cristo è una scelta, perciò divide come una spada che taglia una cosa in due: da una parte la verità e dall’altra la menzogna.
Sia ben chiaro: Cristo non è venuto per accomodare tutto mettendo ogni cosa in un immenso calderone, invitando tutti a una universale pacificazione. Verità è verità, menzogna è menzogna, giustizia è giustizia e ingiustizia è ingiustizia…
L’autore della Lettera agli Ebrei:
«Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore». (Ebrei 4,12)

2 Commenti

  1. Andrea G ha detto:

    [… “Sia ben chiaro: Cristo non è venuto per accomodare tutto mettendo ogni cosa in un immenso calderone, invitando tutti a una universale pacificazione. Verità è verità, menzogna è menzogna, giustizia è giustizia e ingiustizia è ingiustizia”…]

    Mi perdoni questa provocazione sulle sue sagge parole, don Giorgio: “Et in terra pax hominibus bonae voluntatis”, diventato ora “e pace in terra agli uomini – e donne, ovviamente – amati dal Signore”… Non vi è più nemmeno l’esortazione alla “buona volontà”, siamo tutti amati e “perdonati” prima di ogni nostro agire. Ma dove vogliamo andare? Quale direzione senza meta sta prendendo la Chiesa?
    Altro che intelletto attivo! Finchè si andrà avanti così, l’intelletto passivo troverà sempre giustificazione, a scapito di coloro che almeno tentano di agire positivamente

    • Don Giorgio ha detto:

      D’accordo! Marco Vannini, il maggior storico vivente di Mistica medievale, ce l’ha con la Chiesa istituzione che, per andare d’accordo con ogni confessione religiosa, protestanti di ogni specie (anni fa, ma anche oggi, andava di moda l’ecumenismo), arriva al punto di “mediare” sulla traduzione di alcune parole bibliche tradendone così il loro senso originale, vedi il nuovo Padre nostro. Le traduzioni accomodate interconfessionali della Bibbia sono un errore imperdonabile di una Chiesa che si toglie le mutande della decenza pur di accoppiarsi con tutti. Così si dica del pacifismo che mette nello stesso calderone i torti e le ragioni, eliminando la giustizia, cardine di tutto.

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