Ma i veri bestemmiatori del Vangelo sono i preti leghisti! E tu, vescovo, perché non li condanni all’inferno?

di don Giorgio De Capitani
Forse prima bisognerebbe condannare i preti berlusconiani, che sembrano prevalere tra il clero soprattutto giovane di oggi.
Ma i preti giovani sono anche perdonati, visto che non sono del tutto colpevoli, essendo figli del loro tempo, e quindi di quell’aria malsana prodotta dal virus del più lurido ma accattivante berlusconismo, frutto anche di quella oscena condiscendenza vaticana, che del resto favorisce sempre chi è potente e ricco, non importa se ladrone e puttaniero. Tra simili ci si intende!
Questi preti giovani meneghini che vivono come gagà, all’ultima moda, senza spina dorsale, e che amano soprattutto ritagliarsi un po’ di spazio tranquillo tutto per loro, per godersi meglio il regno di Dio, che male del resto fanno alla Chiesa, che oggi ha ben altri problemi a cui pensare: vedi il crimine della pedofilia del clero, e altri scandali lì lì per scoppiare come bubboni oramai maturi?  
Sì, sembra che il borghesismo sia ritornato di moda tra il clero, nonostante il ’68 che sembrava gli avesse dato un colpo mortale. Ma nessuno conosce ancora l’infinita capacità del clero ad adattarsi ai tempi, e alle tentazioni del quieto vivere: un posto sicuro c’è, così pure un impiego, e un mensile rassicurante.
Tuttavia, è innegabile che il clero anche borghese si dia da fare per il bene del suo popolo, garantendogli riti, sacramenti e ogni grazia di Dio.  
Ma c’è anche un clero (ma non credo che raggiunga la stessa percentuale) che sposa così tanto la località da aggrapparsi perfino alla ideologia leghista del: “prima i miei, e poi i tuoi”. In realtà, i preti leghisti neppure loro sanno perché lo sono, forse perché credono in tal modo di garantirsi il consenso della gente leghista, che qui da noi, in Brianza, ha un suo regno diffuso e invasivo. 
E non diciamo i motivi “opportunistici”: tutti sanno che i collaboratori parrocchiali sono leghisti, perché sono gli unici che sanno far bene il loro mestiere di organizzare feste, mangiate, buseccate, ecc. I preti senza di loro dovrebbero chiudere baracca. E i preti si tengono buoni i leghisti, lasciandoli anche nei consigli pastorali, puzzando come topi marci.
Ma c’è di più. Ci sono anche preti leghisti per convinzione: credono nella bontà dell’ideologia razzista.
Che un vescovo taccia, non prenda posizione, faccia finta di nulla, dica e non dica, si preoccupi anzitutto di eliminare la dissidenza tra i suoi preti (in realtà, quanti preti dissidenti ci sono nella diocesi milanese? non è per questo che far fuori uno o al massimo due costa poco, nel silenzio generale di un clero succube di se stesso?), è un modo subdolo per coprire la vergogna di una ideologia, quella leghista razzista, che sta minando la stessa mente dei ministri di quel Cristo che, se fosse qui oggi, non si accontenterebbe di prenderebbe in mano uno staffile, ma prenderebbe certi ministri a calci nel culo, spedendoli subito all’inferno.
E tu, vescovo, te ne stai zitto, pur vedendo quanto male faccia l’ideologia razzista tra i credenti?
Tanto, chissenefrega?, a te conta solo indorare qualche struttura pericolante, far rivivere qualche rito grottesco e ridicolo, rimettere in piedi qualche tenda di convegni verbosi, saltare di qua e di là per dire parole fatte, stucchevoli, noiose, con una cantilena da far cascare anche le mutande.
Cavoli! Un po’ di vita, eccitati un po’, fa’ sentire i tuoi gemiti, urla, minaccia…
Già! A te dà fastidio solo chi ti contesta, ti dice la verità in faccia, ti dice che sei sulla strada sbagliata, che stai costruendo sul nulla.
Ma tu te ne freghi!

 

3 Commenti

  1. Giuseppe ha detto:

    Anche se volessi, non saprei proprio come darti torto.

  2. don ha detto:

    Ma è vera la voce che il clero ambrosiano avrebbe sponsorizzato la candidatura di Mons. Delpini all’incarico di Arcivescovo di Milano e avrebbe bocciato quella di Mons. Brambilla? Almeno, diciamo, il clero che conta e che viene interpellato nelle indagini per la nomina di un Vescovo? Non so se le cose stanno veramente così, o sono soltanto voci di corridoio, ma se così fosse non hanno dato una buona indicazione…

    • Don Giorgio ha detto:

      In realtà, ciò che è sicuro è che papa bergoglio ha voluto punire la Diocesi milanese, nominando uno con cui purtroppo ho avuto a che fare (unn mummia imbalsamata), mai un sorriso, tutto formalità, e poi ora sorride come uno stupidello a tutti, ma è un falso. E c’è un’altra versione, altrettanto vera: Bergoglio, nelle diocesi importanti nomina i più stupidi di lui, o per lo meno li ritiene tali,non vuole più rischiare come quando è successo con la nomina di Martini.

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