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Ricordo una frase lapidaria sentita da giovane mezzo secolo fa: “Il popolo italiano ha nostalgia del fascismo”. Una frase di moda: “Cosa si stava bene cara lei quando c’era lui”. L’antisemitismo era ancora vivo: “Con (non ricordo il numero delle migliaia) … ebrei quanti saponi ci farei”. Ma quello del quale fui testimone avvenne in un CTO milanese. Una suora infermiera non aveva accolto la richiesta di un paziente ebreo del quale feci amicizia. Chiedeva di non mettere nel cibo parti di maiale. Quello che avvenne e mi fece arrabbiare. L’antisemitismo era trasversale e i partigiani non erano tutti brava gente. Nella cascina dove ho vissuto ce n’era uno che incuteva paura. Un’accesa discussione tra due comunisti finì nel sangue. Quello colpito dal coltello rimase mutilato per tutta la vita per la perdita del sangue. Cercarono di sviare il colpevole gettando il coltello accanto all’uscio del locale dove mangiavo con i miei genitori. Il silenzio dopo l’intervento dei carabinieri per portare via il colpevole regnava sovrano, salvo la recitazione dei rosari serali alla statua della Madonna. I nostalgici del passato vincitori o vinti cos’hanno imparato dalla loro storia? Ha ragione don Giorgio. Nulla. Si sono attenuati gli odi. Si è rincorso il Dio denaro. Le ideologie si sono annacquate. I valori si sono appiattiti se non abbandonati fino all’oggi dove la secolarizzazione ha creato dei robot schiavi dei social al servizio dei neo nostalgici del fascismo. Serve ancora celebrare la festa della liberazione? L’ultima fatta sono tornato a casa inzuppato d’acqua. Ne valeva la pena? Oggi a mente fredda penso di no. Come non vale la pena credere che il popolo italiano cambi. Per poter cambiare deve essere educato a rovesciare tutti i valori mondani (carnali) con quelli divini (spirituali). Per farlo occorre non solo pregare, cantare ma gridare: il Veni Sancte Spiritus (Vieni, Santo Spirito, mandaci dal cielo un raggio della tua luce …) e il Veni Creator (Vieni, o Spirito Creatore, visita le nostre menti, riempi della tua grazia i cuori che hai creato. …). O Spirito senza di te resteremo degli scheletri come nella valle descritta da Ezechiele.