Pietro Parolin, che castroneria hai detto?

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di don Giorgio De Capitani
Come può il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin affermare che quanto è avvenuto in Irlanda con la scelta referendaria a favore del matrimonio degli omosessuali è “una sconfitta per l’umanità”, o ancor peggio? Ma di quale umanità parla? Dell’umanità racchiusa entro gli schemi di una Chiesa-struttura, che, lungo i secoli, non ha fatto che ridimensionarla su uso e consumo della stessa religione?
Prima di usare termini come Umanesimo e Umanità, la Chiesa dovrebbe fare un serio esame di coscienza, se vuole veramente confrontarsi con l’Umanità in tutti i suoi Valori, che appartengono all’Essere divino e all’essere umano.
Più volte l’ho detto: la religioni, tutte quante, in quanto religioni, hanno preso l’Umanità così come uno pretende di racchiudere l’Oceano immenso nella buca che un bambino ha fatto sulla spiaggia del mare (Sant’Agostino insegna!).
L’Umanità va oltre la religione, che è e sarà sempre una misera struttura, il cui compito casomai non è quello di assorbire l’Infinito, ma di mettersi al suo servizio.
La Chiesa è al servizio dell’Umanità, e non viceversa. Perciò, se tu, Chiesa-struttura, pretendi di ridurre l’Umanità entro i tuoi limiti, i tuoi confini, le tue mura, sei completamente fuori strada. Ed è insopportabile la tua arroganza, quando pretendi di giudicare ciò che è Umano e ciò che non lo è.
Siamo chiari. Che tu, Chiesa-struttura, abbia le tue regole, i tuoi canoni, i tuoi comandamenti, i tuoi dogmi e la tua morale, posso anche accettare. Ma qui si tratta di discutere, anche da parte mia, tuo ministro, fino a che punto tu abbia il dovere e il diritto di imporre alla mia coscienza norme che violano la Coscienza universale di quei Beni che non ti appartengono in quanto struttura, ma che casomai appartengono al Dio infinito, che tu devi servire e non asservire.
Posso anche non essere d’accordo su certe scelte della società. Anche la società è al servizio dei Beni universali, e non può farne ciò che vuole. Sono d’accordo che la Democrazia, quella vera, quella Umana, non è il capriccio di una massa che cerca i propri piaceri. Anche sulla Democrazia si dovrebbe discutere a lungo, e seriamente. Il popolo non può decidere come vuole. Ci sono Valori che non possono essere messi al voto. Ma nel campo, ad esempio, dell’amore umano, le cose sono molto più complesse di quanto finora la Chiesa ci abbia fatto credere.
Se Dio ci ha creato per la felicità (altrimenti sarebbe stato un mostro!), perché la Chiesa ha fatto di tutto, e fa tuttora di tutto, per imporre il suo criterio di felicità, proibendo più che proponendo, con dogmi dottrinali restrittivi e con una morale repressiva?
Ed è proprio sull’amore che la Chiesa ha tradito il Dio d’Amore! Nefandezze, d’ogni tipo! Delitti contro l’Umanità, ancora oggi coperti! E tu, Chiesa-struttura, hai il coraggio di imporre le tue regole sull’amore? E sei così spudorata da scandalizzarti, perché l’Irlanda ha scelto per il matrimonio dei gay?
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da La Stampa

Umanità

di Massimo Gramellini
Il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin ha definito le nozze gay «una sconfitta per l’umanità». Perbacco. Di solito l’attacco all’umanità si tira in ballo per crimini efferati come gli stermini di massa. Mentre qui il primo ministro del Papa considera l’essenza stessa dell’uomo messa a repentaglio da un desiderio naturale, espresso da persone adulte e consenzienti: che lo Stato legittimi la loro decisione di volersi bene per tutta la vita. Parolin parla sull’onda del referendum irlandese, dove il popolo più cattolico d’Europa ha votato a stragrande maggioranza per concedere a una minoranza di individui l’accesso a un diritto che era loro negato. L’Irlanda si è limitata a estendere una possibilità. Ed è sempre questo il punto che disorienta, quando si discute di diritti civili. Che da una parte c’è chi pretende di vietare qualcosa a qualcuno e dall’altra chi vuole soltanto aggiungere un’opportunità, senza nulla togliere, senza obbligare nessuno.
 La Chiesa deve fare la Chiesa, si dirà, non può benedire atti che ritiene contrari alla morale, ancorché storicamente praticati con particolare assiduità nelle sacrestie. Ma allora, a rigore di logica, dovrebbe limitarsi a parlare di sconfitta dei propri valori. Non deplorare una sconfitta dell’umanità. A meno di volere un po’ presuntuosamente fare coincidere i precetti stilati nel corso dei secoli da una comunità religiosa (ispirata tra l’altro agli insegnamenti di un maestro di tolleranza come Gesù) con la natura profonda e insondabile dell’amore umano.
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da Vatican Insider
26/05/2015

Parolin:

«Il referendum irlandese è una sconfitta

per l’umanità»

Il cardinale Segretario di Stato a margine della conferenza internazionale della Fondazione Centesimus Annus: «Sono rimasto molto triste per il risultato». E sul tema del convegno: «Le attività finanziarie sono realizzate con mezzi complessi e rischiano di far perdere la visione del bene comune e della dignità umana»
Andrea Tornielli
Roma
«Il referendum irlandese è una sconfitta per l’umanità. Sono rimasto molto triste per il risultato, la Chiesa deve rafforzare il suo impegno per evangelizzare». Lo ha detto il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin dialogando con i giornalisti nel palazzo della Cancelleria al termine della conferenza internazionale della Fondazione Centesimus Annus. «L’arcivescovo di Dublino – ha aggiunto – ha detto che la Chiesa deve tenere conto di questa realtà, ma deve tenerne conto, a mio parere, nel senso di rafforzare il suo impegno e sforzo per evangelizzare. E io credo che si possa parlare non soltanto di una sconfitta dei principi cristiani ma di una sconfitta dell’umanità».
Nel corso del suo intervento, a conclusione della conferenza, Parolin ha detto che «le attività finanziarie sono realizzate con mezzi complessi e rischiano di far perdere la visione del bene comune e della dignità umana». Ha citato Papa Francesco che nell’Evangelii gaudium parla dell’attuale sistema economico al centro del quale c’è «l’idolatria del denaro» e non la persona umana.
«I Papi hanno molto insistito sulla centralità della persona – ha aggiunto subito dopo il Segretario di Stato – Questa è l’idea: che al centro della finanza e del mercato, e al centro dello sviluppo, ci deve essere la persona umana. E io vorrei dire, la persona umana concreta. Questa idea mi sta a cuore: tante volte noi astraiamo troppo, quando si parla di centralità della persona umana pensiamo a un concetto, invece è la persona umana concreta. Sono milioni, miliardi di uomini che vivono in questo mondo e che devono essere l’oggetto e il soggetto di uno sviluppo che permetta a tutti di vivere in maniera degna e umana».
Il cardinale ha quindi ricordato che il concetto di «strutture di peccato» è stato «utilizzato dai Papi ed è entrato nella dottrina sociale e dunque possiamo utilizzarlo per le nostre analisi. Nel rapporto tra persona  e struttura, la proposta cristiana insiste fortemente sulla conversione personale come strada e cammino per giungere alla riforma delle strutture. Se l’uomo è convinto dentro della bontà di certe cose e della cattiverie di certe altre, certamente lavorerà a livello sociale e si metterà insieme ad altri, perché è importante non essere soli, ma essere insieme per cambiare anche certe strutture che opprimono l’uomo e non lo liberano».
A una domanda sulla possibilità di introdurre la Tobin tax, una tassa sulle transazioni finanziarie per aiutare i poveri, Parolin ha così risposto: «Sono cose molto tecniche, si può discuterne, non vorrei entrare in questi temi che possono essere oggetto di confronto per prendere quelle iniziative e quei mezzi che possano aiutare i poveri. Bisogna uscire dalle parole e mettere in pratica e in atto tutti quegli strumenti che ormai sono stati individuati per aiutare i poveri a uscire dalla loro situazione e per farli diventare protagonisti del loro sviluppo».
Il Segretario di Stato ha commentato anche la situazione finanziaria della Grecia: «Penso che sia una situazione che potrebbe portare a una certa destabilizzazione dunque ci auguriamo che al più presto si possa giungere a un accordo».
Rispondendo a una domanda sul Sinodo, Parolin ha detto: «Per noi la famiglia rimane il centro, e dobbiamo veramente fare di tutto per difendere, tutelare e promuovere la famiglia perché ogni futuro dell’umanità e della Chiesa, direi anche di fronte a certi avvenimenti di questi giorni – ha detto riferendosi al voto irlandese – dipende dalla famiglia. Non appoggiare la famiglia è come togliere la base di quello che dovrebbe essere l’edificio del futuro».
Infine, a proposito del mancato gradimento all’ambasciatore francese Laurent Stefanini – nelle scorse settimane alcune fonti avevano parlato del «no» vaticano motivandolo con l’omosessualità (mai ostentata) del diplomatico – Parolin ha dichiarato che «il dialogo» con Parigi «è ancora aperto e speriamo si possa concludere in maniera positiva».

 

13 Commenti

  1. Patrizia ha detto:

    Il fatto è che per ogni libertà conquistata, per loro è un pezzo di potere che perdono, poverini bisogna capirli.

    • zorro ha detto:

      il loro potere e’ nella stanza dei bottoni ormai hanno perso tanti fedeli nelle chiese.Se non cambiano atteggiamento continueranno ad avere meno proseliti,se ne sono accorti ma gli viene difficile adeguarsi all’umanesimo cristiano

  2. zorro ha detto:

    Bhe’ ognuno ha la possibilita’ di esprimere la propria opinione poi si puo’ essere d’accordo o no.Queste possono essere osservazioni banali ma e’ la realta’.L’importante e’che la chiesa non usi la forza per sopprimere opinioni diverse o discriminare nella vita sociale gli individui cosi’ facendo andrebbe contro l’insegnamento di gesu’.Purtroppo in passato abbiamo visto cosa ha combinato in nome del vangelo(non solo la chiesa romana ma anche altre religioni)

  3. giuseppe ha detto:

    queste persone omosessuali hanno chiesto il matrimonio civile non quello religioso,pertanto la chiesa cosa ne vuole? perchè deve impicciarsi degli affari dello Stato? essa può pretendere certe cose solo dai suoi fedeli;in uno Stato i cittadini non sono tutti credenti e cattolici,ci sono non credenti e credenti in altre fedi che possono avere,come hanno certamente, una morale diversa da quella cattolica.

    • gil ha detto:

      è vero ci sono moltissime fedi ed ognuna ha le sue tradizioni (a volte millenarie)uno stato laico dovrebbe rispettarle tutte. aspettiamo perciò a breve la poligamia e la possibilità per un riccastro 50enne di comperare una sposa di 9 anni

    • antonio ha detto:

      Daccordissimo con Giuseppe.

  4. GIANNI ha detto:

    COME E’ COMPARSO L’UOMO SULLA TERRA?
    Ecco una particolare versione del creazionismo, Dei creatori sì, ma quali???
    http://www.universo7p.it/lanello-mancante-nellevoluzione-umana/

  5. Giuseppe ha detto:

    Condivido in pieno le valutazioni di don Giorgio e di Massimo Gramellini. Ho la netta impressione che gli esponenti più rappresentativi della Chiesa cattolica abbiano, per certi versi e su alcuni aspetti della vita umana, una concezione della realtà alquanto discutibile, pregiudiziale e fuorviante, perché presuppone che il mondo debba uniformarsi a tutti i costi a quelli che sono i canoni morali e dottrinali imposti per secoli dalla tradizione ecclesiastica e dalle convenzioni sociali. Poco importa che questo modo di ragionare impedisca loro di rendersi conto che non tutti i cambiamenti sono da condannare e che l’umanità è molto più complessa e variegata rispetto a quella che vorrebbero. Eppure l’esperienza dovrebbe pur aver insegnato qualche cosa. Non bastano le ferite inferte dal comportamento quantomeno inadeguato e a volte riprovevole di alcuni dei suoi ministri? E non conta la sofferenza di coloro che sono costretti a vergognarsi di amare liberamente, come se l’amore fosse una colpa, mentre dovrebbe essere l’essenza della buona novella? L’umanità non è composta da robot tutti uguali tra loro, ma da individui che sono per definizione ognuno diverso dall’altro, l’unica cosa che li accomuna, oltre alla fragilità e fallibilità,è lo spirito divino che il Creatore ha voluto infondere nei loro cuori. Quello spirito che li rende liberi di scegliere chi amare e come affrontare le vicende della vita. Paragonare a una sciagura un voto che consenta a chiunque di professare liberamente questo amore, anche se può scandalizzare i benpensanti, è pericoloso oltre che sconsiderato, e rischia di far ripiombare la chiesa indietro nei secoli, quando, con la scusa di debellare l’eresia e combattere la stregoneria, si mandavano al rogo tutti coloro che non si adeguavano ai suoi precetti e ai suoi modelli di società.

    • antonio ha detto:

      sempre piu’ d’accordo con giuseppe. Che la chiesa faccia la chiesa e si intromette nella vita sociale di ogni essere umano libero di fare quello che vuole.

  6. Giulio ha detto:

    Per me il Cardinale Parolin fa bene a non piegarsi al pensiero unico, atti di resa il Vaticano ne ha fatti già troppi.

  7. GIANNI ha detto:

    Le parole di Parolin non mi sorprendono.
    E’ capo di governo di Bergoglio, e su questo pontefice ho detto più volte come la penso.
    Si possono comprendere le sue parole se si pensa alla concezione che dell’essere umano ha il cattolicesimo.
    Non siamo di fronte ad una chiesa che si limita ad evangelizzare i propri valori, no.
    Ma ad una chiesa che dogmaticamente ci dice cosa è l’essere umano, quali le sue caratteristiche naturali, e via dicendo.
    L’uomo come essere creato da Dio secondo certi schemi, considerati naturalistici, per cui, se qualcosa non rientra in detti schemi, sarebbe, appunto, contro natura.
    Cioè non è una chiesa che dice che ha valori suoi e che questi sono stati messi in minoranza, ma è una chiesa che presume che l’uomo, qualsiasi uomo, sia quello che dice lei, non altro.

    Non dimentichiamoci mai di questo aspetto, cioè la chiesa non pretende solo di fissare i propri dogmi, regole, ecc, ecc., ma che l’essere umano sia creazione divina, con caratteristiche dalla stessa chiesa definite, compreso orientamento sessuale definito.

    Peraltro, si noti come stiamo assistendo ad una nuova ondata di evangelizzazione, sottolineata da Bergoglio, nel senso di una chiesa che presume di dire agli altri la via, le verità ecc.
    ecc.
    Quali?
    Ma le sue, ovviamente, quella che lei dice essere verità, morale e via di questo passo.
    Insomma, nulla di nuovo sotto il sole.
    Ci stupiamo?
    Mah, io forse sbaglio, ma non capisco, ad esempio, perchè un papa, se estroverso come Bergoglio, venga considerato innovatore, perchè alloara anche Woytila lo era, ma non mi sembrava un riformista.
    E Parolin, ovviamente, come capo di governo, non poteva che esprimere la stessa concezione.
    Per cui, ripeto: di che ci stupiamo?
    Non dimentichiamoci neppure la storica ostilità rispetto alla tesi dell’evoluzionismo.
    E può anche darsi che la concezione della chiesa sia vicina alla realtà, ma nel senso di un esperimento genetico.
    Possiamo escludere che l’uomo sia una creazione extraterrestre?
    Se fosse solo per il discorso evoluzionistico, probabilmente certi tasselli mancherebbero, nel senso che sarebbero occorsi tempi molto più lunghi, per passare all’homo sapiens.
    Ma qualunque sia la verità, uomo creato da DIo, creato da extraterrestri, o evoluzione, la concezione cattolica soffre di un’indubbia contraddizione.
    Se l’uomo è creato secondo natura, come mai, allora certe pulsioni, certe identità di genere, sorgono appunto spontaneamenete nell’individuo?
    Se sono contro natura, l’uomo non dovrebbe mai avvertirle.
    Evidentemente perchè la natura umana non è quella dogmaticamente imposta dalla chiesa.
    Se si tratta, appunto, di pulsioni naturali, da dove deriverebbero certe pulsioni innaturali?
    Evidentemente dalla natura stessa dell’uomo che, quindi, è forse un po’ diveersa rispetto a quanto ci vogliono far credere.
    Insomma, un’evidente contraddictio in terminis nella visione di un uomo, che non è quello che ci viene teorizzato.

  8. gil ha detto:

    pietro parolin santo subito !

  9. antonio ha detto:

    LA CHIESA MI HA TANTO DELUSO. LA CHIESA NON SI INTERESSA DELL’UMANITA’, MA SOLO DELLE LORO DOTTRINE CHE DEVONO ESSERE APPLICATE COME VOGLIONO LORO. MI DISPIACE. L’IRLANDA CI HA DATO UN ESEMPIO DI CIVILTA’ E MODERNITA’ E UMANITA’. QUESTA E’ UMANITA’.

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