Il Credo di Matteo Salvini

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Il Credo di Matteo Salvini

CREDO: questo è lo slogan di Matteo Salvini, che chiarisce: “È un atto di fede laica nella bella politica e nel bello della democrazia”.
Una cosa è certa: non sono parole di Salvini che, essendo analfabeta, di cultura bassissima, neppure elementare, non potrebbe arrivare a esprimere cose così belle, che però in bocca a Salvini diventano una oscenità, già a partire dalla parola CREDO, “un atto di fede laica”.
Non ho ancora capito, e non lo capirò mai, che significa la parola laico o laica, oggi così ricorrente sulla bocca di tutti, credenti e non credenti, tanto più che i credenti, in quanto cittadini, dimenticano di essere credenti.
Etimologicamente il termine laico deriva dal gr. laïkós ovvero “del popolo”, estensione del termine laós, “popolo”, e contraddistingueva l’appartenente alla moltitudine degli uomini in contrapposizione agli appartenenti a una comunità chiusa.
Per la Chiesa il laico è colui che, battezzato, non ha però ricevuto il sacramento dell’Ordine.
Ripeto, non riesco a capire il senso peculiare che i moderni danno alla parola “laicità”. Il popolo non c’entra più nulla, c’entra casomai quella visuale della società e della vita che vorrebbe fare a meno di qualsiasi fede religiosa.
Laicità sarebbe quel modo di pensare che esclude per principio ogni aspetto religioso, anche se i laicisti fanno man bassa della terminologia religiosa (rubare è sempre lecito, soprattutto quando, dopo aver ucciso una persona, se ne spoglia il cadavere!).
Quando sento parlare di religioso, vorrei dire la mia e chiarire.
Anche io, in nome della Mistica medievale, escludo l’aspetto religioso, e parlo di spiritualità, che riguarda la realtà dello spirito. Ogni uomo o donna è costituto/a di tre elementi: spirito, anima (psiche) e corpo. Tutti siamo fatti così, indipendentemente che siamo credenti o non credenti, ecc. ecc.
Dunque, se il cosiddetto laicismo pretende di escludere la religione, non può escludere il fatto che ognuno di noi è anche spirito, e allora che cosa s’intende per laicità?
Che cosa significa che il “Credo” salviniano, diciamo leghista, “è un atto di fede laica”?
E poi Salvini chiarisce” nella bella politica e nel bello della democrazia”.
Già l’aggettivo “bello” mette in guardia da ogni strumentalizzazione o banalizzazione.
Riuscite a immaginare la parola “bello” in bocca a Salvini? Che idea ha di bello? Un bel piatto di pastasciutta, un bel boccale di birra, una bella scop…, e magari godersi un popolo che si fa inculare da un selvaggio.
E che cos’è la politica per Salvini? Tutto ventre e culo! Oltre non si va…
Una bella democrazia!!!
Ah, ah, ah, una bella democrazia, da intendere come saper spappolare la testa di un popolo, già del tutto rincoglionito.
Magari sbaglierò, magari al governo ci darà la possibilità di realizzare qui in terra il paradiso terrestre. Ma non è già stato al governo? Vi siete forse accorti che qualcosa è migliorato?
Già, lui farà, farà, farà, e con l’inganno di fasulle promesse sazierà la fame o la sete di un popolo imbecille, a cui basta assaporare un po’ di merda secca o bere qualche succo di pantano.
27 agosto 2022
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

5 Commenti

  1. Zorro ha detto:

    Purtroppo i candidati non sono scelti dai aventi diritto di voto ma sono proposti dalle organizzazioni politiche asservite alla finanza .Governare una nazione implica conoscenze tecnico politiche non elementari inoltre serve essere introdotti all’ interno di circoli d élite vedi Draghi con queste premesse non abbiamo una democrazia effettiva ma siamo asserviti a organizzazioni lobbistiche
    Inoltre si è persa la partecipazione di massa a manifestazioni autoorganizzate come avveniva anni fa.
    Siamo in un vicolo cieco e qui maturano beceri politici e giornalisti sciacalli al soldo

  2. Felice ha detto:

    Le crede che gli Italiani sbaglino sempre a votare? Gli italiani scelgono i migliori rappresentanti, cioè i personaggi che li rappresentano al meglio. Berlusconi rappresenta milioni di persone che sono simili a lui, o vorrebbero esserlo, idem Salvini, Di Maio e tutti gli altri. Se gli eletti non sono buoni è perché nemmeno gli elettori lo sono. Se gli Italiani non sono buoni, chi vuole che li renda qualcosa di migliore di ciò che sono?
    Io sono giunto alla conclusione che gli Italiani non mi piacciono abbastanza per vivere in Italia e me ne sono andato da molti anni. Saluti

    • carlo ha detto:

      hai proprio ragione, analisi logica e perfetta.

    • Paolo ha detto:

      Se te ne sei andato con queste premesse e con queste considerazioni, mi sembra chiaro che non sei più italiano, nel bene o nel male, per tua scelta e convinzione.
      Quindi, non essendo più italiano (spero che tu non sia poi uno di quelli che, in certe occasioni, fa il nostalgico e si commuova pensando alla sua ex nazione di appartenenza),mi chiedo: che cosa te ne importa a te di quello che succede da noi?

      • Felice ha detto:

        Il legame con l’Italia o un paese dove si è nati o una persona non si dissolve del tutto in pochi anni. Tuttavia l’ho visto dissolversi lentamente ma costantemente, per cui sono certo che non ne resterà più nulla tra un altro po’ di tempo. Per dissolversi del tutto, dovrò almeno aver prima perso ambedue i genitori, portato via dall’Italia la loro eredità, e ottenuto il passaporto di un altro paese. Quello che è certo è che la speranza già adesso è morta, e il livello di disinteresse alto. Se commento su questo sito sulla politica è solo per un segno di attenzione per la mistica medievale del Don Giorgio e non per la politica italiana.

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