Dio! Ma quale Dio contesto e bestemmio?

di don Giorgio De Capitani
Dire “credo che…”, “sembra che…” è un modo di voler attutire una realtà, che solo i ciechi e gli ottusi vorrebbero nascondere.
La realtà è: siamo in balìa di un mondo di pazzoidi e di mentecatti, a loro volta succubi di una follia di forze malefiche che, in nome di un progetto diabolico, vorrebbero schiacciarci e dilaniarci nei nostri più sacrosanti diritti umani: diritti alla libertà di ciò che siamo dentro.
Non ci sono parole che possano spiegarci che cosa sta succedendo da quando l’Onnipotente ha creato questo mondo, facendone come responsabile l’uomo.
Ciò che non mi convince di tutto questo è l’aver creato un essere umano, dotandolo di intelligenza, scintilla del proprio Sé divino. Non sappiamo se dalla sua creazione l’uomo, dotato di intelligenza divina, abbia vissuto beato per millenni o solo un giorno, come vorrebbe farci credere l’autore del testo sacro della Genesi.
Sarebbe il colmo, se fosse così!
No, non vorrei accettare, neanche con tutte le riserve di questo mondo, che Dio ci abbia preso per i fondelli.
Eppure, la realtà è lì a dimostrare che l’umanità è una lunga, lunghissima storia di miserie, di sofferenze, di violenze, di sangue, di guerre dilanianti mai interrotte.
Di questa umanità si conosce solo i suoi aspetti peggiori. Dio avrebbe forse creato questo mondo come prova per darci solo un pezzettino del suo Paradiso? E come sarà, se nessuno è tornato a dirci se effettivamente esiste il Paradiso?
Una cosa sappiamo: che qui, sulla terra, c’è già l’inferno. E per attutirne la disperazione è stata inventata ad hoc la religione, paradossalmente, l’altra medaglia del Maligno, quella fintamente buona per nascondere la realtà: il mondo è tutto un insieme di miserie umane, di cui non si sa se Dio stesso sia complice o non sia invece incapace di risolvere il rebus.
Eppure, chiederemmo solo una cosa: che il male non fosse planetario, che gli innocenti ne fossero risparmiati, che il trionfo della giustizia potesse dare più credito al nostro diritto alla pace.
No, non si può credere alla Giustizia, quando quaggiù non c’è un momento di giustizia che non sia strapazzata o avvilita da una ingiustizia che prevale, potentemente prevale su ogni diritto a quell’esigenza di un essere umano, creato, come scrive la Genesi, a immagine e somiglianza di Dio.
Che la Bibbia inizi con la creazione del mondo, e subito dopo con il racconto del “disastro” del peccato originale, questo proprio non l’accetto, questo è assurdo, è orrendo, è una smentita di un Dio del Bene.
Sì, non accetto un fallimento simile. “Sembrerebbe“ (è d’obbligo!) che Dio ci abbia creato illudendoci di farci credere suoi figli, ma ci abbia subito tolto l’illusione, mettendoci in un mondo di guai.
E basta con la teoria della sofferenza “redentrice”!
Ma chi è quel Dio che si dice buono, e poi ci dice: “Più soffri, più ti redimi?”. Ma per qual motivo dovrei redimermi?
“Colpa del primo uomo e della prima donna: colpa ricaduta su tutto il genere umano!”.
Ma che cazzo di ragionamento è mai questo?
Qui saremmo alla perversione di un Dio del tutto sadico!
No, no, non si può accettare, rassegnati, all’idea di un Dio buono, per di più sempre pronto al perdono. Perdono di che? Sei tu il responsabile di tutto, e poi vorresti dirci che sei anche misericordioso?
Tu sei il responsabile, ed io dovrei chiederti perdono? Mai!
Nessuno capisce perché hai mandato tuo Figlio sulla terra a morire sulla croce? Un segno del tuo ravvedimento?
Se fosse così, inizierei a capirci qualcosa!
Ma a che cosa è servito? Gesù ha creato un nuovo Movimento (accettiamo pure che non fosse sua intenzione fondare una nuova religione!), che subito però è caduto nelle braccia di una religione, ben peggiore delle altre.
Volevi creare un Movimento radicale? Non potevi allora far sì che non cadesse tra gli artigli di un’altra perfida religione? Sei morto su una croce per dirci che ti sei pentito (tutti e Tre!) di averci creato male? Accetto!
Ma hai subito combinato un altro disastro: la Chiesa! Da duemila anni essa ha fatto più male che bene: certo, predica anche bene, ma quanto razzola male! Non è riuscita, nemmeno dal cuore dei suoi figli, a sradicare la zizzania: una perversione che continua fino ai nostri giorni tanto da separare la zizzania dal buon grano, preferendo la zizzania condannando il buon grano alla morte.
La tua strada, o Dio, è quella del fallimento: di male in peggio! Già! Vorresti forse dimostrare che sei abilissimo nel trarre il bene anche dal male? Ma con quale costo? E tu saresti il Dio Buono che si diverte a trarre il bene anche dal male? Non sarebbe migliore la via di trarre il bene da un bene migliore? Ma sei proprio un Dio sadico!
E poi che ragionamento è dire: è la cattiveria dell’essere umano che attira le guerre, le violenze, il sangue? E che mi dici delle malattie? E perché i bambini soffrono? Ma che Dio sei?
Già! Tutto colpa di quel cazzo di un peccato originale, inventato ad hoc per giustificare un Dio cattivo!
Ma io vorrei ancora crederti: sì, darti ancora fiducia! Ora però fa’ crepare tutti i bastardi che si divertono, alle tue spalle, a far soffrire gli innocenti.
Sì, falli crepare all’istante! Dal primo all’ultimo: da Trump a Putin a Salvini!
Falli crepare, e poi ti crederò, ma a patto che darai inizio ad un nuovo Regno, già qui sulla terra: un Regno di pace universale, di ben-essere, di giustizia.
Devi promettere a tutto il Creato che non permetterai più che nasceranno altri mostri, altri bastardi, altri figli di troie. Promettilo, altrimenti ti odierò e ti maledirò.
Da quanti millenni stai assistendo, passivo, alla maledizione dell’uomo? Non sei stanco? E allora dàtti una mossa, e intervieni: toglici di mezzo i farabutti, i populisti di merda, i criminali! Piazza pulita!
Questo deve essere il tuo pentimento: sradica la zizzania e non raccontarci più balle sulla necessità di lasciarla crescere!
Siamo stanchi di essere ingannati da qualche consolazione! Basta soffrire per causa di bastardi, forse i tuoi figli meglio riusciti, se tu permetti loro di agire in tutta libertà, ingannandoci.
Ci proibisci forse anche di sognare campi dorati di grano sorridere al sole della pace e della giustizia?
Ma che Dio sei?
Anche Isaia ti implora: “Se tu squarciassi i cieli e scendessi!”.
Da quanti millenni i tuoi fedeli ti implorano perché tu scenda dal cielo?
Già Sei già venuto!
Ma non pretendevamo che tu t’incarnassi come uno di noi! No! Ti chiedevamo solo di mandare qualche fulmine dal cielo, per colpire i prepotenti e i bestioni! Ed ora ti chiediamo che tu sterilizzi le donne con cui i barbari si accoppieranno per generare figli bastardi.
E allora mi viene un forte dubbio: che il dio che appare, che parla, che opera, il dio che governa il mondo, il dio che promette il paradiso a chi crede in lui, il dio che punisce e fa uccidere anche gli innocenti e i bambini, sia il vecchio dio dell’antico testamento, il dio religioso, fantoccio delle religioni, che è riuscito a nascondere, a “seppellire” il vero Dio, ancora da millenni tenuto a tacere, messo sotto sequestro, morto ma non risorto, in attesa che un manipolo di Mistici e di Giusti tolgano la pietra allo Spirito santo.
Ma dovrà essere tutto ex novo!
Questo mondo dovrà sparire nel nulla. Dio dovrà partire da capo, e non ripetere l’errore della prima creazione.
Non lo dice anche la Bibbia? Apocalisse 21,1: «Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il primo cielo e la prima terra erano passati…». Che significa?
Tutto ex-novo!
Questo mondo distruggilo, rimandalo nel nulla!
Anche la terra è contaminata dagli esseri umani!
Basterebbe poco: arala con il tuo Spirito, semina qualcosa di ancor più Bello, e mi raccomando: cambia la “carnalità” umana. Sì, un “bel” corpo, ma che profumi di anima, ma soprattutto odori di Spirito divino.
Un corpo che non diventi solo un contenitore vuoto. Non è a questo che si sono ridotti i tuoi attuali figli, Dio seppellito da disseppellire?

 

7 Commenti

  1. marco ha detto:

    “No, non vorrei accettare, neanche con tutte le riserve di questo mondo, che Dio ci abbia preso per i fondelli.”
    Dopo aver ascoltato più volte e meditato la tua omelia di domenica
    28 luglio scorso dico “Dio non ci ha preso per i fondelli”,don Giorgio.
    Di Dio non possiamo dire nulla, é molto vero. Forse anche la Bibbia, scritta da uomini per gli uomini ha voluto dire troppo, come nel Genesi per giustificare il male del mondo.
    Le parole che arrivano da Dio direttamente e senza intermediazione umana sono quelle di Cristo nei Vangeli.
    Non si trova spiegazione del male se non la sua personificazione nel Maligno.
    Il male in tutte le sue forme che tu don Giorgio hai urlato ( e se ne possono aggiungere altre ) per noi uomini é e resterà un mistero.

  2. Luigi ha detto:

    “Muore la pecora, muore l’agnello, muoiono il bue e l’asinello, muore la gente piena di guai, ma i rompicoglioni non muoiono mai.” Chi sono i rompicoglioni che non muoiono mai. C’è chi penserebbe a don Giorgio. Ma si sbaglia. I rompicoglioni sono quelli che vuole morti: Trump, Putin e Salvini. Nei presepi si trova la pecora, l’agnello, il bue e l’asinello, i pastori pieni di guai, gli estasiati (i mistici), … Ma i Trump, i Putin, i Salvini, … (tutti i rompicoglioni) non li troverete mai.

  3. Germana ha detto:

    Caro don Giorgio lei non sta affatto bestemmiando,lei sta ponendo LE DOMANDE .Domande fondamentali che per ora rimarranno senza risposta purtroppo.Cordiali saluti.

  4. Giuseppe ha detto:

    Impossibile non condividere questo “grido di dolore”. Aggiungerei anche che per insegnarci l’umiltà, dopo averci dato in affitto il creato intero, ci ha relegato in un minuscolo pianeta che è l’infinitesima parte dell’universo, ma abbastanza grande perché il male si diffondesse a macchia d’olio e l’umanità, anziché amarsi incondizionatamente, si potesse odiare…

  5. simone ha detto:

    Quest’estate tra caldo e lavoro è una vera noia; direi una tortura. C’è solo una cosa che può cambiare la situazione: il commento di don Giorgio sulla nuova lettera pastorale di Mario Delpini…”la situazione è occasione”….sarà riuscito ad andare oltre il pensiero comune che “non ci sono più le mezze stagioni”?

  6. FRANCESCO66 ha detto:

    Le penso anche conquiste cose. Unica cosa che non faccio il prete.

  7. diogene ha detto:

    … «Io sono voce di uno che grida nel deserto» (Gv 1,23)
    Il deserto dei quest’epoca del “mondo alla rovescia” don Giorgio!

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