Lombardi, avete una sola scelta: votare Umberto Ambrosoli

da L’Unità

Ambrosoli, la sfida in Lombardia

«Noi contro le mafie» | Videoforum

IL VIDEOFORUM | Ecco tutte le risposte di Umberto Ambrosoli, candidato della società civile e del centrosinistra. Forum a l'Unità: GUARDA IL VIDEOFORUM
 

di Cesare Buquicchio

29 gennaio 2013

 

 

In Lombardia si decide tutto. È uno dei grandi refrain di questa campagna elettorale. Perché nella regione più ricca e popolosa d’Italia si voterà per le elezioni regionali e per quelle politiche e i 49 seggi senatoriali in palio (27 per il vincente) potranno condizionare la vita del prossimo governo italiano. Perché è lì che l’influenza berlusconiana da una parte, e quella leghista dall’altra, sono andate per prime in crisi e lì stanno cercando di rinsaldarsi e rimontare.

 

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Ma tutto questo si intreccia con un voto amministrativo che, mai come in questo caso, peserà per il futuro del Paese. Per questo abbiamo voluto in redazione Umberto Ambrosoli, giovane candidato del centrosinistra e della Lombardia civica al Pirellone. Per chiedergli come si sta muovendo con alle spalle il rovinoso tramonto dell’era Formigoni, e di fronte le ambizioni populistiche e secessioniste di Roberto Maroni, nuovo leader leghista, e le brame di Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano e candidato per Monti alla Regione. La campagna elettorale, i temi della sua sfida, i primi provvedimenti da adottare se sarà eletto. Su questo e su molto altro si è svolto il nostro videoforum in diretta web (su www.unita.it la registrazione integrale), in un confronto tra Ambrosoli, il direttore de l’Unità Claudio Sardo e il vicedirettore Luca Landò, ma soprattutto in dialogo diretto con i nostri lettori sul web che tramite Twitter, Facebook ed email hanno potuto rivolgere domande direttamente al candidato presidente della Lombardia.

FUTURO
«Il grande tema è il futuro», risponde così Ambrosoli alle prime domande del forum incentrate sul suo approccio alla politica, lui che non viene da questa esperienza e che ha voluto sottolineare da subito la natura civica della sua corsa alla Regione. «Possiamo consegnare ai nostri figli un futuro in cui il nord del Paese, nelle sue regioni più importanti sia guidato da chi ha alle spalle vent’anni di fallimenti? Una Lega e una destra che hanno fallito inseguendo un’idea sbagliata di federalismo, nel traghettare la Lombardia in una nuova fase storica ed economica e che hanno fallito nel rapporto con l’Europa e ora sono solo capaci di criticare Bruxelles. Dunque la mia sfida è durissima, ma sento il grande orgoglio di poter essere utile alle forze civili e politiche del mio territorio».

TRASPARENZA
«Il mio primo provvedimento, se diventerò presidente, sarà una verifica sui conti della Regione, sui costi della politica, su come vengono impiegate le risorse. Sarà un controllo affidato a una società terza e da lì, una volta chiarito il quadro, potremo ripartire» spiega.

LAVORO
«La questione più urgente è la crescita. Crescita vuol dire lavoro, vuol dire giovani e donne. Nei primi cento giorni convocherò un tavolo con tutti i rettori delle università lombarde per metterli a confronto con il mondo delle imprese e definire i percorsi educativi verso i quali indirizzare e coordinare le energie. Avere al centro il diritto al lavoro e dare sostanza a questa attenzione è quello che caratterizza la nostra coalizione» dice ancora l’avvocato.

DONNE
«In Lombardia solo il 56% delle donne è occupato. Alzare questa percentuale porterebbe benefici esponenziali. La Banca d’Italia dice che per ogni punto di disoccupazione femminile in meno il Pil cresce di oltre il 0,5%. Io punto a una giunta con almeno il 50% di donne e a una maggiore presenza rosa nei cda delle aziende partecipate».

LEGALITÀ
La storia personale e quella famigliare di Ambrosoli, figlio dell’eroe borghese Giorgio, sollecitano la domanda via email di Tonino sull’attenzione alla legalità: «In Lombardia la criminalità organizzata è un pericolo sempre più vivo. Siamo la terza regione per beni sequestrati alle mafie e i dati ci segnalano che le forme in cui si incarna la criminalità non sono più solo l’edilizia e il movimento terra come è, ad esempio, in Calabria. C’è il turismo e il commercio, c’è il riciclaggio. E sappiamo bene che la battaglia contro la criminalità non va fatta solo per l’ordine pubblico. Dove c’è infiltrazione di denaro sporco non c’è crescita, non c’è lavoro buono. Mi chiedo quale credibilità possa avere chi stava in giunta con un assessore che prendeva decisioni per la Regione e nello stesso tempo era in debito con la criminalità da cui aveva comprato pacchetti di voti, come è successo con Domenico Zambetti, arrestato l’ottobre scorso» spiega Ambrosoli.

SANITÀ
«Come intende affrontare il problema dei direttori generali che hanno progressivamente trasformato le aziende ospedaliere da luoghi deputati alla cura dei malati a strumenti di propaganda?» chiede via Facebook Umberto Comin un ex primario di medicina interna dell’ospedale di Magenta aprendo il delicato capitolo del rapporto tra politica e sanità. «Quello che è successo finora, in quanto a spartizione politica dei posti per manager e primari, lo dice con candido nitore l’ex assessore alla Sanità Luciano Bresciani, che tra i suoi meriti ha quello di essere il medico personale di Bossi. Noi faremo diversamente, il merito sarà il criterio principale, ma la politica dovrà avere una funzione di controllo. Formeremo una commissione di esperti provenienti da altre regioni che dovrà indicare un numero doppio rispetto ai direttori generali da nominare. In quella rosa di nomi la giunta farà le sue scelte e con loro avrà la responsabilità del servizio da erogare ai cittadini. Ma su direttori sanitari e amministrativi la politica non dovrà mettere bocca».

SOCIALE
Cosa farà per le persone non autosufficienti? «Finora si è inseguito il falso mito della libertà di scelta – dice Ambrosoli –. A una persona sola si è risposto, sarai ancora sola ma ti diamo qualche soldo per pagarti dei servizi. Noi vorremmo fare qualcosa di diverso, responsabilizzando i Comuni, che sono vicini ai cittadini, ma un grande ruolo vorremmo lo rivestisse il volontariato che già fa tanto e spesso non entra nemmeno in contatto con la macchina pubblica. Ci vuole una rete che tenga insieme Regione, Comuni, sanità pubblica, privata e terzo settore. Inoltre, il settore dell’assistenza socio-sanitaria può creare nuovi posti di lavoro, a patto di affidare più responsabilità al no-profit e alle cooperative. Insieme alla green economy e alla alte tecnologie è uno dei settori su cui puntare».

TASSE
«La principale, per certi versi l’unica, proposta della Lega e del Pdl per queste elezioni regionali è quella del 75% di tasse da far rimanere in Lombardia. Bene, questa proposta è una bufala. E non lo dico solo io, lo dice ad esempio Confindustria. Ma è soprattutto una proposta che non può fare una Regione, non ne ha la competenza. E i primi a saperlo sono proprio Lega e Pdl che ci hanno provato inutilmente nel 2000 e nel 2008, con proposte di legge arrivate in Parlamento e poi lasciate cadere proprio da loro che stavano al governo».

EXPO 201
«La grande manifestazione in programma tra due anni è una opportunità importante. Ma Formigoni ha accumulato gravi mancanze su una delle deleghe che aveva, quella di costruire percorsi culturali per attrarre visitatori dall’estero offrendo tutto il patrimonio culturale e artistico dell’area, da Venezia ai grandi musei della Lombardia».

COALIZIONI
Parte da una citazione del Vangelo («guai quando tutti gli uomini dicessero bene di voi»), contenuta nel programma di Ambrosoli, la riflessione sulla diversità delle forze che lo sostengono e che vanno da personalità vicine al movimento di Ingroia (che in Lombardia non si presenta per le regionali) a ex esponenti Udc. «Abbiamo una coalizione ampia, che raccoglie il sostegno del Pd e di personalità come Savino Pezzotta, ex leader della Cisl, ma quella citazione vuole sottolineare che noi non abbiamo la risposta che soddisfi tutti, abbiamo bisogno di confronto. Solo nel confronto la nostra idea diventa la migliore perché assorbe una parte del pensiero altrui». E a chi avanza dubbi sulla tenuta di una coalizione così variegata, Ambrosoli risponde: «La stessa obiezione veniva avanzata anche per Pisapia, sindaco di Milano. Beh, a due anni dalla sua elezione il gradimento per le cose che ha fatto è cresciuto di 8 punti. Mi sembra di buon auspicio…», conclude Ambrosoli.

Videoforum con Umberto Ambrosoli

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18 Commenti

  1. Guido Musco ha detto:

    STASERA HO MANDATO PER LA TERZA VOLTA UN POST, PERCHÉ PER BEN DUE VOLTE NON È COMPARSO. CENSURA? SPERO DI NO. GUARDA CASO OGNI TANTO LA TECNOLOGIA FA LE BIZZE. VEDIAMO CON QUESTA TERZA.

    • Don Giorgio ha detto:

      Sei proprio un grillno! Non sai che i commenti vanno approvati e ci vuole il suo tempo, dato che anch’io ho il diritto di riposare? E poi non fare lungaggini quando scrivi, tanto non ti legge nessuno! Sii breve, e cerca di usare possibilmente la testa se ce l’hai!

  2. Rodolfo ha detto:

    Ambrosoli e’ un bluff!

  3. Giuseppe ha detto:

    Visto il panorama squallido dei candidati di questo intreccio elettorale, ben venga una persona seria.

  4. Gianni ha detto:

    Mi pare si possa notare quanto segue, sul rapporto tra elezioni amministrative e politiche.
    LA formazione di giunte e maggioranze locali, è sempre più facile, che non a livello nazionale.
    Probabilmente perchè i problemi sul tappeto, per quanto complessi, prevedono minori opzioni risolutive, quindi minori differenze tra le forze politiche.
    Ad esempio a livello locale non si fa politica della giustizia o politica estera.
    Anche per questo, sono proprio curioso di vedere come andrà a finire alle elezioni politiche, la partita tra centro filomontiano e centrosinistra.
    Scontato che Monti non intende allearsi con il controdestra, finchè rimarrà Berlusconi, se non ho capito male…., mi pare che la situazione sia questa.
    Probabilmente il centro sinistra vincerà le elezioni, cioè sarà la prima coalizione, ed il PD il partito di maggioranza relativa, al che dovrebbe essere incaricato Bersani come presidente del consiglio, ma…..
    Probabilmente, non avrà da solo la maggioranza per governare, da cui la necessità di alleanze.
    A sinitra, con SEL, ed alla sua destra con MOnti.
    SE tenta di avere entrambi nella maggioranza,alcuni dicono che sarà una difficile convinvenza, come ai tempi del governo Prodi, con Bertinotti, mentre avendo in maggioranza solo uno dei due, Vendola o MOnti, rischierebbe una maggioranza risicata, forse di non riuscire neppure ad averla.
    Ulteriore elemento di difficoltà un atteggiamento aspramente dialettico tra Bersani e MOnti, sopratutto per via del discorso MPS…., tema a causa del quale parrebbe che il PD ed il centrosinistra stiano perdendo voi, rispetto a precedenti sondaggi….
    insomma, in politica è proprio vero il detto mai dire mai.
    Comunque, a livello nazionale poco cambia chi vinca, visti i vincoli europei…
    Qualcuno prevede addirittura una sostanziale ingovernabilità, magari una grossa vittoria di movimenti alternativi, che farebbero da ago della bilancia.
    A livello locale, ci sono anche coloro che dicono che fino al 1975, anno di istituzione delle regioni,di questo ulteriore livello di ente locale non si sentiva la minima necessità…
    in effeti, dovendo fare un bilancio medio dei risultati dell’ente regione, a livello nazionale……

  5. attilio ha detto:

    Don Giorgio buongiorno.

    E’una bella Persona Umberto Ambrosoli.Ho seguito sul canale Youtube il suo intervento a Brescia, e davvero,seppure io non sia di primo-pelo, sono riuscito ad emozionarmi sul principio del bene comune e soprautto sulla figura del buonpadredifamiglia.

    Io credo sia necessario che la Politica,riesca ad interessare le persone, in famiglia,a scuola,al lavoro,negli ospedali,ovunque.
    La Politica necessita di un gusto,un profumo,una voce armonica e musicale.

    Le persone devono comprendere che non basta votare.Non basta delegare qualcuno e poi andare al bar o alla partita di calcio.

    E’ necessario che dopo aver votato non si lasci sola la persona votata.E’ necessario seguirla notte e giorno se necessario.Le porte del PALAZZO di turno, devono consentire una sorta di scambio osmotico costante in 2 sensi di marcia,sempre.

    Non sarà facile per nessuno,neppure per U.Ambrosoli.Tanto che nei luoghi più reconditi della mia mente, nei miei pensieri mi chiedo:”E’ giusto, è etico, e alla fine morale inviare questa Persona nella fossa di misera e perduta gente?”.

    Io non lo so.

    Don Giorgio grazie,auguri di ogni bene nella serenità del Signore.

    attilio a.

    Brescia, 29/01/2013.

  6. vale ha detto:

    Salvo qualche crisi di disgusto dell’ultima ora lo voterò.
    Ma non sono affatto convinta. Alle primarie votai per la Kustermann. Ma anche DiStefano mi sarebbe andato benissimo. Ma questo qui… mi sembra troppo “democristiano”. Salvo sparate sui gay e l’aver rovinato Milano Ambrosoli e Albertini mi sembrano molto simili. O forse parto semplicemente demoralizzata dopo lo shock di Penati…
    Maroni ovviamente manco morta… dopo lo scandalo del cerchio magico tutti contro Bossi, ma due anni fa tutti a votare per un ragazzino (CAPOLISTA) che aveva ripetuto l’esame di maturità due volte. Se questa è meritocrazia… (e non mi si dica che lavorava ai raduni; ne ho conosciuti di leghisti che si sono fatti in quattro da quando avevano quindici anni per raduni, assemblee e tutte le boiate pseudofolkloristiche che organizza il partito. Ma al massimo han fatto i consiglieri comunali del loro paesino…)

  7. bobby sands ha detto:

    c’è anche
    CARLO MARIA PINARDI
    per il movimento 5 stelle

    • Don Giorgio ha detto:

      sì, ci sono anche i nanetti…

    • Giuseppe ha detto:

      Sono certo che il signor Pinardi sia una persona degna di rispetto, ma il leader del suo movimento è un certo Beppe Grillo e questo, francamente, non mi sembra molto rassicurante.

    • vale ha detto:

      No, è il candidato di “fermare il declino”. Se non sbaglio per il m5s si presenta una donna.

      • Guido Musco ha detto:

        NATURALMENTE PER IL SIGNOR DON, CHI NON LA PENSA COME LUI È UN NANETTO. IL SIGNOR AMBROSOLI SARÀ ANCHE UNA BRAVA PERSONA, MA ALLA FIN FINE RIMARRÀ SEMPRE LEGATO AL VECCHIO SISTEMA DEI PARTITI PERCHÉ È DA LÌ CHE PROVIENE ED È LÌ CHE DEVE DAR CONTO. RITENGO CHE IL NANETTO DEL MOVIMENTO 5 STELLE, NON ESSENDO LEGATO AD ALCUNO SCHEMA AVRÀ PIÙ LIBERTÀ DI AZIONE. A PARTE IL FATTO – E NON È COSA DA POCO – CHE COLORO CHE FANNO CAPO AL MOVIMENTO 5 STELLE STANNO GIÀ DIMOSTRANDO NELLA PRATICA (VEDI SICILIA E ALTRO) DI PERCEPIRE SOLO 2500 EURO PER IL LORO LAVORO. SAREBBE IN GRADO DI FARE ALTRETTANTO L’AMBROSOLI?

        • Don Giorgio ha detto:

          Ah, quanto sei ingenuo! Fra poco dirò ciò che penso di Grillo e del suo Movimento.

        • vale ha detto:

          Liberi come Favia e gli altri epurati?
          O come il sindaco di Parma, che nei fatti sta sfidando diversi tabù del ms5? (E devo ammetterlo, per il momento mi sta stupendo in positivo).
          Il movimento 5 stelle penso che potrebbe essere un ottimo partito di opposizione. Ma senza alcun programma, con un sacco di slogan e con un padre-padrone invece di un leader, resta un’incognita per qualunque ipotesi di governo. Pensa a un amministratore di condominio che chiede un compenso bassissimo (ottima cosa, per carità), ma poi siamo sicuri che la sua gestione sarà efficiente?

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