L’EDITORIALE
di don Giorgio
Una massa
di imbecilli o super imbecilli…
Tanti sono gli interrogativi che sembrano sommergere anche i più puri o i più onesti.
Ad esempio, come proteggerci dalla merda o marciume in cui religione, società e stato sono immersi fino al collo?
La testa da tempo è stata mozzata dal populismo più brutale, con la faccia d’angelo di un porco “santificato” nel Duomo di Milano o da una “tappetta”, che in quanto femmina ha tutti i privilegi per essere considerata come la casta Susanna.
Sì, come uscire da un pantano che ogni giorno si allarga, coinvolgendo anche i santi e i giusti, che se ne stanno zitti come coglioni in attesa del paradiso?
A proposito di santi e di giusti, quanti sono e dove sono, qui in Italia? Chiusi in casa o in qualche eremo dove Dio è onorato nel silenzio più colpevole? Lasciamoli poltrire nella loro
inettitudine: tanto a che servono?
Vedo e sento solo “assenze imperdonabili” di testimoni di quello Spirito che, lasciato libero di agire, darebbe fuoco a tutta la paglia che avvolge questo Creato, benedetto da Dio e maledetto dagli uomini.
E così ogni giorno che passa tutto appare “apocalittico”, addossando la colpa a quel povero cristo che se ne sta lassù ad aspettare che qualche suo figlio reagisca “in nome suo”.
“Apocalisse”: parola che sta tornando di moda, quando il cielo, anche per vendetta o perché incazzato nero, manda giù fulmini e cascate d’acqua, accompagnando l’ira con trombe d’aria, forse simbolo di quello Spirito che, non potendo rinnovare gli spiriti, è pronto a ricreare l’universo, ma a modo suo.
“Apocalisse”, aggiungendo “naturale”, e così i figli di Dio, in realtà figli di troie terrestri, se la cavano sempre, accusando la Natura, che vorrebbe generare Vita, ma è costretta ad abortire proprio per colpa dei figli di troie.
E voi pensate che religione, società, istituzioni statali, governo ecc. facciano un serio esame di coscienza?
No, se sono imbecilli, e rimangono nella loro imbecillità.
Eppure sono colpevoli, ma si lavano la coscienza, se ce l’hanno, nella merda.
Non c’è un Giusto, almeno Uno, sulla terra, che reagisca, si ribelli, prenda in mano la spada di fuoco di Dio, e trafigga nella pancia l’intera umanità così fa dar uscire tutta la merda che ha dentro?
È arrivato il Covid, e la gente non ha capito la lezione; arrivano gli uragani, e si litiga su chi è responsabile, senza capire la lezione. Ma che “uomini” siamo?
Imbecilli, dalla punta dei piedi fino al capello più lunga della testa.
Chiesa imbecille, religione imbecille, credenti e cittadini imbecilli, politici imbecilli.
Anche io mi sento un imbecille, quando per paura o falso rispetto mi tengo dentro ciò che vorrei urlare fino al Cielo benedetto.
Ora mi sento meno imbecille: ho scritto ciò che dovevo scrivere.
29 luglio 2023
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