Senza freni, ed ora scomunicatemi e querelatemi…
in Ultimissime / by Don Giorgio / on 30 Maggio 2018 at 16:01 /
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Caro don Giorgio, come ho scritto tantissime volte sul tuo sito, ho l’impressione che la chiesa a un certo punto ha, almeno in parte, fatto passare in secondo piano la sua vocazione spirituale, trasformandosi in istituzione politica. Per questo, spesso, per non scontentare nessuno, anziché scuotere le coscienze, cerca più che altro di mantenersi su una linea di prudenza diplomatica, quasi mai alzando la voce e facendo valere la sua missione apostolica.
Da non credente sono d’accordo con lei Don Giorgio. La Chiesa se non è “sale della terra” è “insipida”. Ha ragione: dove non arriva lo Stato deve arrivare la Chiesa. I grandi uomini di Chiesa come Carlo Maria Martini hanno “aiutato” lo Stato: le cattedre dei non credenti. I vescovi dovrebbero far tesoro di quello che insegna il saggio del Qoelet: “C’è un tempo per tacere e un tempo per parlare” (Qo.3,7). Questo non è il momento di “tacere” ma di “parlare”.
P.S. Salvini ha fatto una cena natalizia con la Le Pen alla modica cifra di 400 euro a testa (la pensione minima di un pensionato che lo vota). Se per una Chiesa questo non è immorale, cos’è?
Don Giorgio, non sarai né querelato né scomunicato ma continuerai ad essere ignorato, e per molti essere ignorati è come essere condannati a morte. Non illuderti perché le persone che ora ti dicono: bravo don Giorgio… continua così don Giorgio… e cose del genere non faranno mai qualcosa per te.
Sarai sempre solo e morirai solo. Te lo dice uno che molte volte dissente da ciò che tu dici, che altre volte non capisce il tuo concetto di Bene Comune e di Democrazia, ma che ti riconosce grande e stimabile passione nel promuovere le tue idee.
Beh, in reeltà ti sbagli: ho tre querele + una in arrivo, minacce continue, questo sito è sotto minaccia perciò l’ho dovuto proteggere, e così via. Sono più odiato che amato, e questo non può che farmi piacere.