Che paese! Che gente! Che cecità! Che ottusità! Quanti pregiudizi!

Che paese! Che gente!

Che cecità! Che ottusità! Quanti pregiudizi!

Premetto subito: non conosco l’autore della lettera, apparsa su Merateonline il 28 maggio scorso, nella sezione INTERVENTI, e poi spostata nella sezione CI HANNO SCRITTO.
Una cosa è chiara: abita a Santa Maria Hoè (Lc) e sostiene l’attuale sindaco, Efrem Brambilla. Faceva forse parte dell’amministrazione di Carmelo La Mancusa? Nulla di male, ma tanto per chiarire.
Che dire di ciò che ha scritto ultimamente a proposito di Marco Panzeri?
Sì, perché l’autore della lettera ha un dente avvelenato contro l’attuale sindaco de La Valletta Brianza, ma in quanto Marco Panzeri, e lo si vorrebbe screditare per le sue simpatie nel campo politico nazionale, come se ciò bastasse per screditare la sua attuale amministrazione, forse dimenticando che l’attuale sindaco di Santa Maria Hoè, Efrem Brambilla, ha precedenti giovanili nel campo politico, pur sconfessati, su cui seriamente riflettere.
Distinguiamo, dunque: le simpatie politiche dalla carica di sindaco. E se anche io ho detto la mia su Marco Panzeri è solo perché, quando si è sindaci, è un dovere lasciare da parte ogni extra impegno politico, e darsi anima e corpo al bene del proprio paese. Che poi un sindaco sia personalmente renziano o draghiano, interessa relativamente.
Ma c’è di più. Il signor Fulvio Magni valuta le cose e dà giudizi perentori basandosi su fatti già chiariti da Marco Panzeri. L’assurdo sta nel concludere il suo intervento con queste parole: “Mi pare chiaro che l’obbiettivo di Panzeri sia di svuotare le motivazioni che diedero vita all’Unione, confido nelle capacità e nella caparbietà del mio Sindaco che questo non accada!”.
Ridere o piangere? Coi tempi che corrono ridiamoci sopra, anche se qualche riflessione la ritengo doverosa.
Che cosa c’è dietro l’atteggiamento di chiusura del sindaco e del paese di Santa Maria Hoè nei confronti dell’attuale amministrazione La Valletta Brianza?
Marco Panzeri viene visto, dipinto, giudicato e odiato come il “cattivone”, il duro, il dittatore, colui che vorrebbe imporre la supremazia, prima del Comune di Rovagnate, e ora de La Valletta Brianza.
Conosco bene Marco Panzeri. A parte il suo caratteraccio, l’ho sempre stimato per la sua competenza, la sua dedizione, il suo concetto di bene comune. Ha idee chiare e se ha attorno una squadra efficiente riesce a dare una svolta radicale al paese.
Non vorrei fare confronti: lascio alla gente valutare i fatti, al di là della persona in quanto tale. Se ultimamente la sua lista ha vinto le elezioni un motivo c’è. E, se posso aggiungere una mia impressione, sto notando con soddisfazione che oggi ne La Valletta Brianza esiste una bella efficiente promettente squadra, anche di giovani assessori, che non fanno la controfigura del sindaco, a differenza di Santa Maria Hoè, dove esiste “lui” e solo “lui”, senz’altro dal punto di vista mediatico.
Nessuno mi toglie dalla testa una cosa: non si può dimenticare che l’attuale chiusura del paese di Santa Maria sia anche dovuta dall’aver seminato per più di trent’anni risentimenti nei riguardi dei paesi vicini, da parte di un parroco con la fobia del sesso, della donna e di Rovagnate, vista come “la prima donna” da combattere e da isolare.
In realtà è successo il contrario: ad essere isolato oggi, per volontà propria, è il paese di Santa Maria Hoè. E ciò è grave non tanto perché l’Unione non funziona più o perché il paese di Santa Maria non si fonderà mai con La Valletta Brianza per costituire un Comune più allargato.
È il paese di Santa Maria in quanto tale, a se stante, che ha bisogno di un rinnovamento, di un’apertura, di una nuova mentalità.
Ma ciò non sarà possibile finché ci sarà un’amministrazione fortemente campanilistica e tra i cittadini nessuno avrà il coraggio di togliere la testa dalla sabbia.
***
Gentile Direttore,
[…]
Meno drammatico pur nella gravità, segnalo l’inconcepibile comportamento tenuto dal Sindaco della Valletta e Presidente dell’Unione: dopo la fusione avvenuta nel 2011 fra i comuni di Perego e Rovagnate la Giunta Comunale di Santa Maria Hoè decise di partecipare, pur mantenendo l’autonomia, all’Unione fra i due Comuni, la motivazione addotta era la condivisione dei servizi. All’inizio ci furono lamentele dovute alla non sempre agevole passeggiata da Santa Maria al Municipio in villa Sacro Cuore per accedere ad alcuni servizi, ma tutto si svolse con la massima collaborazione fra la Sindaca Trabucchi di La Valletta e i Sindaci La Mancusa e Brambilla di Santa Maria. Poi a rischio commissariamento e senza minoranza si insediò alla poltrona di Sindaco e Presidente il renziano Panzeri, che prono agli insegnamenti del bullo di Rigniano sull’Arno iniziò a scombicchiare la gestione unitaria, permettendo a una assessora che non conosceva i nostri luoghi (aveva vissuto a Milano) di prodigarsi in presunti mobbing nei confronti del personale, spostando arbitrariamente gli addetti dalle mansioni che ricoprivano, tagliò i fondi alla biblioteca intercomunale e altre nefandezze di cui non ho notizie affidabili. Ma ciliegina sulla torta che ha generato la giusta reazione con l’abbandono della sessione di giunta del Sindaco di Santa Maria è stata l’imposizione comunicata a Brambilla poco prima della riunione concernente in un O.D.G. di cinquanta pagine che Efrem avrebbe dovuto leggere e valutare in pochi minuti, il testo riguardava la soppressione delle aperture serali negli uffici di Polizia Locale e di affari generali e altre modifiche.
Mi pare chiaro che l’obbiettivo di Panzeri sia di svuotare le motivazioni che diedero vita all’Unione, confido nelle capacità e nella caparbietà del mio Sindaco che questo non accada!
Grazie per l’attenzione
Fulvio Magni

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