Solo ottuso e cieco, o non c’è dell’altro?

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Solo ottuso e cieco, o non c’è dell’altro?

Leggendo i commenti che appaiono anche su questo sito che esprimono forti perplessità, e anche sconcerto, su quanto sta succedendo nella nostra chiesa ambrosiana, non posso che condividere tale sofferenza, tanto più che più volte anche apertamente, non solo privatamente, ho espresso dissenso nei riguardi della pastorale di un vescovo che sembra aver preso una tangenziale che lo porterà lontano dalle esigenze più evangeliche di quanti ancora sperano che qualcosa di nuovo possa succedere.
Ma, con questo Papa, nulla di nuovo sotto il sole che continua a sorgere al mattino, sempre monotono, forse stanco di far luce, quando la gente e i gerarchi amano stare nelle nebbia o addirittura nelle tenebre.
Sì, è triste dire questo! Ma triste per chi?
Ho l’impressione che la gente, anch’essa stanca di aspettare, se ne freghi di tutto ciò che succede in casa cattolica, arrangiandosi come può, quando ha bisogno di una grazia del tutto personale.
Certe deviazioni dalla sorgente evangelica succedono proprio in questi tempi, anzi si moltiplicano, aggravando così la tristezza dei tempi.
E ciò fa buon gioco alla gerarchia che, attorniata da una massa di menefreghisti o da collaboratori imbecilli o castrati nello spirito, se ne approfitta col pugno duro, violando i sacrosanti principi etici o quella coscienza che grida, ma nel silenzio totale, come in un deserto dove tutto sembra così arido che lo Spirito fila via liscio alla ricerca di qualche ciuffo d’erba in cui deporre il suo seme.
La cosa veramente allucinante è vedere un pastore d’anime che vuole restare solo, all’interno di un ego possessivo, senza l’umiltà di ascoltare almeno qualche voce che lo richiama al dovere.
È così diabolicamente cocciuto che per lui il dovere è di stare solo, in balìa della propria imbecillità.
Non ascolta nessuno. Ha chiuso le porte anche del buon senso. Sembra sadico, forse perché odia chi lo contesta nell’orgoglio, e lui si vendica isolandolo, non importa se le conseguenze saranno anche tragiche.
Il problema non riguarda solo chi è emarginato, ma tocca una diocesi in toto, che è lasciata su un burrone. Ed è qui la mia rabbia, la mia sofferenza, quel mio tenace voler insistere nel dissentire da una pastorale del vescovo che sembra impazzito, fuori giri, in balìa del vento del nulla.
Fa e disfa, gira come una trottola, vorrebbe essere protagonista di una storia che non è storia, ma una telenovela di barzellette che neppure fanno ridere.
Ma almeno Silvio Berlusconi ci faceva in parte divertire, e Mario Delpini conosceva bene il grande cavaliere per avergli dedicato un discorso funebre che passerà alla storia.
Che dire? Vorrei lanciare un grido: protestiamo insieme; più persone che si uniscono in coro forse potrebbero ottenere qualcosa, senz’altro più di quanto da anni e anni da solo non sono mai riuscito a ottenere.
30/09/2023
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

5 Commenti

  1. Gustavo ha detto:

    Sconsiglio la visione della registrazione della S. Messa di Cernusco Lombardone di oggi perché consiste quasi esclusivamente in un primo piano su deterani femminili, mentre in secondo piano si vedono chierici con occhiali da sole. Per quanto riguarda la predica, non so nemmeno se sia stata fatta; se fosse stata fatta non ne ricordo nulla tranne un punto in cui il prete obbliga tutti ad alzare la mano. Alla fine il prete dice “un ultimo sforzo” come a dire: meno male che ormai la messa è finita, e gli fanno pure un applauso. non so per che cosa, forse per ringraziarlo per la copertura.

  2. Simone ha detto:

    Non mi son mai tirato indietro nel contestare parroci imbecilli o arcivescovi senza testa e palle; non mi tirerò di certo indietro ora…tanto in esilio ci sono già da anni e non ho ancora 40 anni.
    Mi viene da piangere ogni volta che metto piede in qualche comunità o oratorio. Vedo quanto son divenute strutture senza senso e senza meta. I preti contestano l’individualismo e sono i primi a trincerarsi nel palazzo dove comandano solo loro e vengono adorati da una schiera di imbecilli. Il loro unico intento: dimostrare di essere meglio del predecessore. Patetici.
    Caro don io son pronto a lottare ma se c’è da iniziare ad elencare tutti i problemi ci vorrà molto tempo; se c’è da ribaltare qualche parrocchia ne salveremo poche o niente.
    Il vescovo Mario non ha fatto niente per invertire una situazione già ampiamente compromessa. Solo la voglia di protagonismo o di comandare di taluni, tiene in piedi le parrocchie che son ormai piccoli gruppi e non più comunità. Piccoli gruppi chiusi, sterili e che non generano nulla.
    Ci vorrebbe un miracolo per raddrizzare la situazione.

  3. Gustavo ha detto:

    Gentile Sig. Don Giorgio,

    Sono state inviate varie comunicazioni al vescovo Mario e collaboratori e sono pronto a scommettere che qualcuno verrà a farle visita presto, con intento di pacificazione. Potrebbe essere un vicario ma non escluderei il vescovo in persona. L’intento potrebbe essere anche non troppo nobile ossia quello che il vescovo non è molto coraggioso e dunque cerca di non farsi troppi nemici, almeno non troppi nemici troppo forti.
    Si ricordi di chiedere qualche incarico per Cernusco Lombardone per favore perché c’è bisogno. La parrocchia è finita in mano al laicato e l’unica cosa che stanno facendo è organizzare concerti musicali notturni disturbando il sonno di tutto il paese. Io dormo ormai con cuffie anti rumore. A parte la scomodità e difficoltà nel prendere sonno, non vedo nessi logici né analogici con il messaggio di Cristo.

    Distinti saluti.
    Gustavo

  4. Martina ha detto:

    La tua vita è da sempre un dare tutto agli altri, al bene comune… sorretto da una Fede purissima.
    Appena senti di un confratello in difficoltà ti fai in mille. Appena senti di una ditta in difficoltà, corri e cerchi di dare qualcosa perché possa essere d’aiuto. Così con tutto e tutti.
    I tuoi oratori erano strapieni, le tue messe ricolme di fedeli… forse solo il cardinale Martini aveva visto in te quella scintilla divina che arde incondizionatamente.

    La tua sofferenza e la tua rabbia per questa Chiesa e questo mondo abbracciati a ogni dio che si fa idolo sottolineano ancora di più la distanza tra te che vivi in modo radicale il Vangelo e loro che amano questa struttura comoda.
    E di fatti: loro sono i bravi e tu il cattivo.
    Loro i giusti, tu l’eretico.
    È sempre stato così, specie nel mondo ecclesiastico, non a caso l’orrore dell’inquisizione è stata arma della Chiesa.
    Oggi l’inquisizione c’è ancora, sotto altre vesti, ma c’è ancora e tu, come altri preti, ne siete l’esempio.

    Raccolgo il tuo invito, il tuo grido. So quanto sei giusto e quanto sei Guida sveglia e vigile.
    Per millenni la Chiesa ha imposto a tutti un messaggio totalmente diverso da quello di Cristo.
    Forse sta arrivando l’Ora… L’Ora dei veri adoratori del Padre… l’Ora in cui si adorerà il Padre in spirito e verità.
    Luce e Vita.
    Togliere tutto, distaccarsi da tutto per farsi inondare dal Divino.
    In questo mondo di opulenza, di avere, di potere, di apparire, di infinite e continue menzogne sono completamente d’accordo con quanto diceva Simone Weil: totale povertà. Solo l’essenziale.
    Siamo voci che escono dal coro?
    Forse… e solo per il Sommo Bene.

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