Non vi è che una sola via: Rivoluzione radicale!

Non vi è che una sola via:

Rivoluzione radicale!

di don Giorgio De Capitani
Dire oggi bene comune
sarebbe come parlare di qualcosa
che non si conosce,
o si conosce per sentito dire,
per cui è una parola che allarga la bocca,
respirando il soffio della vanità o vacuità
di un ego tanto strafottente quanto volgare.
L’ego ha un potere strepitoso
sulla parte meno nobile,
ovvero barbara, dell’essere umano.
L’Italia ha perso radicalmente
la Nobiltà del suo Genio antico,
sì radicalmente, il che significa
che le radici della Nobiltà
sono state completamente divelte.
E così il nostro Bel Paese è finito
nelle mani di barbari,
consumati dall’ego del Maligno più scaltro,
che usa l’arte dell’inganno
per sedurre l’intelligenza umana,
togliendole la sua origine,
ovvero lo Spirito divino.
L’inganno del Maligno rende imbecilli:
scienziati, filosofi, scrittori, poeti,
artisti, musicisti, ecclesiastici:
cecità assoluta su tutti i fronti,
in un vortice spaventoso, dove si crede
di danzare allegramente come idioti
in balia del suono dei propri peti.
Questa è la società di oggi,
questa è la politica di oggi,
questa è la religione di oggi,
questa è la Chiesa istituzionale di oggi.
Cecità, danza macabra e spettrale,
un coro di peti di culi, da cui escono
escrementi di un cibo demenziale.
Danzate pure, ridete a crepapelle,
scherzate su tutto:
un gioco “osceno” che vi porterà
alla morte eterna.
Non c’è che una via: una rivoluzione feroce,
che tolga anche con la violenza
tutto il marcio che è radicato ovunque:
nei palazzi lussuosi e lussuriosi del potere,
nella cattedrali più imponenti,
dove a sedere sullo scranno più vetusto,
ancora odorante di Nobili santi,
sono nanerottoli insipienti,
in balia della vacuità d’essere,
una irrisione del pudore divino.
Politici del nulla, vacuità assoluta,
indecenza istituzionale, con abiti di potere
che coprono corpi già disfatti dal Maligno.
Popolo bue, roso dentro e fuori
da una imbecillità di tenebre
che oscurano perfino Dio.
Chiesa, castrata dal suo potere carnale,
più carnale dello stesso potere civile.
Chiesa, a cui è rimasto qualche osso
per cani randagi.
Lo Spirito è pronto per generare la Sorpresa,
e la Sorpresa non sorprenderà gli spiriti liberi,
che da anni, da secoli l’aspettano,
ma che da anni, da secoli
sono stati violentati dalla violenza
del potere politico e del potere religioso.
Gli spiriti liberi aspettano, ma non passivi,
aspettano con le loro armi (spirituali),
già pronte a collaborare
con l’azione violenta (spirituale)
dello Spirito di Libertà.
Gli spiriti liberi non sono in balìa di nessuno:
hanno occhi profondi, penetranti, vivi,
perché sono gli occhi dello spirito,
purificato dall’ego, nello Spirito divino.
Solo gli spiriti liberi “vedono”:
vedono la “realtà”, a differenza dei carnali
che vedono solo “apparenze”:
apparenze di una carne,
che si consuma nel tempo carnale.
La lotta tra l’essere e l’avere è impari:
”sembra” a vantaggio della carne,
ma l’essere è libertà, e come tale
prima o poi sconfiggerà l’avere.
Prima o poi, e nel frattempo la carne divora,
ma divora se stessa, anche se si auto-rigenera
tramite rapporti carnali.
E così la società continua
nel suo “osceno” gioco:
così la Chiesa.
Ma il meccanismo della riproduzione carnale
s’incepperà: e l’Intelligenza prevarrà sulla imbecillità,
e lo Spirito soppianterà la carne putrefatta.
Ci vuole tempo:
che il tempo anche esso sia consumato
dall’Eterno presente.
Occorre ancora pazienza.
Forse Dio ritarderà la sua Sorpresa,
ma gli spiriti liberi la preparano, la stimolano,
in attesa della grande Rivoluzione.

6 Commenti

  1. diogene ha detto:

    …sì: “Occorre ancora pazienza.
    Forse Dio ritarderà la sua Sorpresa,
    ma gli Spiriti liberi la preparano, la stimolano,
    in attesa della grande Rivoluzione.”

  2. Luigi Sirtori ha detto:

    “E non c’indurre in tentazione …” Il prete dove abito, quando Tettamanzi introdusse “non abbandarci alla tentazione …”, impose subito la novità. Un noto vaticanista sostiene che papa Francesco l’abbia introdotta su pressione a di un prete a lui caro. Fatta questa premessa è quello che segue su cui punto: “… ma liberaci dal male o dal maligno?” Il male è solo umano o è in tutte le creature? Il maligno non è solo umano? Don Giorgio parla d’inganno del Maligno che colpisce tutti dagli scienziati … agli ecclesiastici. Segue la critica e la speranza di una rivoluzione radicale alla quale gli spiriti liberi devono tenersi pronti. Mi perdoni don Giorgio ma non credo sia nella rivoluzione radicale che nei cambiamenti o conversioni radicali come quella paolina. Cambiare la mentalità non è sufficiente se non è accompagnata dai fatti. E’ qui che i santi fanno la differenza. Ricordo la pubblicità del Carosello di una volta: “Fatti non parole”. Gesù ha fallito con il Regno di Dio se siamo onesti ad ammetterlo. I vangeli sono narrazioni per suscitare la fede. Ma la fede senza le opere è vana. Il tanto osannato Lutero ritenuto padre dell’illuminismo e del marxismo, quando c’era da bastonare i contadini per mettere ordine, non è andato tanto per il sottile. Non ha fatto così Stalin? E perchè non pensare al fascismo come reazione al comunismo usando i suoi stessi metodi? Mussolini era un socialista. E i populismi pur di colore diverso non sono uguali? Ho espresso il mio pensiero. Ognuno è libero di non essere d’accordo e li capisco osservando i politici italiani opportunisti che amano più le luci della ribalta che il bene comune del Paese.

  3. Giorgio 1963 ha detto:

    A modo tuo anche tu hai fatto poesia. Sono d’accordo sul fatto che la società ha perso tutti i valori ma se rivoluzione ci deve essere, che parta da dentro ciascuno di noi! Non può essere così difficile ricostruire una società i cui membri credano in valori condivisi e smarcati dalle tagliole facili di questo mondo e del suo osceno signore

  4. FRANCO ha detto:

    … e come si fa’, come si fa’ e chi la fa’ questa rivoluzione ?

  5. Eccezionale e speriamo:profetico per quel che riguarda gli spiriti liberi!!!!!!!!!!!

  6. marco attucci ha detto:

    eccezzionale, don!

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