Resurrexit! Alleluia!… E la Chiesa sterilizzò lo Spirito!

 

L’EDITOPRIALE
di don Giorgio

Resurrexit! Alleluia!…
E la Chiesa sterilizzò lo Spirito! 

Da quell’anno 30 d.C.,
quando, secondo gli evangelisti e gli esegeti,
Cristo è morto ed è risorto,
non sembra che il mondo sia notevolmente migliorato.
La Chiesa, nella sua solenne Liturgia,
continua a proclamare:
– Cristo ha vinto la morte ed è risorto per sempre.
Non dubito che sia stato così per Cristo.
Ma ho l’impressione
che il mondo sia rimasto come prima:
la gente ancora soffre, muore, si odia, uccide.
La Chiesa stessa,
che proclama la Risurrezione di Cristo
come se avesse coinvolto il mondo intero,
rinnovandolo profondamente,
è stata artefice del male, della morte,
dell’odio, della violenza,
aggiungendo sempre qualcosa di nuovo
ai patimenti di Cristo.
E oggi che dire di questo povero mondo,
povero in tutti i sensi:
del minimo necessario, di solidarietà,
di umanità, di valori essenziali?
E Cristo dove risorge?
La sua Chiesa è stanca, appesantita, distratta, frantumata,
incapace di alzare la testa,
china su stessa, genuflessa al consenso più stupido:
una Chiesa a cui manca l’Essenziale,
una Chiesa che si nutre di cenere,
una Chiesa allo sbando più osceno…
E, dal suo cimitero, continua a proclamare:
– Christus resurrexit!
Sì, Lui, Cristo, duemila anni fa è risorto,
ma tu, Chiesa, sei ancora nel sepolcro!
Le sorelle di Lazzaro dissero al Divin  Maestro:
– Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni!
Che dire dell’odore di marcio di una Chiesa
che da duemila anni è rimasta nel sepolcro?
Hanno tentato di farla uscire:
spiriti nobili, spiriti di libertà, spiriti vivaci,
innamorati del Risorto, del Cristo mistico,
ma tutti sono stati crocifissi, bruciati, maledetti:
neppure hanno avuto il tempo di annunciare al mondo:
– Cristo risorge nello spirito dell’essere umano!
La Chiesa ancora oggi urla invano:
– Cristo è risorto!
lasciando che una grossa pietra
copra la realtà più interiore dell’essere umano.
La Chiesa urla invano ai quattro venti
di una società balorda, di un mondo balordo,
di un’Italia balorda:
vallate di ossa inaridite!
Anche quest’anno le campane, a Pasqua,
suoneranno a festa, annunciando la Risurrezione!
Invano!
L’uomo feroce si nutrirà di nuovo di esseri umani,
straziandoli senza pietà;
il politico balordo si mangerà il bene comune,
riducendolo in poltiglia;
il credente se ne starà a guardare
dal suo orticello ben nutrito di ogni ben di dio;
la Chiesa… che farà?
Che farà?
Bisogna pure che qualcuno urli alla Chiesa:
– Risorgi!
– Esci dal sepolcro!
– Togli le grosse pietre!
– Lascia vivere gli spiriti già risorti!
31 marzo 2018
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