Quale dialogo con gli imbalsamatori di un dio cadaverico?

 

di don Giorgio De Capitani

Sono numerose, alcune positive e altre negative, le reazioni al mio articolo sulla necrofilia presente nella Chiesa attuale, ovvero su quel ritorno al passato ormai defunto, che sta infestando una parte di società che si dice credente nel Cristo risorto. Forse mi ero ancora illuso sulla quantità dei necrofili. Gli amanti di un cristo cadaverico vanno ben al di là di ogni supposizione o immaginazione. E si stanno diffondendo ovunque, come zizzania, con l’arte dell’inganno, della seduzione, della manipolazione, soprattutto tra le anime deboli, tra gli spiriti depressi, tra i soggetti facili alla sudditanza pseudo-religiosa. Veri casi patologici!    

Come si può parlare di Cristo risorto, là dove si odora solo puzza funerea? Qui non si tratta di latino o non latino, ma di una religione che vive di riti, solo di riti pomposi ma senz’anima. Come si può parlare dello Spirito vivificante, quando non si dà spazio o possibilità di agire al suo soffio vitale?

La cosa che veramente mi preoccupa è il diffondersi capillare di un fenomeno che tarpa le ali alle anime, che blocca ogni movimento in avanti, che fa dell’infantilismo più rachitico una virtù, peggiore di qualsiasi eresia, di qualsiasi bestemmia.

E smettiamola di giustificare il tutto in nome della buona fede: sì, ci sarà anche tanta buona fede tra gli ingenui e gli imbecilli, ma la nostra colpa di credenti nel Cristo risorto è quella di lasciare che si mortifichi ogni progresso, quella di spendere poche o nessuna energia allo scopo di educare al Meglio. Tra le quattro mura di un cimitero, come si può volare, come si può procedere, come si può migliorare, come si può maturare? 

E succede poi che i peggiori vizi, di qualsiasi genere, trovino terreno fertile proprio nelle chiesuole o nei movimenti ecclesiali o in quei gruppi di pazzoidi fondamentalisti che reprimono gli spiriti liberi sviluppando, come reazione, gli istinti più bestiali. Vedi pedofilia. Non ho mai trovato attaccamento al denaro, al denaro più sporco, più osceno di quello di chi vende Dio in nome di Dio. Tra le persone che si credono misticoide o pazzamente innamorate di una Chiesa rigidamente ortodossa, gerarchicamente sicura, serpeggiano con più astuzia l’invidia, il protagonismo, la violenza psicologica, il poco rispetto per la libertà della persona.

Ma questa gente è veramente “anormale”, “fuori di testa”, perversa e repressiva!

Una Chiesa corrotta stava finalmente imboccando la strada della liberazione, ed ecco che la si vuole di nuovo bloccare, ricacciare nel tunnel di un passato criminoso e criminale, quando a prevalere era il potere della legge sulla libertà di coscienza. Con il Concilio Vaticano II la Chiesa si stava convertendo all’Umanità. E no! A satana è costato poco per boicottarla, infiltrandosi nei sacri palazzi, nei letti del potere vaticano! Sì, è costato poco: appena qualche anno dopo il Concilio. Ed ora, lasciati i documenti nel cassetto della pigrizia e dell’incuria, si è passati al contrattacco.

Ciò che veramente non sopporto è quel voler parlare di Chiesa di Cristo da salvare e da proteggere dalle innovazioni, dalle aperture troppo azzardate, in nome di una gerarchia da rispettare, e poi che cosa succede? Questa gentaglia si appella al papa tal dei tali, quando fa comodo, e dice di tutti i colori contro un altro papa ritenuto, secondo loro, responsabile del disfacimento della Chiesa. Qual è il criterio per giudicare se un papa è o non è vero successore di Pietro? Forse il problema è più di fondo, ed è se la Chiesa debba essere rigidamente monarchica, fondata unicamente sulla infallibilità del papa, oppure non si debba ridimensionare il primato petrino ridando maggiore priorità alla collegialità dei vescovi.

Tutto il male dei fondamentalisti ottusi di oggi risiede in una loro concezione non solo arcaica, ma anti-evangelica della Chiesa di Cristo. La Chiesa deve uscire dalle gabbie di una religione che l’ha finora costretta a reprimere lo Spirito santo e a frenare la Profezia, che non è un dono fatto alla gerarchia, per natura refrattaria, ma al popolo di Dio. Certo, non possiamo aspettarci che la massa sia profetica, ma che la si educhi in vista della Profezia, questo sì. Che almeno si tenti di uscire dall’immobilismo che ha reso sterile il cammino della Chiesa nella Storia.

Non ho alcuna intenzione di mettermi a dialogare con dei pazzoidi. A che servirebbe? Che vadano al diavolo! Ma non accetto che sia dia loro spazio o importanza nella Chiesa, e tanto meno che qualche vescovo, per tenerli buoni, permetta loro di far respirare aria di puzza cadaverica.

Oh! Non c’è verso che questi stramaledetti ottusi discutano su qualche reale problematica della società di oggi! Latino, liturgia, canti, vesti sacre, morale sessuale degna della maggiore castrazione umana, e poi… nulla! Il mondo per loro non esiste. Non esiste il problema della salute, del lavoro, della politica. Non esiste il problema delle centrali nucleari, dell’acqua pubblica, della natura. Nulla! A loro interessa solo il cadavere di un dio che è ancora rimasto nel sepolcro! Da incensare! Da imbalsamare!

Tenetelo voi questo dio, maledetti!
 
 

 

72 Commenti

  1. Gabriele Gottardi ha detto:

    Lei dottospecie di prete satanico fai da te, è un individuo orripilante. Cosa vuole dalla vera Chiesa di Cristo se non ubbidisce per primo alla Parola? Non conosce nemmeno i 10 Comandamenti, altro che catechismo. Vada con i protestanti, più vicini al suo nulla vomitevole, sta facendo solo danni.

  2. ENRICO UGO PALLAVICINI ha detto:

    Anche se non sono un biblista mi sono fatto un’idea precisa di quale sia il predicato esatto dell’Eterno: Io sono Colui che sono ( Esodo 3,14). Sarebbe quasi una battuta quella che osserva come il numero del versetto 3,14 di per se stesso stia già ad indicare quel Pi Greco che mai nessuno ancora è riuscito a calcolare completamente. Appunto come l’Eterno che sfugge ad ogni definizione del / dei vari magisteri che lo vorrebbero incapsulare , definire, immobilizzare, sclerotizzare entro formule fisse esse da idolatrare. Davvero efficace l’immagine della Nube di fuoco dell’Esodo ove, per noi cristiani,si cela la Trinità divina. Anche Tommaso d’Aquino volle preservare l’autonomia e la libertà del Primo Motore ideando la propria teologia negativa poi adottata dalla Chiesa cattolica. Che almeno si tenti di uscire dall’immobilismo che ha reso sterile il cammino della Chiesa nella Storia , dice Don Giorgio ed io aggiungo e concludo con il Levitico: Camminerò tra voi (Lv 26,12) .Pace e bene, buon Natale a tutti.

    • Carlo Balestrazzi ha detto:

      Sono in parte d’accordo ed in parte no. Ritengo (sono rivestito della sola veste sacerdotale naturale, non faccio parte della Chiesa consacrata) che il primato Petrino sia tale per investitura di Cristo, ma riterrei pure evidente dal Vangelo di Cristo medesimo che si tratti di un Onore, come essere Primus inter Pares, non un despota assoluto, e sarei felice se le decisioni maggiori subissero una sorta di prima condivisione interna comprendendo pure i Patriarchi fratelli delle Chiese Orientali. Questo non deve però diminuire in nulla le falcoltà di esternazione, le Catechesi, ed una “moral suasion” profonda provenienti dal Santo Padre, perché o si crede alla manifestazione dello Spirito Santo oppure no.
      Riguardo alle tanto desiderate “modernità” nella Chiesa di Cristo io credo che non vi possa essere nulla di più moderno di un Dio che si fa servizio alla sua creatura ogni giorno, questo è il mistero insondabile, di fronte al quale ogni cosa perde d’importanza. Vogliamo le donne-prete? Poverette, faremmo questo a nostra sorella? Vogliamo i matrimoni gay? Però il matrimonio gay è indissolubile come quello naturale o invece, essendo “speciale” esso lo sarebbe in tutto? Parliamone, va bene, sono d’accordo, ma qualcuno disse “Ego sum via, veritas et vita”, non disse “Ego sum autostrata, par-condico et mechanicitas”. Cioè dico che anche se l’opinione pubblica vorrebbe che la Chiesa organizzata accettasse l’idea di Preti “donne gay sposate-a-tempo”, Vescovi che predicano la reincarnazione e Frati che si fumano le canne, magari tutto ciò potrà essere “politically correct”, ma certo io dovrei avere una fede tanto grande che mi può portare a morire mangiato dai leoni prima di sottoscrivere alcunché del genere. Forse Lei che è più consacrato di me è stato convinto a maggiori corruzioni dell’animo della mente e dello Spirito. Forse scoprirò che tutto non è altro che un gigantesco rito Massone in cui il Papa sputa sul Crocifisso per fare l’iniziazione, ma non è che ci credo solo perché qualcuno lo scrive. E poi, non è detto che la medicina presentata sia quella che salva il paziente. Cosa può insegnare di vero di giusto e di eterno una persona che in vita sua ha solo perseguito il proprio piacere, non ha mai posto limiti alla propria natura, non si è chiesta se un sacrificio potesse servire, eccetera. Caro Don Giorgio, chi glielo sta dicendo non è un vero essere umano, ma è una “machina”. Cartesianamente io sono un “automa” in quanto sono autistico, e forse non ho l’anima. So però che se non ce l’ho, la desidero più di ogni cosa, sperando di non essere mai nella condizione di mettermi al collo una macina di mulino per impedirmi di dare scandalo.

      Carlo.

  3. Ottavio ha detto:

    Lei Don Giorgio è contro il buonsenso!
    SE NON SI RICONOSCE NEL SACRO MAGISTERO DEVE USCIRE, ABBANDONARLO, ANDARE CON I PROTESTANTI.

    Troppo comodo tenere i piedi in due scarpe!
    Preghiamo la Madonna invocata come “Mater Boni Consilii” che si ravveda e rientri obbediente all’autorità del Santo Padre Infallibile.

    • ENRICO UGO PALLAVICINI ha detto:

      @Ottavio

      Pace e bene . Signor Ottavio, Vorrei farle osservare che Gesù anche Lui era contro il buon senso ed infatti l’ha pagata cara mentre tutti lo abbandonarono proprio per buon senso. Marco ricorda che i suoi [parenti di Gesù] uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: È fuori di sé (Mc 3,21).Anzi Gesù condannò alla Geenna chi dice pazzo al proprio fratello (Mt. 5,22). Il problema affrontato dal Concio Vaticano II e forse superato è proprio quello per il cattolico di decidere se obbedire a cristo o ad altri uomini. Ricordo anche che i protestanti vogliono unicamente riformare la Chiesa .

  4. francesco ha detto:

    MI COMPLIMENTO CON DON GIORGIO PER IL CORAGGIO CHE HA A DIRE LE COSE CHE NON VANNO BENE NELLA CHIESA CATTOLICA. A MIO RIGUARDO UNA CHIESA ATAVICA CHE DOVREBBE ESSERE SOLO CARITAS E UMANESIMO (CARITA’, POVERTA’, ASSISTENZA AI POVERI E AGLI AMMALATI, SENZA INGERENZE SULLA VITA SOCIALE E PRIVATE DELLE PERSONE, SENZA SDOTTORARE SULLE CELLULE STAMINALI, SUGLI EMMBRIONI COME SE FOSSERO DEI LUMINARI DELLA MEDICINA, SULLA VITA DI COPPIA ECCT.) LO STATO ITALIANO DEVE ESSERE LAICO E NON TEOCRATICO. GRAZIE.

  5. Giulio ha detto:

    Dopo la revoca della scomunica ai lefebvriani si è rimarginata una ferita lacerante che aveva escluso dalla chiesa gli scismatici (?) mentre sopportava gli eretici (l’ante-papa su tutti).
    Almeno si elimina l’idea che la cattolicità sia vicina a tutti (soprattutto gli “Ultimi” i “Lontani”) tranne a se stessa.
    E magari anche la diocesi ambrosiana e i suoi pastori torneranno ad ascoltare e ad obbedire al Sommo Pontefice (il papa, non l’ante-papa)
    Spero anche che, ciò possa portare Tanti e Tanti, a ricredersi nella loro spocchiosa “modernità” religiosa, facendo loro capire che, l’aver sostenuto per quattro decenni, il valido permanere della Tradizione Liturgica Cattolica, non era un “crimine”.

    • Claudio ha detto:

      “vien detta eresia l’ostinata negazione, dopo aver ricevuto il battesimo, di una qualche verità che si deve credere per fede divina e cattolica, o il dubbio ostinato su di essa” (Diritto canonico, can. 751).

      ti inviterei a trovarmi una dichiarazione dell”ante papa’in cui vengono ostinatamente negate verita’ di fede divina e cattolica e, nel caso tu non riesca a trovarle, ammesso e non concesso che tu abbia un briciolo di onesta’ intellettuale, a rimangiarti l’accusa, anzi la condanna di eresia che a) non sei nessuno per comminare b) non sussiste (dato che le dottrine della Chiesa su bioetica, anti concezionali e omosessuali non sono ‘verita’ di Fede divina ecattolica’ ma ‘materia sicura’, insegnamenti certi ma non irreformabili).

      Comunque, due note positive; la revoca della scomunica non ha riammesso ipso facto i lefebvriani (molte delle sanzioni sono ancora in vigore) e l’ante-papa anche da morto da fastidio a molti…

  6. Paolo ha detto:

    Caro don Giorgio,
    ho conosciuto profondamente il mondo tradizionalista in tutte le sue espressioni. Conobbi pure monsignor Lefebvre che considero ancora oggi una persona in perfetta buona fede. La liturgia tradizionale della Chiesa la conobbi e la vissi nei monasteri che, per forza di cose, devono cercare di sentirla interiormente. Quando però la notai in tutti quei gruppi che cercano di restaurarla, vidi l’abisso. In quei gruppi, a differenza dei religiosi, prevale il formalismo e cadono perfettamente in tutte le critiche che lei ha posto. Le dirò di più: io ebbi modo di apprezzare la liturgia monastica tradizionale solo perché ebbi una formazione nelle parrocchie moderne e nell’ottica del vaticano II. Senza questo apporto avrei senz’altro equivocato molto. Le scrivo questo per sostenerla calorosamente in quanto dice (quanto formalismo, soprattutto nell’ambiente di quei personaggi che ha meso in foto!). Non sono a priori contro le forme tradizionali ma se non le leggiamo nello spirito del Concilio siamo decisamente fuori da ogni sano cammino. In breve: ha ragione! La saluto molto cordialmente!!!

  7. Diego Zoia ha detto:

    Don Giorgio*,
    Debbo davvero ringraziarLa. Senza i suoi esilaranti soliloqui, cosa faremmo?
    In fondo, un po’ ci deve ringraziare: senza noi cattolici, quello che si sentirebbe imbalsamato sarebbe Lei.
    Scrivo “imbalsamato”, perché quanto a idee mi pare già spirato da un pezzo…
    La raccomando comunque a Nostra Signora e al Suo Cuore Immacolato, particolarmente con le preghiere che Lei stessa e l’Angelo hanno insegnato a Fatima: “Mio Dio, credo, adoro, spero e Ti amo. Domando perdono, per quelli che non credo­no, non adorano, non sperano e non Ti amano.”
    “O Gesù, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’Inferno, porta in Cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della Tua Misericordia”.
    E di questa, tutti ne abbiam bisogno.
    Cordialmente,
    Diego Zoia, Dottore in Diritto Canonico

    * non scrivo “caro” perché sarei un bugiardo…

  8. lorenzo ha detto:

    Premesso che non sto capendo di che parla (quali innovazioni verrebbero impedite, quale progresso?) e che è un grave problema scrivere cose che non sono comprensibili, le ricorderei che la Chiesa, se proprio di deve convertire, non è all’uomo o all’umanità ma a Dio. salvo che con “uomo” e “umano” non intenda riferirsi all’uomo immagine e somiglianza di Dio, all’uomo “perfetto come perfetto è il Padre Mio” cioè a Gesù.
    il Vaticano II dovrà essere attuato. ma questo non implica l’abolizione del Vaticano I e delle sue costituzioni dogmatiche. per quel che MI riguarda posso aver criticato il pontificato accentratore di Giovanni Paolo II e la nuova codificazione ancora più “illuminnista” della precedente. tuttavia non capisco come si possa essere cattolici e disconoscere a piacimento i concili.

    • michele ha detto:

      “Tuttavia non capisco come si possa essere cattolici e disconoscere a piacimento i concili”. Non solo i Concili, ma tutto il passato… E non ci si accorge che senza i ‘vecchi cattolici bigotti’ non si saprebbe neanche chi è Gesù!
      Un pensiero di G. Davila: “L’esistenza di una carmelitana scalza ammonisce di più il miscredente più seriamente dell’attività sindacale di un prete”. E converte di più, aggiungo io…

  9. michele ha detto:

    Quante volte, don Giorgio, maledice chi non la pensa come Lei. E non si accorge dei suoi disgraziati errori… Non la giudico, piuttosto prego perché queste idee, frutto del maligno, non si diffondano. Non vede che questo tempo E’ il tempo del diavolo e della lotta per noi cristiani? Non ci dobbiamo adeguare al mondo che ha rigettato da tempo il Cristo. Vivere di carità per il prossimo non significa abbandonare le questioni sulla liturgia e sulla teologia corretta. E non vedo in Lei una parola chiara e netta contro l’aborto, che, volenti o nolenti, quali che siano le bocche pustolose degli atei e dei falsi profeti, rimane un OMICIDIO! Non crede che varrebbe fare una vera lotta contro questa piaga? Ma le lobby massoniche non sono favorevoli e Lei, che grida contro il ‘potere’ non si accorge di parlare troppo spesso con la loro stessa voce. Voce dei manovratori della politica, voce bestiale, voce delle sette, voce del nemico di ogni bene! Ci pensi.

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