Questa Chiesa è allo sbando totale, non ha più testa!
Non ho più parole,
ho solo tanta amarezza e tanta rabbia
con una grande voglia di spaccare la testa a qualcuno.
Ma come si può spaccare la testa,
se non c’è più?
La Chiesa è come un troncone d’albero senza vita.
Bisogna che qualcuno si ribelli apertamente,
ma la Chiesa istituzionale è pronta ancora
a mandare al rogo gli spiriti ribelli.
Pensavamo di essere diventati dei superuomini. I grandi progressi della medicina e della tecnologia avevano contribuito a farci montare la testa e, paziena se l’aumento delle emissioni di CO2 e delle polvere sottili, insieme all’incremento costante della temperatura e all’invasione della plastica e delle altre sostanze dannose per l’organismo potevano prefigurare la visione di un futuro distopico (ma comunque ancora lontano). Ancora una volta la tentazione di farsi dio che ciclicamente pervade l’umanità riaffiorava prepotentemente.
È bastata la diffusione di un virus (causato da forme di alimentazione estreme e incontrollate, ma di per sé circoscritte, e dalla relativa mancanza di igiene) facilmente trasmissibile da persona a persona, perché all’improvviso tutto diventasse provvisorio. Addio sogni di gloria e d’immortalità. La paura talvolta è ancora più contagiosa della malattia stessa e ci ha messo poco a insinuarsi cogliendo non solo gli sprovveduti, ma anche chi di solito non si lascia trascinare dalle dicerie, dalle fake news e dalle leggende metropolitane. E le stesse autorità al di là delle rassicurazioni di rito sembrano brancolare nel buio assumendo provvedimenti contrastanti e contraddittori che servono solo a perpetuare nel tempo le polemiche tra i vari partiti politici.
In tutto questo poi trionfa il giornalismo. Per le varie testate non sembra vero poter sbattere il mostro in prima pagina, come da antica abitudine, mentre si sprecano gli approfondimenti, più o meno fondati che contribuiscono ad alimentare la confusione.
L’unica speranza è riuscire ad uscirne fuori indenni, limitando al minimo le vittime e si possa venire a capo di questa epidemia, come già successo in passato