Questi sindacati ottusi e analfabeti…

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Questi sindacati ottusi e analfabeti…

Questi sindacati non hanno capito, tanto sono poco “intelligenti”, che la società è cambiata, che anche il mondo operaio è cambiato. Ma loro vanno avanti per la loro strada fallimentare.
Maurizio Landini è diventato l’eroe degli operai! Un ottuso! Uno che crede ancora che con gli scioperi si risolvano le problematiche del lavoro. Uno che vede solo la forza dello sciopero come l’unica arma vincente. Ma quale sciopero? Andare in piazza? Raccogliere i disperati e promettere loro un lavoro sicuro? Ma non è così che si esce dalla crisi!
I sindacati (dico sindacati, perché, via un sindacalista, ne arriva un altro della stessa risma) non vogliono proprio uscire dai loro schemi mentali e neppure s’immaginano del male che stanno facendo al mondo operaio, che non regge più all’urto del progresso tecnologico e alle diverse dinamiche inerenti al fenomeno chiamato globalizzazione. 
Sciopero generale! Parola d’ordine!
E poi? Tutto come prima, ma i sindacati potranno vantarsi di aver raccolto nelle piazze centinaia di migliaia di lavoratori. E, gasati, salgono sul palco a dire e a ripetere le solite cazzate, strappando applausi già preconfezionati.
Anche il lavoro fa parte di un contesto generale, e non si può restare chiusi nel ghetto di una concezione unilaterale e frammentaria della società. Nessuno mette in discussione che il lavoro sia importante per vivere. Tuttavia il lavoro fa parte di una Politica che comprende altri beni da salvaguardare. L’ho già detto: i sindacati hanno difeso fabbriche inquinanti, sempre per il pre-concetto che il posto di lavoro viene prima di tutto. Ma non è così.
Come si fa, però, a educare questi sindacati ottusi a uscire da una concezione della vita che riduce tutto al lavoro? Come si fa a educare gli stessi operai ad una visuale più ampia della loro esistenza?
Stavo pensando in questi giorni: se Landini o la Camusso e company prendessero in mano loro il governo, cosa farebbero? Non abbiamo forse già visto sindacalisti buttarsi in politica, e fare danni? Bello parlare, aizzare gli operai, e poi? Landini sta facendo la cosa più facile: mettersi a capo dei scioperanti o indire scioperi e scioperi. Che gli costa? 
Ecco perché dico e ripeto che bisogna trovare altre vie per aiutare chi oggi sta male. Smettiamola con gli scioperi generali che non servono a nulla, anzi danneggiano gli stessi operai.
Rinnovare, rinnovare, rinnovare i metodi per le lotte sindacali. Andando avanti così, si entra in una spirale paurosa.
Lottare, certo, anche contestare, ma bisogna trovare un’altra strada. Ci vuole “intelligenza”. E dove la trovi tra i sindacati di oggi?
2 novembre 2014
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2

Lascia un Commento

CAPTCHA
*