L’EDITORIALE
di don Giorgio
La democrazia: una grossa balla!
Nell’Editoriale precedente ho scritto chiaramente, senza mezzi termini, che la democrazia in realtà non esiste. È una bugia dire che viviamo o possiamo vivere in una democrazia. È un inganno!
Certo, tutti parlano di democrazia, ma sanno benissimo che è una farsa. Lo sanno, anche se fingono di non saperlo, per far credere che “loro”, i caporioni, sono la democrazia.
Possiamo anche scrivere trattati sulla democrazia, ma tutto resta in alto mare o in astratto, roba partorita da cervelli ristretti di saputelli che parlano e straparlano senza dire nulla di vero: parole, giochi di parole, che stanno bene in bocca ai fatui incantatori di allocchi.
La democrazia che viene tirata in campo ogniqualvolta ci sono le elezioni è una grossa balla, e magari c’ chi ci crede, perché la gente comune entra subito in sintonia (non parlerei di empatia!) con quel falso concetto di democrazia che consiste nel dare al popolo una falsa concezione di se stesso.
Certo, uno può credere che la democrazia sia reale, ma è un ingenuo; e: o morirà sepolto dalla sua ingenuità oppure, quando aprirà gli occhi, sarà troppo tardi, perché avrà già la testa ficcata nella merda.
Certo, posso credere anche in una “possibile” democrazia, ma la possibilità talora è l’inganno di una politica che fa credere nei miracoli, senza essere poi in grado neppure di prevedere se il giorno dopo ci sarà ancora. Magari sopravvivrà per qualche anno, ma il tempo non si fa sottomettere da nessun potere umano.
La politica, nel suo complesso generale, non morirà mai finché ci sarà questo mondo, perché essa è un continuo riciclaggio. Sembra che sopravviva ad ogni tragica evenienza, nella sua ininterrotta mutazione di pelle.
Diciamolo subito: a dare alla politica la sua sterilità democratica è proprio la sua struttura partitica, che è palesemente l’anti-realtà democratica.
Credere che i partiti siano la forza vitale della democrazia è proprio di chi violenta se stesso, e poi dice: Adesso sto bene!
La partitocrazia è il virus malefico che dà la morte alla democrazia.
Ed essendo la partitocrazia l’organismo strutturale del potere politico italiano, ecco perché la democrazia non è possibile ed è la più bella farsa, una menzogna, una illusione per un popolo che pensa di governare una nazione, mentre in realtà è un fantoccio manovrato da partiti che più acquistano consenso (sempre con le menzogne) e più negano al singolo di sentirsi Cittadino.
Il discorso naturalmente non finisce qui. È ancora lungo. Le farse piacciono a tutti, e non è semplice disincantare un popolo bue.
2 novembre 2019
L’articolo è sul mio marque page.Interessantissimo,aspetto la suite.