Alle parrocchie: attenzione! C’è la tentazione che si sfrutti l’occasione dei migranti per risolvere qualche bilancio economico!
di don Giorgio De Capitani
Negli ultimi tempi, qualcuno mi sta mettendo la pulce nelle orecchie: anche l’aiuto ai migranti può diventare un businnes da parte delle associazioni no profit, che gestiscono il servizio, con la convenzione delle Prefetture, che per ogni servizio stanzia una certa quota in soldi.
Per favore, lasciatemi un po’ di ingenuità e la possibilità di poter credere ancora nella bontà delle persone, nella gratuità del volontariato!
Parlate pure male di me, insultatemi per il mio caratteraccio, per certe mie prese di posizioni, per il mio odio verso ingiustizie e razzismi d’ogni tipo, ma nella mia vita ho sempre cercato di salvare la mia anima dalla tentazione del dio denaro. Ho rinunciato a sovvenzioni di provenienza anche solo dubbia. Ho predicato sulla gratuità della carità. Mi sono opposto ad ogni volontariato a pagamento.
Sto male quando ancora oggi sento dire che il dio soldo si è accasato nelle chiese, nelle parrocchie, nelle istituzioni religiose. Ho combattuto, e tuttora combatto, i Movimenti ecclesiali (vedi Comunione e Liberazione, Opus Dei, ecc.) che si sono buttati a capofitto nel mondo affaristico. Certe debolezze umane si possono comprendere e anche perdonare, ma non so comprendere né perdonare quando un cristiano cede alla tentazione del denaro, coinvolgendo le opere caritative.
Con questo, non intendo dire che allora, per evitare la tentazione, bisogna stare fuori da ogni servizio sociale e umanitario. Ma la parola “servizio” (no profit!) resti tale, costi quello che costi, ovvero rinunciando a contributi statali “appetibili” anche per i retti di cuore.
In questi ultimi tempi, soprattutto, sostengo che anche le comunità religiose si aprano, concretamente, all’accoglienza dei profughi, ma senza farne un’occasione per guadagnarci sopra. Certo, sempre, comunque, con una retta intenzione: sostenere gli organismi per altre opere umanitarie. Ma è il mezzo che talora può sporcarsi per un nobile fine, che a sua volta giustifica il mezzo!
Ora anche la diocesi milanese, finalmente, si è scossa! Ma… è proprio così?
Mi irrita già sentir dire da parte del cardinale Angelo Scola che noi ambrosiani dobbiamo essere di esempio (“un modello da prendere in considerazione da parte di tutti”), come se la nostra Diocesi fosse il non plus ultra, quando sappiamo benissimo che ciò che essa fa è un granello in confronto ad altre diocesi, per non parlare dell’atavico immobilismo pastorale, ora maggiormente favorito dall’attuale cardinale.
Quando ho letto, ieri sera, l’elenco delle nuove strutture che si sono rese disponibili per l’accoglienza di 130 profughi, e conoscendo un po’ le difficoltà economiche di alcune di esse, beh, non potete togliere almeno un piccolo dubbio.
Ma il dubbio si farà ancor più concreto, quando i parroci praticoni milanesi si accorgeranno che le strutture parrocchiali potranno risorgere. Sempre per scopo di bene, naturalmente!
Quando la genuina gratuità romperà il maledetto circolo vizioso?
NOTABENE
Che significa: «Perché non si può permettere che i migranti ospiti, su base volontaria, possano partecipare con il loro lavoro alla esigenze della comunità?».
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Dalla Diocesi altre 6 strutture per l’accoglienza di 130 profughi
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La gratuità della carità. Un precetto altissimo.
Egidia Beretta
che dire ci sono decine di migliaia di migranti e la curia ambrosiana mette a disposizione tramite congruo pagamento altri 110 alloggi niente a confronto delle reali necessita e da questa consapevolezza si richiede alle tante parrocchie di creare una rete x ricoverare il piu’ possibile i migranti.Ci sono delle ricadute evidenti percepiranno le sovvenzioni statali e grazie ai volontari cristiani al parroco di turno resteranno in tasca dei soldini che verranno spesi per altre opere di bene o per le spese vive visto che le offerte in chiesa sono scarse.Il problema della chiesa e’ sempre stato il rapporto tra carita e denaro.Purtroppo il mondo ha bisogno del denaro x vivere altrimenti come si fa?Non critico la chiesa x la ricerca di fondi la critico per l’accoglienza di capitali provenienti da grossi illeciti chi si ricorda sindona e il vaticano ? leggete un po la storia e marchinkus e calvi li e’ lo schifo.Papa e clero sapevano ma assecondavano le manovre con affaristi assassini.Accettare i richiedenti asilo si ma gli altri no per il semplice motivo che il recipiente e le finanze italiane non sono infinite ed avere persone povere nella nostra societa’ che si innestano su una crisi sociale ancora mordente mi sembra un azzardo politico prima o poi si accumularanno tensioni con morti e feriti forse solo allora i finti buonisti del PD smetteranno di fare propaganda sterile forse se potra’ tornagli comodo.Intanto la tensione cresce nelle zone dove sono stipati centinaia di migranti