È proprio vero: chi fa la legge, non è tenuto ad osservarla!
È proprio vero: chi fa la legge, non è tenuto ad osservarla!
Non ce l’ho con il Mosè di Gioachino Rossini, ma quando ho letto che nel Duomo di Milano sarebbe stata rappresentata l’opera lirica del grande compositore pesarese, con più repliche, mi sono arrabbiato per il fatto che la partecipazione al grande evento avrebbe comportato l’acquisto del biglietto.
Ma… non sono ancora in vigore i provvedimenti emanati dalla stessa Curia milanese riguardanti proprio i concerti musicali da tenere nelle chiese aperte al culto pubblico? Leggere qui.
E allora?
Se posso permettermi una battuta, invalsa ai tempi del comunismo, si vede che tutte le chiese dovrebbero essere uguali, di fronte a disposizioni e normative, ma…..
ci sono quelle più uguali delle altre…del tipo, quella retta da un parroco deve magari osservare tutte le disposizioni, ma ovviamente se ad organizzare è il vescovo…allora si può chiudere un occhio, a meno che non si sia richiesta una specifica dispensa, ma anche se così fosse, perchè concederla in taluni casi ed in altri no?
A maggior ragione, poi, se l’incasso è devoluto a certi scopi.
Mah…..ci sono cose che ancora non capisco..o meglio…., io comunque credo proprio che conti molto chi organizza.
Ad un sacerdote o ad un parroco dicono no, di attenersi alla normativa, ma se di mezzo ci sono gerarchie curiali…..
Posso citare una mia personale esperienza.
Se non ho letto male, tali disposizioni, di cui al link dell’articolo, riconducono al 1986.
Quindi, per quanto ne so, disposizioni ancora in vigore nei primi anni ’90.
Eppure, in un viaggio che feci all’estero, in particolare nell’Europa dell’est, in alcune città constatai che era invalsa l’abitudine di concerti pomeridiani, essenzialmente d’organo, ma a pagamento.
Cioè per entrare bisognava proprio pagare il biglietto.
Probabilmente mi sa proprio che in certi contesti, allora come oggi, valga il detto che la mano destra non sa quello che fa la sinistra!
Qualche mese fa chiedemmo alla chiesa centrale di Lecco di poter organizzare un concerto d’organo, cantante Ruggero Antonella. L’incasso sarebbe andato per un’opera benefica. Il prevosto, giustamente, ci disse che non si poteva far pagare l’ingresso, tenendo presenti i regolamenti della curia. Era possibile solo l’offerta. Ma, l’esperienza insegna che chiedendo offerte non si pagano nemmeno le spese della corrente. Perciò, il concerto non si fece.