Report – La Russa Dinasty

Report – La Russa Dinasty

di Giorgio Mottola, da Report del 08/10/2023.
Report ricostruisce con documenti e testimonianze inedite il ruolo diretto di Ignazio La Russa nelle vicende riguardanti alcuni call center e in alcune società dove si trovano soci con il passato ingombrante
per vedere video clicca
qui
***
www.globalist.it

Report sulla famiglia di La Russa:

“Legami con Cosa Nostra”.

Lui annuncia querela

Report ha trasmesso un lungo approfondimento su presunti legami tra Antonino e Vincenzo La Russa, padre e fratello del presidente del Senato, con esponenti di Cosa Nostra. Fatti che ne avrebbero facilitato l’ascesa politica.
9 Ottobre 2023
Ignazio La Russa querela Report. Nella puntata andata in onda domenica 8 ottobre, infatti, il programma d’inchiesta di Rai 3 ha trasmesso un lungo approfondimento su presunti legami tra Antonino e Vincenzo La Russa, padre e fratello del presidente del Senato, con esponenti di Cosa Nostra. Fatti che ne avrebbero facilitato l’ascesa politica.
Il portavoce di Ignazio La Russa ha così motivato la decisione di querelare il programma. «Va subito affermato che dopo quasi due mesi di costose ricerche e di troupe sguinzagliate in varie regioni d’Italia, non avendo potuto trovare nemmeno un briciolo di attività non solo illegali ma anche solo inopportune del presidente La Russa, Ranucci e i suoi compagni hanno optato per cercare disperatamente di infangare suo padre e la sua famiglia – ed è questo l’aspetto che più fa infuriare il presidente del Senato – con ricostruzioni del tutto difformi dalla verità e gravemente lesive dell’onore di chi, a cominciare dal defunto Antonino La Russa che oggi avrebbe 110 anni, in vita sua mai è stato oggetto neanche di un avviso di garanzia per qualsivoglia ragione. In particolare, Report «accusa» quest’ultimo di essere stato dopo il 1956 vicepresidente della Liquigas, società di quel finanziere Michelangelo Virgillito (tuttora osannato come benefattore della Chiesa e che mai ha avuto problemi giudiziari) che la trasmissione di Ranucci falsamente accusa per un episodio risalente al 1938. Ben 18 anni prima che il padre del Presidente La Russa lo conoscesse. Ripetiamo: 18 anni prima di conoscerlo! E ancora, sempre Report riferisce di una accusa di uno sconosciuto pentito, o perlomeno a noi sconosciuto, secondo il quale nel 1994 il senatore Antonino La Russa avrebbe insieme al figlio Vincenzo, chiesto voti in ambienti criminali a favore di… Forza Italia!
La circostanza già di per sé falsa e calunniosa, appare peraltro impossibile alla luce del fatto che da anni Antonino La Russa non era più candidato e il figlio Vincenzo (peraltro mai appoggiato elettoralmente dai familiari) era candidato non con Forza Italia bensì con l’Udc di Casini. E quel che più conta è che mai tale circostanza ha avuto alcun seguito giudiziario, anche minimo, né mai è stata contestata agli interessati che l’hanno potuta leggere solo su un «giornaletto» all’epoca dei fatti. Sulle altre accuse, dai call center agli eletti di Paternò, fino ai rapporti con un socio di un piccolo bar comprato per aiutare il barista, ancora più facilmente si potrà far rendere conto in sede penale a tutti i divulgatori e ai calunniatori seriali. A cominciare da Report stessa».
Questa la risposta di Sigfrido Ranucci. «Sono certo che domani vedendo su carta l’inchiesta di Report La Russa non potrà che avere contezza del rigore che come al solito contraddistingue le nostre inchieste. È un’inchiesta fatta con documentazione».
«Abbiamo anche chiesto un’intervista a La Russa – ha proseguito Ranucci -, ma lui ha inaugurato un nuovo genere di comunicazione politica: ha fatto un video nel quale risponde alle nostre domande lette dal suo portavoce».
Poi il conduttore di Report ha parlato più in generale del suo lavoro, spiegando che gli capita «sempre di avere dubbi su quello che facciamo e se è fatto nel miglior modo possibile. Su questa inchiesta ci metto la mano sul fuoco. Voglio ringraziare la mia squadra che ha fatto un lavoro straordinario. In un mese abbiamo fatto lavoro di tre mesi».
«Non partiamo mai da una tesi – ha detto ancora -. Abbiamo tantissime segnalazioni e scegliamo dove andare solo dopo una prima verifica dei fatti»
Per vedere il video clicca
qui
***
da La Repubblica

Inchiesta Report su La Russa,

il socio del presidente del Senato:

“I clan? La giustizia fallì e chiesi aiuto ad altri”

di Antonio Fraschilla
Sergio Conti: “Dovevo recuperare crediti e sapevo che usavano modi poco ortodossi, ma non che erano proprio della ‘ndrangheta”
10 OTTOBRE 2023
“Sapevo che utilizzavano metodi poco ortodossi, non che erano proprio della ‘ndrangheta. Ma le dico una cosa: con gli avvocati e la giustizia italiana non avevo ottenuto il mio credito da questi altri delinquenti”. E il presidente Ignazio la Russa? “Lo conosco, certo, siamo soci. Ma ci avrò parlato due o tre volte e quando ero sotto processo per questa presunta ‘estorsione’ lui mi ha detto di restare suo socio: poi sono stato assolto e quindi aveva ragione”.
Sergio Conti, 79 anni, imprenditore, è oggi socio nella sas immobiliare “Gibson” insieme alla seconda carica dello Stato. Una società che ha come proprietà dei locali affittati a una enoteca.
Report su Rai 3 ha raccontato la storia di Conti, chiedendosi se sia “opportuno che un imprenditore che si era rivolto a uomini di ‘ndrangheta possa essere socio del presidente del Senato”. Conti per questa vicenda era stato condannato in appello, poi la Cassazione ha annullato la sentenza. Il reato è stato riqualificato da estorsione a esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza, fattispecie che richiede una querela di parte. Ma la vittima non ha voluto presentare denuncia e Conti è stato assolto.
Signor Conti ha visto la puntata di Report, nella quale lei ammette di aver chiesto aiuto a uomini legati alla criminalità per riscuotere un credito?
“No, non l’ho vista. Sono stato processato per questa vicenda e assolto. Ho cercato in tutti i modi di recuperare i miei soldi con avvocati e agenzie e non ci sono riuscito. Poi mi sono rivolto ad altri”.
Questi “altri” erano uomini legati alla ‘ndrangheta e per la precisione al clan che ha come riferimento Pepè Onorato.
“Non sapevo che erano legati alla criminalità. Sono uno onesto”.
Ha sentito il presidente del Senato La Russa?
“Guardi, non l’ho sentito e ci avrò parlato tre volte nella mia vita. Io ho contatti soprattutto con l’altro socio nella Gibson, il dottor Corsaro. Mi sono trovato in questa Gibson per scommessa: è una enoteca dove forse adesso con gli affitti e vendendo le quote riuscirò a recuperare qualche soldino, perché con La Russa e Corsaro abbiamo comprato l’immobile. Vorrei comunque mollare perché ho una età e sono stanco. In questa storia comunque i veri delinquenti sono quelli ancora in giro con i miei soldi”.
Ma ha chiarito la sua posizione con La Russa? Il presidente del Senato, saputo quanto era accaduto, le ha mai chiesto lumi su questa storia?
“Ma cosa devo chiarire? Quando è successo tutto avevo detto subito a La Russa e Corsaro che ero pronto a uscire dalla società. Invece loro mi hanno detto ‘no, no, aspetta’. Alla fine sono arrivato in Cassazione e poi sono stato assolto del tutto. Io ho speso soldi in avvocati, i delinquenti che si sono presi i soldi sono ancora a spasso, ripeto, con i miei 350 mila euro”.
Si è pentito comunque di esseri rivolto a personaggi, come dice lei, dai “metodi più convincenti” ?
“All’inizio nella società con La Russa c’erano anche i ladri che mi hanno fregato i soldi, poi proprio il politico ha capito che non erano persone buone e abbiamo rilevato le quote. Per il resto mettiamola così: con la giustizia che c’è in Italia, con gli avvocati che ho pagato e con le buone maniere non ho ottenuto nulla di nulla. Questa è la verità. E sappia una cosa. Ho 79 anni e poco da perdere e sono una persona onesta: ma se mi dovessero dire che ho tre mesi di vita, comprerei una pistola e andrei a sparargli io perché sono dei ladroni e dei farabutti. L’ultima volta che ho incontrato uno di questi mi ha detto: ora ti do i soldi, rubo un po’ di tir e recupero qualcosa. Si rende conto?”.
***

Report – Le risposte

del Presidente del Senato Ignazio La Russa

alle domande di Report

Le risposte del Presidente del Senato Ignazio La Russa alle domande di Report.
Per vedere il video clicca
qui

 

 

Lascia un Commento

CAPTCHA
*