Ricordare o commemorare un personaggio storico del passato a che serve?

Ricordare o commemorare

un personaggio storico del passato a che serve?

di don Giorgio
Ricordare o commemorare un personaggio famoso di un passato più o meno recente a che serve, se quel passato è stato privato di una opportunità provvidenziale di essere scosso o convertito al bene comune o al Meglio di un Bene rimasto invece assopito o, peggio, represso?
Assopito e represso, anche perché quel giusto è stato fatto tacere o ucciso.
Non potete nemmeno immaginare le opportunità perse!
E ora a che serve ricordare o esaltare quei giusti che, proprio perché sono stati repressi, non sono stati ascoltati?
Quelle epoche, in cui i giusti sono stati fatti tacere o uccisi, non hanno potuto crescere e migliorare!
Uccidendo i giusti, si sono uccise le opportunità, e si è uccisa la possibilità che quell’epoca potesse progredire.
Ogni repressione di un pensiero dissidente è repressione del futuro dell’umanità.
Rispolverare quelle voci, esaltandole, a che servirebbe? Certo, servirebbe, ma solo a salvare la faccia di una struttura di potere che finge di chiedere perdono per un passato che non torna più, e continua a reprimere gli spiriti liberi di oggi.
La Chiesa istituzionale ha tuttora la spudoratezza di esaltare le sue vittime, uccidendo con la stessa violenza i giusti di oggi.
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