“La Visione delle due Vallate”, allegoria sempre attuale

“La Visione delle due Vallate”,

allegoria sempre attuale

“La Visione delle due Vallate” (testo di don Giorgio De Capitani e illustrazioni di Martina Viganò) è una rilettura “in stile liberamente profetico” della visione di Ezechiele (capitolo 37,1-14) della “valle delle ossa aride” che al soffio dello Spirito rivivono: allegoria del popolo ebraico, esule a Babilonia (VI sec. a.C.), la valle delle ossa aride assumerà nei secoli altre allegorie, fino all’attuale momento storico, quando il mondo intero è come una valle di ossa inaridite dal consumismo più spietato, opera di un capitalismo che neppure il comunismo riuscì a distruggere e a cui finora neppure la religione è stata capace di opporsi, anzi la Chiesa stessa si è sempre alleata con il capitalismo in un connubio oscenamente carnale. La Chiesa è riuscita a mantenere in vita il capitalismo, scomunicando invece i comunisti. E ora sta agonizzando in una palude di cimiteri, dove campeggia una scritta: “Ho tradito il Cristo, e ora muoio di infamia!”.

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